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Pellegrinaggio a Lourdes Partenza da Venezia Viaggio Religioso di 4 Giorni dal 6 al 9 Ottobre 2016 da 530 €

Pellegrinaggio a Lourdes da Venezia. Viaggio Religioso di 4 Giorni 3 Notti dal 6 al 9 Ottobre 2016. Pacchetto Viaggio & Pellegrinaggio comprende Volo diretto da Venezia Marco Polo per Tolosa Alloggio in Hotel 3 Stelle in Pensione Completa a Lourdes Trasferimenti Assistenza Spirituale e Assicurazione da 530 € a persona in camera doppia

Pacchetto Pellegrinaggio a Lourdes in Aereo da Venezia

Categoria

Lourdes in Aereo Partenza da Venezia

Offerta

Pellegrinaggi a Lourdes in Aereo da Venezia

Pacchetto Viaggio

Volo da Venezia + Hotel + Assistenza + Transfert

Destinazione

Tolosa - Lourdes

Aeroporto di Partenza

Volo da Venezia

Data / Durata

4 Giorni 3 Notti dal 6 al 9 Ottobre 2016

Hotel /Trattamento

Hotel 3 Stelle in Pensione Completa

Servizi

Guida Spirituale

Prezzo

530 € + 30 € Iscrizione + 60 € Tasse

N.B.: La Quota è calcolata in base alle tariffe Volotea vigenti al momento della pubblicazione dell'offerta. Al momento della conferma da parte del cliente verranno verificati eventuali adeguamenti costi dei voli.

Programma del Pellegrinaggio a Lourdes partenza da Venezia

1° Giorno Giovedì 6 Ottobre 2016: Venezia - Tolosa - Lourdes
Raduno dei Pellegrini presso l'aeroporto di Venezia Disbrigo delle formalità d'imbarco e partenza per Tolosa con volo diretto. Arrivo e trasferimento in pullman privato in Hotel a Lourdes, sistemazione nelle camere riservate. Apertura del pellegrinaggio e saluto alla Grotta delle Apparizioni. Partecipazione alle celebrazioni religiose. Cena e pernottamento in Hotel.

2° Giorno Venerdì 7 Ottobre 2016: Pellegrinaggi a Lourdes
Pensione completa in Hotel a Lourdes. Giornate dedicate alla partecipazione delle celebrazioni religiose ed alla visita dei luoghi di Santa Bernardetta, con possibilità di effettuare escursioni facoltative alle vicine Grotte di Betharram, Ponte di Spagna, la città di Pau, ecc.

3° Giorno Sabato 8 Ottobre 2016: Permanenza a Lourdes Pellegrinaggi
Pensione completa in Hotel a Lourdes. Giornate dedicate alle attività religiose. Via Crucis Si svolge sulla montagna nell’immediata prossimità del Santuario o possibilità di assistere alla messa alla Santa Grotta mettendo particolarmente in risalto tutte le intenzioni formulate o inviate in quel giorno e possibilità di fare il bagno alle piscine.
Le piscine del Santuario sono semplici vasche dove i pellegrini si immergono rispondendo all’invito della Madonna: “Andate a bere alla sorgente e lavatevi”. Le piscine sono alimentate dalla stessa acqua che sgorga dalla sorgente della Grotta.

4° Giorno Domenica 9 Ottobre 2016: Lourdes - Tolosa - Venezia
Prima colazione in Hotel. Trasferimento da Lourdes all'aeroporto di Tolosa, disbrigo delle formalità d'imbarco e partenza per Venezia. Arrivo dopo circa due ore di volo, disbrigo delle operazioni di sbarco e fine dei ns. servizi.

 Operativo Voli diretti Volotea: Venezia / Tolosa / Venezia

Data

Aeroporto di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

6 Ottobre

Venezia M. Polo

14:30

Tolosa

16:25

9 Ottobre

Tolosa

10:20

Venezia M.Polo

12:05

 Lourdes
Lourdes è una cittadina a sud-ovest della Francia nella regione dei Midi Pirenei. Attraversata dal fiume Gave, appartiene al Dipartimento degli Alti Pirenei ed è divisa in due parti: in alto, l’antico borgo con il Castello; in basso, la zona dei Santuari e degli alberghi. A Lourdes varie vicende storiche si sono succedute nel corso dei secoli, ma una data speciale, 11 febbraio 1858, ha cambiato la storia di questo luogo. Quel giorno è accaduto un evento straordinario: la Vergine Immacolata è apparsa a Bernadette Soubirous, un’umile pastorella, semplice e ignorante, figlia di un povero mugnaio. Da quel giorno Lourdes, piccolo borgo sconosciuto ha subito una progressiva trasformazione fino a divenire oggi una citta di pellegrinaggi visitata ogni anno da milioni di pellegrini provenienti da ogni parte. Da quell’11 febbraio Lourdes è diventata un appuntamento con Dio attraverso la Vergine Maria. Non a caso la vicenda di Lourdes rimanda il pensiero a Nazaret, a Betlemme e, in tempi più recenti, a Fatima: piccoli villaggi abitati da gente povera e umile, perché Dio non si manifesta ai potenti, ma ai piccoli dal cuore puro, liberi dalle attrattive del male e pronti ad accogliere l’invito a partecipare alla vita di Colui che ci ha redenti. L’invito che la Bella Signora vestita di bianco rivolse a Bernadette durante la nona apparizione, il  25 febbraio 1858, “Andate a bere alla fontana e lavatevi”, oggi viene ripetuto a tutti coloro che si mettono in cammino verso Lourdes. Esso ricorda quanto detto da Maria ai servi di Cana di Galilea “ Fate quello che Lui vi dirà”. A Lourdes, ancora una volta, la Madonna, da mamma premurosa, indica la via della Salvezza. Quando si è lì è come un altro mondo e non si vorrebbe andare più via: ci sono tanti ammalati, il cui dolore sorprendentemente si trasforma in sorriso, tanti volontari, tra cui molti giovani, instancabili nel prodigarsi per quanti sono bisognosi di aiuto; c’è una moltitudine di gente diversa per colore, razza, lingua, cultura che nel suo andare gioioso, manifesta la molteplicità dei carismi, la comunione e l’essenza della Chiesa peregrinante in cammino verso la Gerusalemme celeste. Davanti alla grotta di Massabielle, che è il cuore e l’attrattiva di Lourdes, si vivono intensi momenti di silenzio interiore, di preghiera di intimità con Maria e alla fine con dolce nostalgia, ci si allontana rinvigoriti nello spirito, perché Lourdes suscita la fede negli increduli, la rafforza nei credenti, apre i cuori alla speranza e rende vivi e operosi nella carità.
Il vero grande miracolo di Lourdes è la “Conversione del cuore”.
Attività Religiose a Lourdes
Processione mariana a Lourdes (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 21.00)

La processione della sera dura circa un’ora e mezza, parte dalla Grotta e termina sull’Esplanade della Basilica Notre-Dame du Rosaire. Ciascuno è invitato a portare un cero per ricordare il proprio battesimo. Al termine della processione i sacerdoti e i vescovi daranno la benedizione.
Ultima messa della giornata alla grotta (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 23.00)

L’ultima messa della giornata è celebrata alla Santa Grotta mettendo particolarmente in risalto tutte le intenzioni formulate o inviate in quel giorno. Secondo l’opportunità, si potrà utilizzare per la celebrazione diverse lingue.
Processione eucaristica (Da aprile ad ottobre tutti i giorni alle ore 17.00)

Parte dal grande Podium della prateria e arriva alla Basilica di San Pio X. Dura circa un’ora. Nei giorni di pioggia o di gran calore, tutta la celebrazione si svolge dentro la Basilica stessa.
Messa internazionale (Da aprile ad ottobre tutti i mercoledi e le domeniche alle ore 9.30) Dura circa un’ora e 45 e si svolge nella Basilica San Pio X.
Messa in italiano (Tutti i giorni, generalmente alle 10.00) Nella cripta tutti i giorni per i pellegrini italiani.
Santo rosario (Tutti i giorni dell’anno alle ore 15.30)

Si svolge alla Grotta da aprile ad ottobre e alla Cripta da novembre a marzo e viene trasmesso per radio su 90.6.. Dopo la recita, presentandosi alla sacrestia delle Grotta, possibilità della benedizione dei bambini e delle famiglie.
Via crucis (Tutti i giorni in vari orari)

Si svolge sulla montagna nell’immediata prossimità del Santuario, la Via Crucis delle Spelonche (Espélugues) è una vera opera d'arte che si snoda lungo i suoi 1.500 metri, 15 stazioni decorate di 115 personaggi in ghisa di ferro patinato. Per i malati, la Via Crucis, si svolge nella Prateria.
Adorazione (Tutti i giorni in vari orari)

E’ il tempo di silenzio davanti al Santissimo Sacramento, l’Ostia consacrata, durante il quale i credenti adorano la presenza reale di Cristo. Si può fare nel Santuario, nella grande tenda che si trova nella prateria, nella Cappella apposita a fianco della chiesa di Santa Bernardetta, e durante la processione eucaristica.
Bagno alle piscine (Tutti i giorni 9.00-11.00 / 14.30-16,00, domenica chiuso al mattino)

Le piscine del Santuario sono semplici vasche dove i pellegrini si immergono rispondendo all’invito della Madonna: “Andate a bere alla sorgente e lavatevi”. Le piscine sono alimentate dalla stessa acqua che sgorga dalla sorgente della Grotta. Non è richiesto nessun costume da bagno particolare: vi sarà fornito l’occorrente per preservare la vostra intimità.
Confessioni (Tutti i giorni)

Tutti i giorni nelle lingue usuali del Santuario e si svolgono nella Cappella della Riconciliazione posta vicino alla statua dell’Incoronata.
Accesso al santuario (Sempre, giorno e notte)

Le grandi porte del Santuario si aprono alle 5.30, ma è sempre possibile entrarvi 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno, attraverso un piccolo passaggio situato di fronte alla Casa dei Cappellani. Un breve sentiero a tornanti scende fino alla Grotta.
Tour Operator Aiosardegna
Aiosardegna è un Tour Operator specializzato in pellegrinaggi itinerari mariani & Biblici & turismo culturale. Ha la sede in Sardegna con siti internet
www.iviaggidellafede.it ; www.aiosardegnavacanze.com ; www.aiosardegna.it
Le Offerte & proposte di Aiosardegna sono disponibili sui siti internet con prenotazioni online con un ricco catalogo e Pacchetti pellegrinaggi, viaggi culturali & itinirari Mariani
Leader nell'organizzazione di pellegrinaggi per gruppi & individuali in Aereo in Bus per Lourdes, Medjugorje Terra Santa, Fatima, Santiago di Compostela San Giovanni Rotondo , Roma, Cascia, Assisi, Loreto con Partenze da tutti gli aeroporti Italiani dalla Sardegna da Milano da Roma dalla Sicilia da Bari da Bergamo da Bologna da Torino da Napoli da Pisa
Aiosardegna propone anche una grande scelta di offerte di viaggi turistici e culturali & Crociere in tutto il mondo ( Europa, paesi Baltici , Scandinavia , Russia, Turchia , Medio Oriente, Iran, Africa, Caraibi , America Argentina Messico ) dalla Sardegna da Cagliari da Alghero da Olbia da Milano da Roma
Lourdes la destinazione dei pellegrinaggi più visitata al mondo per il Pellegrinaggio
Lourdes: la meta dei pellegrinaggi Preghiere Grazie miracoli e delle apparizioni

Lourdes: La destinazione dei pellegrini di tutto il mondo
Lourdes:  ("Sono impaziente di andare a Lourdes, di fare un viaggio un pellegrinaggio a Lourdes"). Lourdes è la città dei pellegrinaggi miracoli, dei pellegrini di tutto il mondo, questa piccola cittadina situata nel sud ovest della Francia, è una destinazione molto frequentata dei pellegrini da tutto il mondo. Merito della religione cattolica e dei miracoli avvenuti che hanno reso questo posto un vero e proprio santuario di pellegrinaggi. Ogni anno sono milioni dei pellegrini viaggiatori che vanno a Lourdes: si tratta principalmente di malati, che sperano di essere guariti dalle acque sante. La fama di Lourdes è dovuta alle Visioni Mariane alle apparizioni della Madonna, Bernadette Soubirous. Ecco perché la città sia visitata da tanti pellegrini volontari. ogni anno sono più di 100 mila pellegrini che si vanno per aiutare disabili e malati a Lourdes.
11 febbraio del 1858 la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette. nello stesso anno le apparizioni furono ben 18, durante una delle apparizioni la Madonna fece sgorgare acqua dalla roccia sovrastante le grotte Massabielle. da allora Lourdes è diventata la città sacra per i pellegrinaggi e pochi anni dopo venne creata la Basilica dell'Immacolata Concezione, chiamata anche Basilica Superiore di Lourdes
Lourdes negli ultimi anni è diventata la destinazione la più frequentata dei fedeli pellegrini cristiani e cattolici
I Pellegrini che vanno a Lourdes sono Legati alle acque sacre della grotta di Lourdes per guarigioni e tanto altro a Lourdes. L'acqua salvifica di Lourdes viene offerta gratuitamente a tutti i pellegrini che vanno e visitano Lourdes
Alloggi & Hotel a Lourdes
A Lourdes ci sono tante strutture alberghiere turistiche Hotel pensioni. il secondo posto tra le città francesi nel settore alberghiero, dietro alla capitale Parigi. Hotel, alberghi, ostelli, campeggi: potrete trovare di tutto e di più, a seconda dei vostri desideri obiettivi e budget. ci sono hotel pensioni low cost a prezzi economici e bassi vicini al Santuario di Lourdes
Come andare a Lourdes
Sono diversi i mezzi di trasporto che potete utilizzare per arrivare a Lourdes. Si puo andare con il bus pullman il treno, scendendo alla stazione di Tarbes-Lourdes. Esistono collegamenti diretti da Parigi, Marsiglia e Tolosa e dall'Italia da Roma dalla Sardegna da Milano da Bergamo da Napoli da Bari da Torino da Bologna dalla Sicilia . Esistono anche viaggi organizzati dalle agenzie di viaggi e Tour Operator per chi desidera viaggiare in gruppo. E' possibile arrivare a Lourdes in aereo, atterrando all'aeroporto di Tarbes-Lourdes, a pochi chilometri da Lourdes e Tolosa.
Documenti necessari per il Pellegrinaggio a Lourdes
Per gli adulti è richiesta la carta d’identità valida per l'ingresso a Lourdes e per l’espatrio in corso di validità o il passaporto individuale. Per i minori è necessario essere iscritti sul passaporto di un genitore o possederne uno proprio, o il certificato di nascita autenticato dalla Questura (carta bianca). per poter andare a Lourdes
Nessun altro documento è riconosciuto valido.
Al momento della partenza per Lourdes la mancanza o irregolarità dei documenti personali del cliente non comporta responsabilità dell’organizzatore e quindi perdita totale della quota di partecipazione al viaggio a Lourdes.

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Lourdes da Venezia via Tolosa Pellegrinaggio di 5 Giorni dal 11 al 15 Settembre 2017 da 590 €

Offerta Viaggio & Pellegrinaggio a Lourdes con Partenza da Venezia. Viaggio religioso di 5 Giorni 4 Notti dal 11 al 15 Settembre 2017. Pacchetto Pellegrinaggio comprende volo da Venezia Marco Polo per Tolosa Alloggio in Hotel 3 stelle in Pensione Completa a Lourdes Trasferimenti Assistenza Spirituale e Assicurazione da 590 € a persona in camera doppia
 

Pacchetto Pellegrinaggio a Lourdes in Aereo da Venezia

Categoria

Lourdes in Aereo Partenza da Venezia

Offerta

Pellegrinaggi a Lourdes da Venezia

Pacchetto Viaggio

Volo da Venezia + Hotel + Transfert + Pellegrinaggi

Destinazione

Tolosa - Lourdes

Aeroporto di Partenza

Volo da Venezia

Data / Durata

5 Giorni 4 Notti dal 11 al 15 Settembre 2017

Hotel /Trattamento

Hotel 3 Stelle in Pensione Completa

Servizi

Guida Spirituale bevande ai pasti

Prezzo a persona

590 € + 30 € Iscrizione + 60 € Tasse Aeroportuali

N.B.: La Quota è calcolata in base alle tariffe Volotea vigenti al momento della pubblicazione dell'offerta. Al momento della conferma da parte del cliente verranno verificati eventuali adeguamenti costi dei voli.

Programma del Pellegrinaggio a Lourdes in Aereo da Venezia

1° Giorno Lunedì 11 Settembre 2017: Venezia / Tolosa / Lourdes
Raduno dei Pellegrini presso l'aeroporto di Venezia circa due ore prima dell'orario fissato per la partenza. Disbrigo delle formalità d'imbarco e partenza per Tolosa con volo Volotea. Arrivo e trasferimento a Lourdes, sistemazione nelle camere riservate. Apertura del pellegrinaggio e saluto alla Grotta delle Apparizioni. Partecipazione alle celebrazioni religiose. Cena e pernottamento in Hotel a Lourdes.

2° Giorno Martedì 12 Settembre 2017: Pellegrinaggi a Lourdes
Trattamento di pensione completa in Hotel a Lourdes. Giornate dedicate alla partecipazione delle celebrazioni religiose ed alla visita dei luoghi di Santa Bernardetta,
partecipazione alle celebrazioni religiose con possibilità di fare il bagno alle piscine
Le piscine del Santuario sono semplici vasche dove i pellegrini si immergono rispondendo all’invito della Madonna: “Andate a bere alla sorgente e lavatevi”. Le piscine sono alimentate dalla stessa acqua che sgorga dalla sorgente della Grotta.

3° Giorno Mercoledì 13 Settembre 2017: Attività religiose a Lourdes
Trattamento di pensione completa in Hotel a Lourdes. Giornate dedicate alle attività religiose. Via Crucis Si svolge sulla montagna nell’immediata prossimità del Santuario o possibilità di assistere alla messa alla Santa Grotta mettendo particolarmente in risalto tutte le intenzioni formulate o inviate in quel giorno. Possibilità di effettuare escursioni facoltative alle vicine Grotte di Betharram, Ponte di Spagna, la città di Pau, ecc.

4° Giorno Giovedì 14 Settembre 2017: Permanenza a Lourdes
Pensione completa in Hotel a Lourdes. Permanenza a Lourdes. Giornata dedicata alla partecipazione alla S.Messa Internazionale, funzioni alla Grotta, Via Crucis, Processione Eucaristica. Visita ai Santuari e ai “ricordi” di Santa Bernardetta.

5° Giorno Venerdì 15 Settembre 2017: Lourdes / Tolosa / Venezia
Prima colazione in Hotel a Lourdes. Trasferimento da Lourdes all'aeroporto di Tolosa in tempo utile, disbrigo delle formalità d'imbarco e partenza per Venezia. Arrivo dopo circa due ore di volo a Venezia, disbrigo delle operazioni di sbarco e fine dei ns. servizi.

Operativo Voli diretti Volotea: Venezia / Tolosa / Venezia

Data

Aeroporto di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

11 Settembre

Venezia M. Polo

10.05

Tolosa

12.00

15 Settembre

Tolosa

11.20

Venezia M.Polo

13.00

Lourdes la destinazione dei pellegrinaggi più visitata al mondo per il Pellegrinaggio
Lourdes: la meta di pellegrinaggio Preghiera Grazie miracoli e delle apparizioni
Lourdes:La destinazione dei pellegrini di tutto il mondo
Lourdes ("Sono impaziente di andare a Lourdes, di fare un viaggio un pellegrinaggio a Lourdes"). Lourdes è la città dei pellegrinaggi miracoli, dei pellegrini di tutto il mondo, questa piccola cittadina situata nel sud ovest della Francia, è una destinazione molto frequentata dei pellegrini da tutto il mondo. Merito della religione cattolica e dei miracoli avvenuti che hanno reso questo posto un vero e proprio santuario di pellegrinaggi. Ogni anno sono milioni dei pellegrini viaggiatori che vanno a Lourdes: si tratta principalmente di malati, che sperano di essere guariti dalle acque sante. La fama di Lourdes è dovuta alle Visioni Mariane alle apparizioni della Madonna, Bernadette Soubirous. Ecco perché la città sia visitata da tanti pellegrini volontari. ogni anno sono più di 100 mila pellegrini che si vanno per aiutare disabili e malati a Lourdes.
11 febbraio del 1858 la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette. nello stesso anno le apparizioni furono ben 18, durante una delle apparizioni la Madonna fece sgorgare acqua dalla roccia sovrastante le grotte Massabielle. da allora Lourdes è diventata la citta sacra per i pellegrinaggi e pochi anni dopo venne creata la Basilica dell'Immacolata Concezione, chiamata anche Basilica Superiore di Lourdes
Lourdes negli ultimi anni è diventata la destinazione la più frequentata dei fedeli pellegrini cristiani e cattolici. I Pellegrini che vanno a Lourdes sono Legati alle acque sacre della grotta di Lourdes per guarigioni e tanto altro a Lourdes. L'acqua salvifica di Lourdes viene offerta gratuitamente a tutti i pellegrini che vanno e visitano Lourdes
Alloggi & Hotel a Lourdes
A Lourdes ci sono tante strutture alberghiere turistiche Hotel pensioni. il secondo posto tra le città francesi nel settore alberghiero, dietro alla capitale Parigi. Hotel, alberghi, ostelli, campeggi: potrete trovare di tutto e di più, a seconda dei vostri desideri obiettivi e budget. ci sono hotel pensioni low cost a prezzi economici e bassi vicini al Santuario di Lourdes
Come andare a Lourdes
Sono diversi i mezzi di trasporto che potete utilizzare per arrivare a Lourdes. Si puo andare con il bus pullman il treno, scendendo alla stazione di Tarbes-Lourdes. Esistono collegamenti diretti da Parigi, Marsiglia e Tolosa e dall'Italia da Roma dalla Sardegna da Milano da Bergamo da Napoli da Bari da Torino da Bologna dalla Sicilia . Esistono anche viaggi organizzati dalle agenzie di viaggi e Tour Operator per chi desidera viaggiare in gruppo. E' possibile arrivare a Lourdes in aereo, atterrando all'aeroporto di Tarbes-Lourdes, a pochi chilometri da Lourdes e Tolasa.
Attività Religiose durante il Pellegrinaggio a Lourdes
Processione mariana a Lourdes (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 21.00). La processione della sera dura circa un’ora e mezza, parte dalla Grotta e termina sull’Esplanade della Basilica Notre-Dame du Rosaire. Ciascuno è invitato a portare un cero per ricordare il proprio battesimo. Al termine della processione i sacerdoti e i vescovi daranno la benedizione.
Ultima messa della giornata alla grotta di Lourdes (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 23.00). L’ultima messa della giornata è celebrata alla Santa Grotta mettendo particolarmente in risalto tutte le intenzioni formulate o inviate in quel giorno. Secondo l’opportunità, si potrà utilizzare per la celebrazione diverse lingue.
Processione eucaristica (Da aprile ad ottobre tutti i giorni alle ore 17.00). Parte dal grande Podium della prateria e arriva alla Basilica di San Pio X di Lourdes. Dura circa un’ora. Nei giorni di pioggia o di gran calore, tutta la celebrazione si svolge dentro la Basilica stessa di San Pio
Messa internazionale (Da aprile ad ottobre tutti i mercoledi e le domeniche alle ore 9.30) Dura circa un’ora e 45 e si svolge nella Basilica San Pio X.
Messa in italiano (Tutti i giorni, generalmente alle 10.00) Nella cripta tutti i giorni per i pellegrini italiani.
Santo Rosario (Tutti i giorni dell’anno alle ore 15.30). Si svolge alla Grotta da aprile ad ottobre e alla Cripta da novembre a marzo e viene trasmesso per radio su 90.6.. Dopo la recita, presentandosi alla sacrestia delle Grotta, possibilità della benedizione dei bambini e delle famiglie.
Via Crucis (Tutti i giorni in vari orari). Si svolge sulla montagna nell’immediata prossimità del Santuario, la Via Crucis delle Spelonche (Espélugues) è una vera opera d'arte che si snoda lungo i suoi 1.500 metri, 15 stazioni decorate di 115 personaggi in ghisa di ferro patinato. Per i malati, la Via Crucis, si svolge nella Prateria.
Adorazione (Tutti i giorni in vari orari). E’ il tempo di silenzio davanti al Santissimo Sacramento, l’Ostia consacrata, durante il quale i credenti adorano la presenza reale di Cristo. Si può fare nel Santuario, nella grande tenda che si trova nella prateria, nella Cappella apposita a fianco della chiesa di Santa Bernardetta, e durante la processione eucaristica.
Bagno alle piscine di Lourdes(Tutti i giorni 9.00-11.00 / 14.30-16,00, domenica chiuso al mattino). Le piscine del Santuario sono semplici vasche dove i pellegrini si immergono rispondendo all’invito della Madonna: “Andate a bere alla sorgente e lavatevi”. Le piscine sono alimentate dalla stessa acqua che sgorga dalla sorgente della Grotta. Non è richiesto nessun costume da bagno particolare: vi sarà fornito l’occorrente per preservare la vostra intimità.
Confessioni (Tutti i giorni). Tutti i giorni nelle lingue usuali del Santuario e si svolgono nella Cappella della Riconciliazione posta vicino alla statua dell’Incoronata.
Accesso al santuario (Sempre, giorno e notte). Le grandi porte del Santuario si aprono alle 5.30, ma è sempre possibile entrarvi 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno, attraverso un piccolo passaggio situato di fronte alla Casa dei Cappellani. Un breve sentiero a tornanti scende fino alla Grotta.
Documenti necessari per il Pellegrinaggio a Lourdes
Per andare a Lourdes in aereo è richiesta la carta d’identità valida per l’espatrio in corso di validità o il passaporto individuale. Per i minori è necessario essere iscritti sul passaporto di un genitore o possederne uno proprio, o il certificato di nascita autenticato dalla Questura (carta bianca). per poter andare a Lourdes. Nessun altro documento è riconosciuto valido.
Al momento della partenza per Lourdes la mancanza o irregolarità dei documenti personali del cliente non comporta responsabilità dell’organizzatore e quindi perdita totale della quota di partecipazione al viaggio a Lourdes
Significato dei Pellegrinaggi
Pellegrinaggi : Che cos’è un pellegrinaggio?
il pellegrinaggio è un viaggio organizzato compiuto per devozione, ricerca spirituale o penitenza verso un luogo considerato sacro
In tutte le grandi religioni storiche esistono indicazioni, forme, destinazioni e finalizzazioni, del pellegrinaggio.
Nel mondo cristiano sono esistite due forme di pellegrinaggio, in seguito collegate e fuse tra loro:
Il pellegrinaggio devozionale & Il pellegrinaggio penitenziale
Il pellegrinaggio devozionale esiste fin dall'epoca paleocristiana e faceva parte del processo di conversione: Un famoso esempio di pellegrinaggio devozionale fu quello fatto da sant'Elena, madre di Costantino I, nel IV secolo.
Il mausoleo di Elena è un monumento funerario di età romana che si trova a Roma, Al mausoleo si accede da via Casilina tramite via di San Marcellino, adiacente alla chiesa Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros. Il mausoleo dà il nome alla zona: da torre delle pignatte
Il pellegrinaggio penitenziale, o espiatorio, invece ha origini più tarde, legate a tradizioni di origini insulari (anglosassoni e soprattutto irlandesi), dove si diffuse nell'alto medioevo per venire poi esportato nel continente europeo dai missionari nel VI e VII secolo. Le prime notizie di pellegrinaggi penitenziali diretti a una specifica meta risalgono all'VIII secolo. I pellegrini avevano anche alcuni segni non infamanti che li contraddistinguevano:il pellegrinaggio era stato rispettivamente a Gerusalemme, Roma o Santiago di Compostela
Nel mondo cattolico i pellegrinaggi per antonomasia sono quello a Gerusalemme, in Terra Santa, a Roma e a Santiago di Compostela; il termine pellegrino è usato a proposito solo per quest'ultima meta: il pellegrino diretto a Roma veniva chiamato in spagnolo romería, e anche nell'italiano antico il termine romeo indicava il pellegrino.

Principali luoghi di pellegrinaggio
Le tre mete storiche dei pellegrinaggi erano: Gerusalemme-Terra Santa, Roma e Santiago de Compostela.
A questi tre pellegrinaggi si sono aggiunti quelli diretti ai vari Sacri Monti ed ai principali luoghi d'apparizione Mariani: Guadalupe, Caravaggio, Lourdes, Fatima, Medjugorje. Oltre che a luoghi particolari legati alla Madonna come Leuca, Częstochowa e Loreto o luoghi legati a santi particolarmente importanti come Assisi e Croagh Patrick in Irlanda
. Attualmente ogni stato cattolico è legato ad un particolare pellegrinaggio: per l'Italia Padova, Roma, Assisi, Loreto; per la Spagna Santiago de Compostela e Garabandal; per la Polonia Częstochowa, per il Portogallo il Santuario di Nostra Signora di Fatima, il Santuario Alexandrina di Balazar, il Santuario di Cristo-Rei; per la Francia, Lourdes; per il Messico la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, per l'Irlanda Croagh Patrick. Al di fuori dei paesi cattolici i pellegrinaggi principali sono quelli di Gerusalemme-Terra Santa Medjugorie in Bosnia ed Erzegovina Lourdes in Francia. Le tradizioni di pellegrinaggi esistono in molte altre culture e religioni: in India per esempio esistono un gran numero di luoghi sacri, che attirano fedeli dell'Induismo, Sikhismo e di altre religioni e sette. In Giappone esiste un tipo di pellegrinaggio detto junrei che consiste nel visitare un numero fisso e definito di templi in un ordine dato. L'esempio più popolare di questo tipo di pellegrinaggio è il pellegrinaggio henro sull'isola di Shikoku.
Pellegrinaggi In Italia: Roma, Assisi, Loreto, San Giovanni Rotondo, San Gabriele dell' Addolorata, Oropa
Pellegrinaggi in Europa: Lourdes, Fatima, Medjugorje, Santiago de Compostela
Pellegrinaggi Medio Oriente: La Mecca, Gerusalemme e Palestina, Lalibela
Pellegrinaggi in Africa: Tunisia Algeria Marocco Ghana

Itinerari Religiosi Mariani & Biblici
Sono le vie percorse sin dall'antichità dai pellegrini, che oggi fungono anche da itinerari di grande richiamo turistico. Il turismo religioso è la forma di turismo che ha come principale obiettivo la fede e quindi la visita ai luoghi religiosi (come santuari, chiese, conventi, abbazie, eremi e luoghi sacri
Il Consiglio d’Europa, il 23 ottobre 1987, ha definito 29 grandi itinerari culturali, riconoscendo tra questi alcuni percorsi religiosi, ritenuti di primaria importanza anche culturale oltre che spirituale..

Perché fare il Pellegrinaggio ?
A partire dal 1300 quando papa Bonifacio VIII istituì il primo Giubileo, ogni fedele cattolico è invitato a fare un pellegrinaggio nell'anno giubilare. Alcune "tappe" del pellegrinaggio erano: Ur dei Caldei, ove Abramo sentì la parola del Signore; il monte Sinai, ove Mosè ebbe la rivelazione del nome di Dio e il dono del Decalogo; il monte Nebo, ove Mosè poté guardare la Terra promessa, senza tuttavia poterla raggiungere; Nazareth, luogo della concezione e della nascita di Gesù, accanto alla Madre e al suo lavoro quotidiano; Betlemme, ove Cristo venne alla luce e i pastori e i magi diedero voce all'adorazione dell'intera umanità e risuonò l'augurio di pace degli angeli; Gerusalemme, il Cenacolo e i luoghi dove Cristo ha dato la sua vita e l'ha poi ripresa nella risurrezione; Damasco, luogo della conversione di Paolo; Atene, ove Paolo tenne nell'Areopago un discorso che il Papa giudica "il simbolo stesso dell'incontro del Vangelo con la cultura umana
Le festività nella religione cristiana
Le festività nella religione cristiana sono numerose, alcune delle quali considerate feste di precetto (nelle quali cioè il fedele ha l'impegno di partecipare alla celebrazione della Eucarestia). Le più importanti feste sono la Pasqua (la domenica successiva alla prima luna di primavera), in cui si ricorda la risurrezione di Gesù Cristo al cielo; il Natale (25 dicembre, 6 o 7 gennaio a seconda della confessione), in cui si ricorda la nascita di Gesù; l'Epifania (6 gennaio) in cui si ricorda la manifestazione di Gesù a tutti i popoli, si celebra l'effusione dello Spirito Santo, dono del Risorto, e la nascita della Chiesa. La quaresima è un periodo di quaranta giorni che precede la celebrazione della Pasqua. Il Corpus Domini nel calendario liturgico cattolico rievoca la liturgia della Messa nella Cena del Signore del Giovedì Santo.

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Epifania 2018 in Terra Santa Partenza da Roma Pellegrinaggio di 8 Giorni dal 1° al 8 Gennaio 2018 da 1300 €

Epifania in Terra Santa da Cagliari
Pellegrinaggio in Terra Santa da Roma. Viaggi religiosi di 8 Giorni 7 Notti dal 1° al 8 Gennaio 2018. Pacchetti viaggi & Pellegrinaggi comprende voli da Roma per Tel Aviv
Sistemazione in Hotel 3 Stelle con trattamento di Pensione Completa Visite con Guida in Italiano Assistenza e Assicurazione da 1300 € a persona in camera doppia

 

Pacchetto Pellegrinaggio per l'Epifania in Terra Santa da Roma

Categoria

Terra Santa da Roma

Offerta

Epifania in Terra Santa da Roma

Pacchetto Viaggio

Volo da Roma + Transfer + Hotel + Pellegrinaggi + Tour 

Destinazione

Tel Aviv - Monte Tabor - Nazareth - Lago di Tiberiade - Betlemme - Gerusalemme

Partenza da

Da Roma Fiumicino

Durata / Data Pacchetto

8 Giorni 7 Notti dal 1° al 8 Gennaio 2018

Servizio Incluso

 Guida in Italiano

Hotel / Trattamento

Hotel 3 Stelle in Pensione Completa

Prezzo a persona

1300 € + 30 € Iscrizione

Programma di Viaggio per l'Epifania in Terra Santa da Roma

1° Giorno: ROMA - TEL AVIV - NAZARETH
Partenza da Roma Fiumicino con volo diretto per Tel Aviv. All’arrivo partenza per la Galilea, attraverso la pianura di Sharon. Arrivo a Nazareth in serata. Sistemazione in Hotel: cena e pernottamento.

2° Giorno: NAZARETH / TABOR / CANA
Mattino, salita sul Monte Tabor e visita del Santuario della Trasfigurazione; sosta a Cana di Galilea. Nel pomeriggio, visita della Basilica dell'Annunciazione e della Chiesa di S. Giuseppe, sorta sul luogo dove visse la Sacra Famiglia.

3° Giorno: LAGO DI TIBERIADE / CAFARNAO
Partenza per la regione del Lago di Tiberiade: traversata in battello del lago, visite dib Tagba (luogo del primato di Pietro e della moltiplicazione dei pani) e di Cafarnao (sinagoga e casa di Pietro), salita al Monte delle Beatitudini.

4° Giorno: MAR MORTO / GERICO / BETLEMME
Partenza per il Mar Morto, la depressione geologica più profonda della terra, attraverso la valle del Giordano. Rinnovo delle promesse battesimali a Qasr el Yahud. Sosta a Qumran, dove nel 1947 furono ritrovati i celebri manoscritti della comunità degli Esseni. Arrivo in serata a Betlemme, la città della nascita di Gesù, e sistemazione in albergo.

5° Giorno: MONTE DEGLI ULIVI/VIA DOLOROSA
Al mattino partenza in pullman per Gerusalemme. Visita del Monte degli Ulivi: il Getsemani, la Basilica dell'Agonia, la Cappella del Dominus Flevit. Nel pomeriggio, Via Crucis per le vie della città vecchia e ingresso alla Basilica del Santo Sepolcro.

6° Giorno: CENACOLO / KOTEL
Al mattino partenza in pullman per Gerusalemme. Visita del Monte Sion: il Cenacolo, luogo dell’Ultima Cena, la Chiesa della Dormizione di Maria, S. Pietro in Gallicantu. Pomeriggio, sosta al Muro del Pianto. Visita della Chiesa di S. Anna e della Piscina Probatica.

7° Giorno: BETLEMME / AIN KAREM
Visita della Basilica della Natività, della Grotta di S. Girolamo e del Campo dei Pastori, il luogo dove gli angeli annunciarono la nascita di Cristo. Pomeriggio, partenza in pullman per la visita ad Ain Karem, luogo della nascita di S. Giovanni Battista. Sosta al Santuario della Visitazione.

8° Giorno: BETLEMME / TEL AVIV
Dopo la prima colazione, Trasferimento in tempo utile all'aeroporto di Tel Aviv. Partenza in aereo per Roma. Arrivo e finedei servizi.

Operativo voli diretti: Roma/ Tel Aviv / Roma* ( soggetti a riconferma )

Data

Aeroporti di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

Andata

Roma Fiumicino

14:45

Tel Aviv

19:05

Ritorno

Tel Aviv

17:10

Roma Fiumicino

20:00

Terra Santa e Gesù
La Terra Santa non è una meta come tutte le altre. Culla di civiltà millenarie, è una terra resa santa dalla vita di Gesù ma anche dalla nascita e dallo sviluppo delle prime comunità cristiane.
La Terra santa è molto importante per la cristianità, principalmente perché è il luogo in cui nacque, predicò, fu crocifisso e ivi risorse Gesù Cristo.
Dal 1219, anno del viaggio di San Francesco di Assisi, l'Ordine dei frati minori è presente in Terra Santa; oltre un secolo più tardi, nel 1342, papa Clemente VI riconobbe all'Ordine il diritto di rappresentare la Chiesa cattolica nei luoghi santi, già riconosciuto dai musulmani grazie alla donazione del francescano re di Napoli Roberto d'Angiò; la provincia francescana di Terra santa è più diffusamente conosciuta come Custodia di Terra Santa.
Tel Aviv
letteralmente "collina della primavera" è una città israeliana sulla costa del mar Mediterraneo. Tel Aviv è anche il centro dell'area metropolitana più grande e popolosa in Israele, denominata Gush Dan (Blocco di Dan). È il principale centro economico di Israele. È stata la capitale d'Israele dal 1948 al dicembre 1949 ed è ancora sede della maggior parte delle ambasciate straniere presso quello stato, dato che la proclamazione da parte di Israele di Gerusalemme come capitale non è riconosciuta da diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nessuno stato ha l'ambasciata in tale città.
Nazareth
Nazareth è una città di 73.658 abitanti del Distretto Nord di Israele, nella regione storica della Galilea. La maggioranza della popolazione è cittadina araba di Israele che si divide in 31,3% cristiani e 68,7% musulmani.
Nazareth è famosa universalmente come la città di origine di Gesù, che secondo i Vangeli, pur essendo nato a Betlemme, vi abitò durante la sua infanzia e giovinezza. A Nazaret inoltre, sempre secondo i Vangeli, avvenne l'Annunciazione, cioè l'annuncio della sua prossima nascita, che venne fatto a sua madre Maria dall'Arcangelo Gabriele. Il 14 maggio 2009 si è recato in visita apostolica a Nazaret Papa Benedetto XVI.
Il Lago di Tiberiade
Situato a 213 m sotto il livello del mare, ha una profondità massima di 43 m: si tratta del lago d'acqua dolce più grande della Terra sotto il livello del mare, superato per dimensioni solo dal mar Morto che è però un lago d'acqua salata. Il lago si trova nella Grande fossa tettonica, depressione creatasi dal distacco delle placche araba e africana e nella quale, da nord a sud, scorrono le acque del fiume Giordano che alimentano il lago. Per tale motivo la zona è caratterizzata da elevata sismicità, mentre in passato era presente anche una certa attività vulcanica come testimonia la presenza di rocce basaltiche ed ignee.

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Pellegrinaggio a Lourdes da Pisa con Carcassonne Viaggio Religioso di 4 Giorni dal 13 al 16 Settembre 2016 da 450 €

Pellegrinaggio a Lourdes da Pisa con Carcassonne. Pellegrinaggio di 4 Giorni e 3 Notti dal 13 al 16 Settembre 2016. Pacchetto Viaggio religioso comprende volo da Firenze per Barcellona e rientro da Girona per Pisa Sistemazione in Hotel 3/4 Stelle in Pensione Completa Trasferimenti Pellegrinaggio con Guida Spirituale Assistenza ed Assicurazione da 450 € a persona in camera doppia

 

Pacchetto Pellegrinaggio a Lourdes con Carcassonne da Pisa

Categoria

Pellegrinaggi a Lourdes da Pisa

Offerta

Pellegrinaggio a Lourdes da Pisa con Visita a Carcassonne

Pacchetto Viaggio

Volo Tour Transfer Pellegrinaggi e Assistenza

Destinazione

Barcellona Carcassonne Lourdes Girona

Partenza da

Andata da Firenze per Barcellona / Rientro da Girona per Pisa

Durata / Data

4 Giorni 3 Notti Dal 13 al 16 Settembre 2016

Servizi

Guida Spirituale / Accompagnatore dell'Agenzia in Loco

Hotel / Trattamento

Hotel 3 / 4 Stelle in pensione completa con Bevande

Prezzo

450 € + 35 € Iscrizione

N.B.: La Quota è calcolata in base alle tariffe Ryanair vigenti al momento della pubblicazione dell'offerta. Al momento della conferma da parte del cliente verranno verificati eventuali adeguamenti costo volo Pisa - Girona.
Il viaggio è confermato al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

Programma del Pellegrinaggio a Lourdes a Lourdes con Carcassonne da Pisa

1° Giorno 13 Settembre 2016: Firenze - Barcellona - Carcassonne
Incontro dei pellegrini all’aeroporto di Firenze Peretola, imbarco e partenza con volo diretto Vueling per Barcellona alle 09:40. Arrivo alle ore 11:25. Pranzo libero. Di seguito, trasferimento con pullman privato a Carcassonne con varie soste lungo il percorso. Cena libera in itinere. In serata, arrivo a Carcassonne, sistemazione nelle camere riservate e pernottamento in Hotel.

2° Giorno 14 Settembre 2016: Carcassonne - Lourdes
Prima colazione in Hotel a Carcassonne. Partenza per Lourdes con sosta lungo il percorso. All'arrivo, sistemazione delle camere e pranzo. Nel pomeriggio verrà effettuato, in compagnia della guida autorizzata, l’itinerario per vivere al meglio Lourdes, ripercorrendo i passi di Bernadette partendo dalla basilica di San Pio X, il museo, la casa natale ovvero il mulino di Boly, il Cachot a altri luoghi significativi della sua vita. Si potrà assistere in serata alla Processione con le Fiaccole. I pellegrini avranno del tempo a per effettuare attività individuali.

3° Giorno 15 Settembre 2016: Lourdes Funzioni Religiose
Pensione completa in Hotel a Lourdes. Giornata interamente dedicata ad attività religiose in compagnia della nostra guida spirituale o ad attività individuali. Possibilità di effettuare un escursione facoltativa alla Grotte di Betharram, tra le più grandi e suggestive d’Europa, a pochi chilometri da Lourdes.

4° Giorno 16 Settembre 2016: Lourdes - Carcassonne - Girona - Pisa
Prima colazione in Hotel a Lourdes. Partenza in primissima mattinata per Carcassonne. Arrivo e visita libera della cittadina medievale. Pranzo in ristorante all'interno della città medievale. Nel pomeriggio, partenza per l'aeroporto di Girona. Arrivo in tempo utile per il disbrigo delle formalità di imbarco. Partenza con volo delle 19:25 diretto a Pisa. Arrivo in aeroporto di Pisa San Giusto e fine dei nostri servizi.

Operativo voli: Firenze / Barcellona - Girona / Pisa ( Orario soggetti da riconferma )

Data

Aeroporto di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

13 Settembre

Firenze Peretola

09:40

Barcellona ElPrat

11:25

16 Settembre

Girona

19:25

Pisa San Giusto

20:50

Altre Partenza per il pellegrinaggio a Lourdes Da Pisa

Pellegrinaggi a Lourdes da Pisa

Offerta

Data di Partenza

Durata

Prezzo

Pellegrinaggio a Lourdes con volo diretto Charter da Pisa

Dal 1 al 5 Settembre

5 Giorni

Da 640 €

Pellegrinaggio a Lourdes con volo diretto Charter da Pisa

Dal 5 al 8 Settembre

4 Giorni

Da 610 €

Pellegrinaggio a Lourdes da Pisa con Visita a Carcassonne

Dal 19 al 22 Luglio

4 Giorni

Da 450 €

Pellegrinaggio a Lourdes da Pisa con Visita a Carcassonne

Dal 13 al 16 Settembre

4 Giorni

Da 450 €

Il significato del Pellegrinaggio a Lourdes con i viaggi della fede
Nelle prime parole che Bernadette ascoltò dalla Vergine Maria: "Volete farmi la Grazia di venire qui" si trova la risposta alla domanda "perchè andare a Lourdes?". Alla Grotta di Massabielle tutti sono chiamati ad incontrare lo sguardo ed il sorriso di Maria, a pregare ad aprirsi alla comunione con Lei e tramite Lei con Gesù.
Come a Bernadette, Maria ci dice: "Pregate per i peccatori, venite a lavarvi, a purificarvi, a riprendere una nuova vita."
Il messaggio di Lourdes è sobrio, chiaro, ed è stato trasmesso in modo particolarmente energico, puro e trasparente dall'anima limpida e coraggiosa di Santa Bernadette che per prima ha risposto SI alla chiamata dell'Immacolata. La Madonna ci chiama tutti a Lourdes per proporre a ciascuno questo stesso cammino di Santità: Maria vuole portare a compimento anche nel nostro cuore la stessa chiamata fatta a Bernadette.
Pellegrinaggi a Lourdes
Pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio?
Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.
Perché fare un pellegrinaggio?
La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’auto-comunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”).
Apparizioni e altre manifestazioni mariane
Le apparizioni mariane sono eventi attribuiti alla Vergine Maria caratterizzati da apparizioni ad una o più persone, i quali possono avvenire singolarmente o ripetutamente, in luoghi e tempi differenti. Spesso prendono il nome dalla città nella quale ha avuto luogo l'avvenimento, o dal nome dato a Maria in occasione dell'apparizione, o dall'aspetto descritto. Il fenomeno è molto ricorrente nella storia del cristianesimo, sin dal IV secolo e si è intensificato nel corso del XIX e soprattutto del XX secolo. La prima apparizione di cui si ha notizia risale al 352, quando, secondo la leggenda, la Vergine sarebbe apparsa contemporaneamente ad una coppia della nobiltà patrizia e a papa Liberio chiedendo la costruzione di una chiesa. Secondo la tradizione, la chiesa fu effettivamente costruita nel luogo dove un secolo dopo fu eretta la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Ancora oggi se ne festeggia la ricorrenza il 5 agosto, festività della Madonna della Neve. Talvolta le presunte apparizioni sarebbero avvenute nello stesso luogo per un periodo di tempo prolungato. Nella maggior parte dei casi, solo poche persone riferiscono di aver visto Maria. Nel lessico religioso del cattolicesimo un'apparizione mariana è una visione che una o più persone sostengono di aver avuto di Maria, madre di Gesù, nell'atto di rivolgersi a loro con parole o gesti.

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Pellegrinaggio a Roma in occasione della Canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta Partenza da Cagliari dal 3 al 5 Settembre 2016 da 395 €

Pellegrinaggio a Roma in occasione della Canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta da Cagliari. Viaggio religioso di 3 giorni 2 notti dal 3 al 5 Settembre 2016. Pacchetto Viaggio & Pellegrinaggio comprende volo diretto da Cagliari per Roma Sistemazione in Hotel 3 Stelle o Istituto Religioso con trattamento di pensione completa Cerimonia in Vaticano da 395 € a persona

 

Pacchetto Pellegrinaggio a Roma in occasione della Canonizzazione di Madre Teresa Partenza da Cagliari

Categoria

Roma Vaticano dalla Sardegna

Offerta

Pellegrinaggio in Occasione della Canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta da Cagliari

Pacchetto Viaggio

Volo da Cagliari Transfert Soggiorno Hotel Assistenza

Partenza

Da Cagliari Elmas

Destinazione

Roma Vaticano

Durata / Data

3 Giorni 2 Notti Dal 3 al 5 Settembre 2016

Hotel

Hotel 3 Stelle o Istituto Religioso in Pensione Completa

Prezzo

395 € + 30 € Iscrizione

Programma del Pellegrinaggio a Roma in occasione della Canonizzazione di Madre Teresa Partenza da Cagliari

1° Giorno Sabato 3 Settembre 2016: Cagliari / Roma
Raduno dei partecipanti in aeroporto di Cagliari Elmas, e partenza alle ore 07:30 con volo Alitalia per Roma Fiumicino. Arrivo alle ore 08.35 in aeroporto di Roma Fiumicino, trasferimento in Hotel. Sistemazione nelle camere riservate. Pranzo in Hotel. Tempo a disposizione per attività individuale. Cena e pernottamento.

2° Giorno Domenica 4 Settembre 2016: Roma Santificazione di Madre Teresa / Vaticano
Pensione completa in Hotel a Roma. Partecipazione alla santificazione di Madre Teresa in piazza San Pietro a Roma con una cerimonia in Vaticano.

3° Giorno Lunedì 5 Settembre 2016: Roma / Cagliari
Prima colazione in Hotel a Roma. Giornata e pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto di Roma Fiumicino. Partenza per Cagliari con volo delle 17.15. Arrivo a Cagliari Elmas alle ore 18.20. Fine dei nostri servizi.

Operativo voli diretti: Cagliari / Roma / Cagliari

Data

Aeroporti di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

3 Settembre

Cagliari Elmas

07:30

Roma Fiumicino

08:35

5 Settembre

Roma Fiumicino

17:15

Cagliari Elmas

18:20

Il 15 Marzo Papa Francesco firmerà la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta
4 settembre 2016: Papa Francesco ha confermato che sarà questa la data in cui Madre Teresa di Calcutta sarà fatta Santa con una cerimonia in Vaticano esattamente un giorno prima del 19° anniversario della scomparsa della religiosa, morta a Calcutta il 5 settembre 1997.
Lo scorso dicembre il Pontefice aveva già riconosciuto con il relativo decreto di canonizzazione il miracolo attribuito alla religiosa albanese, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità, la cui santificazione coinciderà sicuramente per Roma con una delle giornate più affollate del Giubileo proclamato da Papa Francesco.
Chi è Madre Teresa?
Madre Teresa, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità, sarà anche il primo premio Nobel (vinse quello della pace nel 1979) a diventare santa. Nata in Albania il 27 agosto del 1910 con il nome di Agnese Gonxha Bojaxhiu, divenuta suora a 18 anni e trasferitasi in India, vi scoprì la vocazione per gli ultimi, coloro che morivano, abbandonati, per strada. Figura straordinaria - ha avuto, tra i tanti, anche l'Ordine del Merito, dalla regina Elisabetta nel 1983, la medaglia d'oro del Comitato del Soviet per la pace nel 1987 e la medaglia d'oro del Congresso degli Stati Uniti nel 1997 - quando è morta ha avuto l'omaggio di centinaia di migliaia di diseredati e un milione di persone hanno partecipato al suo funerale.
Soffrì anche, in segreto, di un senso di "assenza di Dio", di"oscurità", come raccontò il postulatore della sua causa, padre Brian Kolodiejchuk. «Una volta che Madre Teresa ebbe iniziato la sua missione nelle strade di Calcutta, una nuova dimensione venne a caratterizzare la sua esperienza interiore: non sentiva più l'intensa unione con Gesù che aveva sperimentato in precedenza. Alla consolazione della presenza sensibile subentrò la sensazione di essere separata da Lui. In questa struggente percezione dell'assenza di Dio, il desiderio di Lui divenne ancor più acuto e desolante. Era unita a Lui in un ardente anelito ma nell'assoluta oscurità e fu spinta, così, ad abbandonarsi a Lui con cieca fiducia».
Madre Teresa è stata beatificata nel 2003 da Giovanni Paolo II, che aveva fatto partire subito la causa di beatificazione, derogando ai cinque anni dalla morte richiesti dal codice di diritto canonico.
San Pietro Motivi di un pellegrinaggio giubilare a cura di Maria
Anche se non è più necessario visitare tutte le sette tradizionali basiliche giubilari romane per ottenere l’indulgenza dell’Anno Santo (basta recitare il Credo e le preghiere di rito - debitamente confessati - in una sola di queste), non v’è dubbio che buona parte dei pellegrini cercherà di rispettare la tradizione. Sia per assistere alle varie cerimonie religiose del calendario del giubileo, sia per ammirare i tesori artistici delle più importanti chiese della cristianità.
La Confessione della Fede e la Verità
Ogni pellegrino che giunge alla basilica di San Pietro professa, sulla tomba dell’apostolo, la fede col Simbolo detto dagli Apostoli che recita: «Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto, discese agli Inferi. Il terzo giorno risuscitò da morte, salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente, di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la resurrezione della carne, la vita eterna. Amen». Questa professione di fede è detta dagli Apostoli in memoria della tradizione, che vuole che ognuno di loro, prima di separarsi dagli altri per andare ad evangelizzare il mondo, abbia scritto uno dei dodici articoli che compongono il simbolo. Tale consuetudine fa visualizzare in una immagine che la fede di ogni cristiano è sì propria, personale, ma è anche la fede della Chiesa intera. Molti simboli di fede antichi cominciano non con l’espressione a cui siamo abituati – “io credo” – bensì con “noi crediamo”: è la fede della Chiesa intera che viene proclamata in ogni professione di fede.

Madre Teresa di Calcutta (1910-1997)

“Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù». Di conformazione minuta, ma di fede salda quanto la roccia, a Madre Teresa di Calcutta fu affidata la missione di proclamare l’amore assetato di Gesù per l’umanità, specialmente per i più poveri tra i poveri. “Dio ama ancora il mondo e manda me e te affinché siamo il suo amore e la sua compassione verso i poveri”. Era un’anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui e con un solo, ardente desiderio: “saziare la Sua sete di amore e per le anime”.  Questa luminosa messaggera dell’amore di Dio nacque il 26 agosto 1910 a Skopje, città situata al punto d’incrocio della storia dei Balcani. La più piccola dei cinque figli di Nikola e Drane Bojaxhiu, fu battezzata Gonxha Agnes, ricevette la Prima Comunione all’età di cinque anni e mezzo e fu cresimata nel novembre 1916. Dal giorno della Prima Comunione l’amore per le anime entrò nel suo cuore. L’improvvisa morte del padre, avvenuta quando Agnes aveva circa otto anni, lasciò la famiglia in difficoltà finanziarie. Drane allevò i figli con fermezza e amore, influenzando notevolmente il carattere e la vocazione della figlia. La formazione religiosa di Gonxha fu rafforzata ulteriormente dalla vivace parrocchia gesuita del Sacro Cuore, in cui era attivamente impegnata. All’età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciò la sua casa nel settembre 1928, per entrare nell’Istituto della Beata Vergine Maria, conosciuto come “le Suore di Loreto”, in Irlanda. Lì ricevette il nome di suor Mary Teresa, come Santa Teresa di Lisieux. In dicembre partì per l’India, arrivando a Calcutta il 6 gennaio 1929.
Dopo la Professione dei voti temporanei nel maggio 1931, Suor Teresa venne mandata presso la comunità di Loreto a Entally e insegnò nella scuola per ragazze, St. Mary. Il 24 maggio 1937 suor Teresa fece la Professione dei voti perpetui, divenendo, come lei stessa disse: “la sposa di Gesù” per “tutta l’eternità”.  Da quel giorno fu sempre chiamata Madre Teresa. Continuò a insegnare a St. Mary e nel 1944 divenne la direttrice della scuola. Persona di profonda preghiera e amore intenso per le consorelle e per le sue allieve, Madre Teresa trascorse i venti anni della sua vita a “Loreto” con grande felicità. Conosciuta per la sua carità, per la generosità e il coraggio, per la propensione al duro lavoro e per l’attitudine naturale all’organizzazione, visse la sua consacrazione a Gesù, tra le consorelle, con fedeltà e gioia.  Il 10 settembre 1946, durante il viaggio in treno da Calcutta a Darjeeling per il ritiro annuale, Madre Teresa ricevette l’ “ispirazione”, la sua “chiamata nella chiamata”. Quel giorno, in che modo non lo raccontò mai, la sete di Gesù per amore e per le anime si impossessò del suo cuore, e il desiderio ardente di saziare la Sua sete divenne il cardine della sua esistenza.  Nel corso delle settimane e dei mesi successivi, per mezzo di locuzioni e visioni interiori, Gesù le rivelò il desiderio del suo Cuore per “vittime d’amore” che avrebbero “irradiato il suo amore sulle anime.””Vieni, sii la mia luce”, la pregò.  “Non posso andare da solo” Le rivelò la sua sofferenza nel vedere l’incuria verso i poveri, il suo dolore per non essere conosciuto da loro e il suo ardente desiderio per il loro amore. Gesù chiese a Madre Teresa di fondare una comunità religiosa, le Missionarie della Carità, dedite al servizio dei più poveri tra i poveri. Circa due anni di discernimento e verifiche trascorsero prima che Madre Teresa ottenesse il permesso di cominciare la sua nuova missione. Il 17 agosto 1948, indossò per la prima volta il sari bianco bordato d’azzurro e oltrepassò il cancello del suo amato convento di “Loreto” per entrare nel mondo dei poveri. Dopo un breve corso con le Suore Mediche Missionarie a Patna, Madre Teresa rientrò a Calcutta e trovò un alloggio temporaneo presso le Piccole Sorelle dei Poveri. Il 21 dicembre andò per la prima volta nei sobborghi: visitò famiglie, lavò le ferite di alcuni bambini, si prese cura di un uomo anziano che giaceva ammalato sulla strada e di una donna che stava morendo di fame e di tubercolosi. Iniziava ogni giornata con Gesù nell’Eucaristia e usciva con la corona del Rosario tra le mani, per cercare e servire Lui in coloro che sono “non voluti, non amati, non curati”. Alcuni mesi più tardi si unirono a lei, l’una dopo l’altra, alcune sue ex allieve. Il 7 ottobre 1950 la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità veniva riconosciuta ufficialmente nell’Arcidiocesi di Calcutta. Agli inizi del 1960 Madre Teresa iniziò a inviare le sue sorelle in altre parti dell’India. Il Diritto Pontificio concesso alla Congregazione dal Papa Paolo VI nel febbraio 1965 la incoraggiò ad aprire una casa di missione in Venezuela. Ad essa seguirono subito altre fondazioni a Roma e in Tanzania e, successivamente, in tutti i continenti. A cominciare dal 1980 fino al 1990, Madre Teresa aprì case di missione in quasi tutti i paesi comunisti, inclusa l’ex Unione Sovietica, l’Albania e Cuba. Per rispondere meglio alle necessità dei poveri, sia fisiche, sia spirituali, Madre Teresa fondò nel 1963 i Fratelli Missionari della Carità; nel 1976 il ramo contemplativo delle sorelle, nel 1979 iFratelli contemplativi, e nel 1984 i Padri Missionari della Carità. Tuttavia la sua ispirazione non si limitò soltanto alle vocazioni religiose.  Formò i Collaboratori di Madre Teresa e i Collaboratori Ammalati e Sofferenti, persone di diverse confessioni di fede e nazionalità con cui condivise il suo spirito di preghiera, semplicità, sacrificio e il suo apostolato di umili opere d’amore. Questo spirito successivamente portò alla fondazione dei Missionari della Carità Laici. In risposta alla richiesta di molti sacerdoti, nel 1991 Madre Teresa dette vita anche al Movimento Corpus Christi per Sacerdoti come una “piccola via per la santità” per coloro che desideravano condividere il suo carisma e spirito. In questi anni di rapida espansione della sua missione, il mondo cominciò a rivolgere l’attenzione verso Madre Teresa e l’opera che aveva avviato. Numerose onorificenze, a cominciare dal Premio indiano Padmashri nel 1962 e dal rilevante Premio Nobel per la Pace nel 1979, dettero onore alla sua opera, mentre i media cominciarono a seguire le sue attività con interesse sempre più crescente. Tutto ricevette, sia i riconoscimenti sia le attenzioni, “per la gloria di Dio e in nome dei poveri”. L’intera vita e l’opera di Madre Teresa offrirono testimonianza della gioia di amare, della grandezza e della dignità di ogni essere umano, del valore delle piccole cose fatte fedelmente e con amore, e dell’incomparabile valore dell’amicizia con Dio. Ma vi fu un altro aspetto eroico di questa grande donna di cui si venne a conoscenza solo dopo la sua morte. Nascosta agli occhi di tutti, nascosta persino a coloro che le stettero più vicino, la sua vita interiore fu contrassegnata dall’esperienza di una profonda, dolorosa e permanente sensazione di essere separata da Dio, addirittura rifiutata da Lui, assieme a un crescente desiderio di Lui. Chiamò la sua prova interiore: “l’oscurità”. La “dolorosa notte” della sua anima, che ebbe inizio intorno al periodo in cui aveva cominciato il suo apostolato con i poveri e perdurò tutta la vita, condusse Madre Teresa a un’unione ancora più profonda con Dio.
BEATIFICAZIONE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA OMELIA DI SUA SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II.
Giornata Missionaria Mondiale / Domenica 19 ottobre 2003.

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Pellegrinaggi a Fatima da Roma Viaggio Religioso di 4 Giorni dal 25 al 28 Agosto 2018 da 520 €

Pellegrinaggi a Fatima da Roma
Offerta Viaggio a Fatima da Roma in Aereo. Viaggio Organizzato di 4 Giorni 3 Notti dal 25 al 28 Agosto 2018. Pacchetto viaggio & pellegrinaggio comprende voli di Linea da Roma per Lisbona Alloggi in Hotel 3 Stelle in Pensione Completa Trasferimenti Assistente Spirituale Visite con Guida Assistenza tecnica ed Assicurazione da 520 € a persona in camera doppia

Pacchetto Pellegrinaggio a Fatima da Roma

Categoria

Pellegrinaggio a Fatima Da Roma

Offerta

Pellegrinaggio a Fatima da Roma con Lisbona

Pacchetto Viaggio

Volo Transfer Hotel Pellegrinaggio Assistenza Visite

Partenza

Da Roma Fiumicino

Destinazione

Fatima Lisbona Valinhos Aljustrel Batalha Nazaré Óbidos

Durata / Data

4 Giorni 3 Notti dal 25 al 28 Agosto 2018

Hotel / Trattamento

Hotel 3 Stelle in Pensione Completa

Servizi Inclusi

Guida Spirituale + Assistente Tecnico

Prezzo a persona

520 € + 25 € Iscrizione + 130 € Tasse Aeroportuali

Programma del Pellegrinaggio a Fatima da Roma in Aereo

1° Giorno: Roma / Lisbona / Fatima
Ritrovo dei partecipanti presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, incontro con il nostro assistente e partenza con Volo di linea Tap per Lisbona. Per i partecipanti in partenza da Napoli bus di trasferimento in mattinata per l’aeroporto di Fiumicino. L’orario e il luogo di appuntamento sarà indicato sui fogli di viaggio. Arrivo a Lisbona, Incontro con la guida e partenza per la visita guidata di Lisbona. S. Messa nella chiesa di Sant’Antonio e proseguimento per Fatima. Cena e pernottamento.

2° Giorno: Fatima / Valinhos / Alijustrel
Pensione Completa in Hotel a Fatima. Al mattino Santa Messa al Santuario e a seguire partenza per la via Crucis. Visita ai luoghi dei tre Pastorelli (Valinhos e Alijustrel). Nel pomeriggio continuo della visita del Santuario e sosta sulla tomba dei tre pastorelli. Dopo cena partecipazione al Rosario e alla Fiaccolata.

3° Giorno: Funzioni Religiose a Fatima
Pensione Completa in Hotel a Fatima. Al mattino Santa Messa e possibilità di visita al Museo del Santuario (dove tra l’altro si conserva il proiettile che ferì S. Giovanni Paolo II). Nel pomeriggio visita guidata ai monasteri di Batalha e Alcobaça, e sosta sulla tipica e meravigliosa spiaggia atlantica di Nazaré.

4° Giorno: Fatima / Lisbona / Roma
Prima colazione in Hotel a Fatima. Saluto alla Vergine e partenza per Lisbona. Sosta alla meravigliosa città medievale di Obidos. Proseguimento per l’aeroporto di Lisbona. Espletamento delle formalità di imbarco. Partenza con volo di linea TAP ed arrivo a Roma Fiumicino. Per i pellegrini in proseguimento per Napoli trasferimento in bus. Fine dei servizi.

Operativo Voli di Linea Tap: Roma / Lisbona / Roma

Data

Aeroporti di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

25 Agosto

Roma Fiumicino

11:30

Lisbona

13:35

28 Agosto

Lisbona

15:40

Roma Fiumicino

19:30

Visita di Lisbona
Il giorno di arrivo o quello di ritorno (a seconda degli orari degli aerei) verrà effettuata la visita di Lisbona e in particolare la Chiesa di S. Antonio costruita nel luogo della casa natale del Santo e la Cattedrale del XII sec.

Consigliamo i nostri clienti di portare la tessera sanitaria che estende ai paesi della UE l'assistenza sanitaria prevista in Italia. Non oltre il 20° giorno dalla partenza, la Corte's Travel Supplier si riserva la facoltà di richiedere eventuali incrementi carburante e/o valutario richiesti dalla compagnia aerea. La partenza è soggetta al raggiungimento di min. 25 partecipanti.
Le tasse aeroportuali sono quelle in vigore a Novembre 2017. Entro i 20 giorni dalla partenza saranno comunicati eventuali aumenti richiesti dalla compagnia aerea. L'importo delle tasse sarà visibile sul biglietto aereo.

Madonna di Fatima: Gli appelli del messaggio di Fatima
Madonna di Fatima. Il Mistero di Fatima
La Madonna di Fatima apparve a tre pastorelli: Lucia Dos Santos, di dieci anni, Giacinta e Francisco Marto, di sette e nove anni, per sei volte, dal 13 maggio al 13 ottobre del 1917. Viene come Madre per richiamare gli uomini alla conversione, alla preghiera e alla penitenza. Lei desidera risparmiare all’umanità i castighi che la minacciano a causa del peccato che ha invaso il mondo. Anche se le apparizioni della Madonna di Fatima sono avvenute circa novant’anni fa, l’appello della Madonna alla conversione e alla preghiera mantiene una attualità straordinaria. In tutti questi anni abbiamo potuto sperimentare quanto la Madonna sia stata una Mamma che ci ha condotti per mano per liberarci dai pericoli e guidarci sulla retta via, verso il suo Figlio Gesù che è Via, Verità e Vita.
Nostra Signora di Fátima (in portoghese: Nossa Senhora de Fátima) è uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù. Fra le apparizioni mariane, quelle relative a Nostra Signora di Fatima sono tra le più famose. Secondo il loro racconto, tre piccoli pastori, i fratelli Francisco e Giacinta Marto (9 e 7 anni) e la loro cugina Lucia dos Santos (10 anni), il 13 maggio 1917, mentre badavano al pascolo in località Cova da Iria (Conca di Iria), vicino alla cittadina portoghese di Fátima, riferirono di aver visto scendere una nube e, al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna. Dopo questa prima apparizione la donna avrebbe dato appuntamento ai bambini per il 13 del mese successivo, e così per altri 5 incontri, dal 13 maggio fino al 13 ottobre.
Le apparizioni continuarono per un po' di tempo e furono accompagnate da rivelazioni su eventi futuri, in particolare: la fine della prima guerra mondiale a breve; il pericolo di una seconda guerra ancora più devastante se gli uomini non si fossero convertiti; la minaccia comunista proveniente dalla Russia, debellabile solo mediante la Consacrazione della nazione stessa al Cuore Immacolato di Maria, per opera del Papa e di tutti i Vescovi riuniti. A conferma della promessa fatta ai tre pastorelli dalla Madonna riguardo a un evento prodigioso, il 13 ottobre 1917 molte migliaia di persone, credenti e non credenti, riferirono di aver assistito ad un fenomeno che fu chiamato "miracolo del sole". Molti dei presenti, anche a distanza di parecchi chilometri, raccontarono che mentre pioveva e spesse nubi ricoprivano il cielo, d'un tratto la pioggia cessò e le nuvole si diradarono: il disco del sole, tornato visibile, sarebbe roteato attorno a un punto esterno e ad agitarsi, divenendo multicolore e ingrandendosi, come precipitando sulla terra.
I due fratelli Francesco e Giacinta morirono pochi anni dopo, rispettivamente nel 1919 e nel 1920, a causa dell'epidemia di spagnola che in quegli anni fece molte vittime anche in Portogallo. Lucia invece divenne monaca carmelitana scalza, e mise per iscritto nelle sue Memorie gli eventi accaduti a Fatima, così come lei stessa li aveva visti.
Nel 1930 la Chiesa cattolica proclamò il carattere soprannaturale delle apparizioni e ne autorizzò il culto. A Fatima è stato edificato un santuario, visitato per la prima volta da papa Paolo VI il 13 maggio 1967, e in seguito anche da papa Giovanni Paolo II, pontefice molto legato agli avvenimenti del luogo, dove si recò più di una volta in pellegrinaggio. Secondo la dottrina cattolica queste apparizioni appartengono alla categoria delle rivelazioni private.
Fatima
Fatima,
 un luogo che colpisce per la sua semplicità quasi disarmante. E’una cittadina della regione di Leira in Portogallo che, tra il 13 maggio e il 13 ottobre del 1917, fu il luogo in cui la Madonna scelse di rivelarsi a tre piccoli pastori. I tre pastorelli, Francesco, Giacinta e Lucia, mentre pascolavano il gregge, videro apparire all’improvviso una figura di donna vestita di bianco con in mano un rosario e avvolta in una nube bianca. Sei apparizioni in tutto alla “Cova D’Iria”. A preparare i tre pastorelli a ricevere il messaggio della Beata Vergine Maria fu, tra l’aprile e l’ottobre del 1916, l’Angelo della Pace che dimostrò loro il modo in cui tutti dovremmo pregare, con fervore, attenzione e compostezza, e il rispetto che dovremmo mostrare a Dio durante la preghiera. Elemento centrale del messaggio di Fatima è la devozione al Cuore Immacolato di Maria, proprio Lei che, nell’ultima apparizione del 19 agosto, chiese che venisse costruita in quel luogo una cappella in suo onore.

 

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Tour Portogallo con Fatima e Lisbona Partenza da Cagliari Viaggio di 5 Giorni dal 3 al 7 Gennaio 2019 da 695 €

Tour Portogallo con Fatima e Lisbona Partenza da Cagliari
Offerta Viaggio per Fatima da Cagliari con Visita a Lisbona Coimbra e Porto. Viaggio Religioso di 5 Giorni 4 Notti dal 3 al 7 Gennaio 2019. Pacchetto Viaggio & Pellegrinaggio include Volo da Cagliari per Porto Sistemazione in Hotel 4 Stelle con trattamento di pensione completa incluso Bevande Visite Guidate Assistenza Tecnica ed Assicurazione da 695 € a persona in camera doppia

Pacchetto Viaggio Tour Portogallo con Fatima e Lisbona da Cagliari

Categoria Fatima dalla Sardegna
Offerta Tour Portogallo da Cagliari Con Fatima e Lisbona
Pacchetto Viaggio Volo di Linea Trasferimenti Tour Pellegrinaggio
Destinazione Fatima Coimbra Lisbona Porto
Partenza da Da Cagliari Elmas per Porto
Durata / Data 5 Giorni e 4 Notti dal 3 al 7 Gennaio 2019
Hotel / Trattamento Hotel 4 Stelle in Pensione Completa
Servizio incluso Guida Spirituale
Prezzo a persona 695 € + 35 € Iscrizione

Programma di Viaggio a Fatima da Cagliari

03 Gennaio: Cagliari - Elmas | Porto | Fatima
Incontro con l'accompagnatore in aeroporto due ore prima della partenza. Disbrigo delle pratiche d'imbarco e partenza con volo Ryanair delle ore 15:40 diretto a Porto. Arrivo previsto alle 17:30. Sistemazione dei bagagli in bus e partenza per Fatima con possibile sosta lungo il percorso (195Km). Arrivo in hotel e sistemazione nelle camere, cena e pernottamento in hotel.

04 Gennaio: Fatima
Prima colazione in hotel e mattina dedicata alla visita guidata di Fatima. Pranzo. Nel pomeriggio, visita di Aljustrel (paese natio dei tre pastorelli) e Los Valhinos (luogo delle Apparizioni della S. Vergine e dell’Angelo). Cena e pernottamento in hotel.

05 Gennaio: Lisbona
Prima colazione in hotel. Partenza per Lisbona (126 km), incontro con la guida e visita guidata della capitale portoghese. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, ore libere a disposizione in centro. In serata, rientro a Fatima, tempo libero a disposizione per attività individuali. Cena e pernottamento in hotel.

06 Gennaio: Fatima | Coimbra | Porto
Prima colazione in hotel. Sistemazione bagagli in bus e partenza in mattinata per Coimbra. Arrivo e visita del centro storico con la celebre Università Joanina (ingresso incluso). Pranzo in ristorante. A seguire, pomeriggio libero in centro per attività individuali. Al termine, proseguimento per la città di Porto. Arrivo, sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento in hotel.

07 Gennaio: Porto | Cagliari - Elmas
Prima colazione in hotel, sistemazione bagagli in bus e trasferimento al centro di Porto. Incontro con la guida e visita guidata della città, nota per i suoi grandi ponti e la produzione del vino porto. Visiteremo il quartiere medievale di Ribeira, strette stradine acciottolate e i suoi caratteristici vicoli. Al termine, trasferimento presso l’aeroporto di Porto. Disbrigo delle pratiche d'imbarco e partenza con volo delle 16:25 per Cagliari - Elmas con arrivo previsto alle 19:55. Fine dei nostri servizi.

Operativo voli Ryanair: Cagliari / Porto / Cagliari

Data

Aeroporto di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

3 Gennaio

Cagliari Elmas

15:40

Porto

17:30

7 Gennaio

Porto

16:25

Cagliari Elmas

19:55

Madonna di Fatima Il Mistero di Fatima
La Madonna di Fatima apparve a tre pastorelli: Lucia Dos Santos, di dieci anni, Giacinta e Francisco Marto, di sette e nove anni, per sei volte, dal 13 maggio al 13 ottobre del 1917. Viene come Madre per richiamare gli uomini alla conversione, alla preghiera e alla penitenza. Lei desidera risparmiare all’umanità i castighi che la minacciano a causa del peccato che ha invaso il mondo. Anche se le apparizioni della Madonna di Fatima sono avvenute circa novant’anni fa, l’appello della Madonna alla conversione e alla preghiera mantiene una attualità straordinaria.
In tutti questi anni abbiamo potuto sperimentare quanto la Madonna sia stata una Mamma che ci ha condotti per mano per liberarci dai pericoli e guidarci sulla retta via, verso il suo Figlio Gesù che è Via, Verità e Vita.
Nostra Signora di Fátima (in portoghese: Nossa Senhora de Fátima) è uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù. Fra le apparizioni mariane, quelle relative a Nostra Signora di Fatima sono tra le più famose. Secondo il loro racconto, tre piccoli pastori, i fratelli Francisco e Giacinta Marto (9 e 7 anni) e la loro cugina Lucia dos Santos (10 anni), il 13 maggio 1917, mentre badavano al pascolo in località Cova da Iria (Conca di Iria), vicino alla cittadina portoghese di Fátima, riferirono di aver visto scendere una nube e, al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna. Dopo questa prima apparizione la donna avrebbe dato appuntamento ai bambini per il 13 del mese successivo, e così per altri 5 incontri, dal 13 maggio fino al 13 ottobre.
Le apparizioni continuarono per un po' di tempo e furono accompagnate da rivelazioni su eventi futuri, in particolare: la fine della prima guerra mondiale a breve; il pericolo di una seconda guerra ancora più devastante se gli uomini non si fossero convertiti; la minaccia comunista proveniente dalla Russia, debellabile solo mediante la Consacrazione della nazione stessa al Cuore Immacolato di Maria, per opera del Papa e di tutti i Vescovi riuniti. A conferma della promessa fatta ai tre pastorelli dalla Madonna riguardo a un evento prodigioso, il 13 ottobre 1917 molte migliaia di persone, credenti e non credenti, riferirono di aver assistito ad un fenomeno che fu chiamato "miracolo del sole". Molti dei presenti, anche a distanza di parecchi chilometri, raccontarono che mentre pioveva e spesse nubi ricoprivano il cielo, d'un tratto la pioggia cessò e le nuvole si diradarono: il disco del sole, tornato visibile, sarebbe roteato attorno a un punto esterno e ad agitarsi, divenendo multicolore e ingrandendosi, come precipitando sulla terra.
I due fratelli Francesco e Giacinta morirono pochi anni dopo, rispettivamente nel 1919 e nel 1920, a causa dell'epidemia di spagnola che in quegli anni fece molte vittime anche in Portogallo. Lucia invece divenne monaca carmelitana scalza, e mise per iscritto nelle sue Memorie gli eventi accaduti a Fatima, così come lei stessa li aveva visti.
Nel 1930 la Chiesa cattolica proclamò il carattere soprannaturale delle apparizioni e ne autorizzò il culto. A Fatima è stato edificato un santuario, visitato per la prima volta da papa Paolo VI il 13 maggio 1967, e in seguito anche da papa Giovanni Paolo II, pontefice molto legato agli avvenimenti del luogo, dove si recò più di una volta in pellegrinaggio. Secondo la dottrina cattolica queste apparizioni appartengono alla categoria delle rivelazioni private.

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Pellegrinaggio a Banneux in Pullman da Milano Viaggio Religioso di 6 Giorni dal 21 al 26 Agosto 2016 da 755 €

Banneux La Madonna dei Poveri
Pellegrinaggio a Banneux in Pullman da Milano. Viaggio Religioso di 6 Giorni e 5 Notti dal 21 al 26 Agosto 2016. Pacchetto Viaggio & Pellegrinaggio comprende Trasferimenti in Autopullman GT Soggiorno in Hotel 3 Stelle con trattamento di pensione completa Visite con Guida Assistenza Spirituale Tecnica Assicurazione da 755 € a persona

 

Pacchetto Pellegrinaggio a Banneux in Pullman da Milano

Categoria

Banneux da Milano

Offerta

Pellegrinaggio a Banneux in Pullman da Milano

Viaggio

Tour + Pellegrinaggi + Trasferimenti + Assistenza

Destinazione

Banneux Strasburgo Aachen Lussemburgo Colmar Mulhouse

Partenza da

Da Milano in Bus

Durata / Data

6 Giorni 5 Notti dal 21 al 26 Agosto 2016

Servizi

Guida / Accompagnatore dell'Agenzia parlante Italiano

Hotel / Trattamento

Hotel 3 Stelle in Pensione Completa

Prezzo

755 € + 35 € Iscrizione

Programma del Pellegrinaggio a Banneux in Pullman da Milano

1° Giorno 21 Agosto 2016: Varese/Como/Lecco/Milano - Strasburgo
Nella prima mattinata ritrovo dei pellegrini nei luoghi concordati e partenza per la Francia. Arrivo per il pranzo a Strasburgo, il capoluogo dell’Alsazia nonché sede del Parlamento Europeo. Nel pomeriggio visita del centro storico con guida e sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.

2° Giorno 22 Agosto 2016: Strasburgo - Treviri - Banneux
Prima colazione in Hotel. Trasferimento a Treviri, la città di origine romana che diede i natali a S.Ambrogio. S.Messa e pranzo in ristorante; visita con guida, quindi proseguimento verso Banneux. Sistemazione in Hotel nei dintorni, cena e pernottamento.

3° Giorno 23 Agosto 2016: Banneux - Aachen - Banneux
Pensione completa in Hotel a Banneux. Mattinata a disposizione per svolgere il programma spirituale del Santuario della Madonna dei Poveri. Nel pomeriggio escursione ad Aachen (Aquisgrana) e visita con guida dell’antica città termale, già capitale del Sacro Romano Impero con Carlo Magno. Rientro in serata a Banneux.

4° Giorno 24 Agosto 2016: Banneux - Villers La Ville - Namur - Lussemburgo
Prima colazione in Hotel a Banneux e partenza per Villers-La-Ville per la visita degli imponenti resti di una millenaria Abbazia Benedettina. Visita, S.Messa e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio proseguimento per Namur (breve sosta) e continuazione per Lussemburgo. Sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.

5° Giorno 25 Agosto 2016: Lussemburgo - Mont ST.Odile - Colmar
Prima colazione in Hotel a Lussemburgo, breve giro panoramico e partenza per la Francia. Arrivo a Le Mont Sainte Odile dove, in splendida posizione sulla cima di un colle, sorge il Convento-Santuario dedicato a Santa Odile, figlia di un nobile del medioevo e fondatrice di un ordine monastico femminile. S.Messa, pranzo in ristorante e visita dell’Abbazia che custodisce la tomba della Santa. Proseguimento per Colmar, sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.

6° Giorno 26 Agosto 2016: Colmar - Mulhouse - Como/Milano/Lecco/Varese
Prima colazione in Hotel e visita del centro storico di Colmar, abbellito da antiche case a graticcio, conosciuto anche come la “Venezia d’Alsazia” grazie ai canali che l’attraversano. Partenza per Mulhouse; pranzo in ristorante e passeggiata nel centro storico prima di rientrare in Italia.
Arrivo in serata alle rispettive località di partenza.

N.B Base minima 40 partecipanti

Banneux La Madonna dei Poveri
Banneux è un piccolo borgo belga situato sulle Ardenne, a poco più di venti chilometri da Liegi. All'epoca delle apparizioni Banneux aveva solo 325 abitanti, tra i quali, nella frazione chiamata "La Fange" (Il Fango), abitava la famiglia Beco, composta da Julien Beco, dalla moglie Louise Wégimont e dai loro undici figli. Mariette Beco era la primogenita, nata il 25 marzo 1921; in famiglia c'era indifferenza nei confronti della religione, atteggiamento diffuso nella Banneux dell'epoca. Mariette non andava bene né a scuola né al catechismo, anche perché in casa era necessario il suo aiuto.
Il 15 gennaio 1933, domenica, mentre è in casa ad attendere il fratellino Julien, verso le 19 ha visto dalla finestra, nel giardino una figura femminile luminosa, vestita di bianco, con le mani giunte; Mariette prende il rosario e comincia a recitarlo, quando la "Bella Signora", racconta, la invita ad andare da lei. Ma la madre, spaventata, glielo impedisce: quando la piccola torna alla finestra, la "Signora" è scomparsa.

Visita del Santuario della Vergine dei Poveri di Banneux
Chiesa / Collegatia / Cappella / Catedrale
Uno tra i più importanti santuari mariani d'Europa. Nel 1933 le apparizioni della Vergine Maria ad una bambina di 11 anni, Mariette Béco, scossero la vita quotidiana del villaggio di Banneux.
Da allora infatti, in decine di migliaia si muovono in pellegrinaggio al Santuario della Vergine dei Poveri, in un percorso spirituale e di fede, specialmente durante il Triduum dei malati, per affidare la loro speranza a Gesù Cristo.
Ancor oggi, come insegnato a Mariette, la Vergine dei Poveri invita ogni pellegrino a "bagnarsi le mani nell'acqua" della Sorgente per trarre da Gesù la vera Vita.Il Santuario è aperto tutto il giorno.

Messe in francese alle 8, 11.30 e alle 16.00.
Benedizione dei malati alle ore 15, da aprile ad ottobre.

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Pellegrinaggio a Lourdes da Olbia in Nave con Barcellona e Carcassonne Viaggio di 6 Giorni dal 19 al 24 Luglio 2019 da 659 €

Pellegrinaggio a Lourdes da Olbia in Nave. Viaggio religioso di 6 Giorni & 5 Notti dal 19 al 24 Luglio 2019. Pacchetto viaggio & pellegrinaggio comprende Passaggio in Nave da Porto Torres per Barcellona Trasferimenti in Bus Sistemazione in Hotel 4 Stelle in Pensione Completa incluso Bevande Visite Guidate Assistenza Tecnica e Assicurazione da 559 € a persona in camera doppia

Pacchetto Pellegrinaggio a Lourdes da Olbia in Nave

Categoria

Lourdes dalla Sardegna

Offerta

Pellegrinaggio a Lourdes da Olbia in Nave

Pacchetto Viaggio

Passaggio Nave Trasferimento Hotel Pellegrinaggio

Destinazione

Lourdes / Carcassonne / Barcellona

Porto di Partenza

Da Porto Torres

Durata / Data

6 Giorni / 5 Notti Dal 19 al 24 Luglio 2019

Hotel / Trattamento

Hotel 4* in Pensione Completa incluso Bevande

Servizi

Guida Spirituale Accompagnatore dell'Agenzia

Prezzo a persona

659 € + 40 € Iscrizione

Programma di Viaggio a Lourdes da Olbia in Nave

1° GIORNO VENERDI 19 LUGLIO 2019: PORTO TORRES - BARCELLONA
Partenza dalla località pù vicina in Bus GT per Porto Torres, passaggio in nave, dotata di tutti i comfort, per Barcellona. Colazione e pranzo liberi. Arrivo in serata nella città catalana, trasferimento con nostro bus al seguito per l’ hotel, sistemazione nelle camere preassegnate, cena e pernottamento.

2° GIORNO SABATO 20 LUGLIO 2019: BARCELLONA - LOURDES
Colazione in hotel. Incontro con la guida e visita panoramica di Barcellona con il suo quartiere gotico e la stupenda Cattedrale. A Piazza Sant Jaume si trova il Palazzo della Generalità, la sede del governo della Catalogna nonché la più importante istituzione della regione, posizionato proprio davanti ad un altro dei palazzi istituzionali della città, il Municipio. L’opera incompiuta e simbolo di Barcellona, la Sagrada Familia fino ad arrivare al promontorio del Montjuic e al parco della Cittadella. Pranzo in hotel o ristorante. Partenza per Lourdes, arrivo in albergo in serata, sistemazione nelle camere assegnate, cena e pernottamento.

3° e 4° GIORNO DOMENICA 21 E LUNEDI 22 LUGLIO 2019: LOURDES
Colazione in hotel. Giornate a disposizione dei pellegrini per recarsi al Santuario e alla Grotta per le SS. Messe e Rosario. La sorgente che sgorga nella Grotta e che alimenta le fontane del Santuario è stata portata alla luce da Bernadette Soubirous, durante le apparizioni del 1858, su indicazioni della Vergine Maria. Alle fontane si può bere quest’acqua, bagnarsi il volto, le braccia, le gambe... Così come alla Grotta, non è tanto il gesto che conta, ma la fede o l’intenzione che lo animano. “Venga a bere e a lavarsi alla Fontana”, queste parole rivolte dalla Vergine Maria a Bernadette durante un’apparizione hanno ispirato la costruzione, vicino alla Grotta, delle piscine nelle quali si immergono i pellegrini. Credenti o no, siamo tutti invitati a compiere questa intensa esperienza. Possibilità di effettuare escursioni naturalistiche ai piedi dei Pirenei. Pranzo e cena in hotel a Lourdes.

5° GIORNO MARTEDI 23 LUGLIO 2019: CARCASSONNE - BARCELLONA
Colazione in hotel. Partenza per Carcassonne dove incontreremo la guida per la visita di questa meravigliosa cittadina. Dichiarata Patrimonio UNESCO, Carcassonne è la più grande città fortificata d’Europa. Le sue mura merlate e l’imponente castello sono un richiamo allettante per gli amanti della storia e della cultura. Una passeggiata attorno alla Cité con le sue 52 torri ci permetterà di scoprire più di 25 secoli di storia, oltre agli innumerevoli adattamenti e trasformazioni al mutare delle tecniche di guerra e di difesa. Pranzo in ristorante e proseguimento per Barcellona dove in serata ci imbarcheremo con sistemazione nelle cabine assegnate. Cena libera.

6° GIORNO MERCOLEDI 24 LUGLIO 2019: BARCELLONA – PORTO TORRES
Navigazione durante la notte, arrivo a Porto Torres in mattinata. Trasferimento in bus e arrivo nello stesso punto di partenza. Colazione e pranzo liberi. Fine dei nostri servizi. ll programma potrebbe subire variazioni nell’ordine delle visite, in base alle esigenze organizzative. 

Lourdes, la città dei pellegrinaggi più visitata al mondo per il Pellegrinaggio

Lourdes: la città dei pellegrinaggi Preghiere Grazie miracoli e delle apparizioni
Lourdes: La destinazione dei pellegrini di tutto il mondo
Lourdes:  ("Sono impaziente di andare a Lourdes, di fare un viaggio un pellegrinaggio a Lourdes"). Lourdes è la città dei pellegrinaggi miracoli, dei pellegrini di tutto il mondo, questa piccola cittadina situata nel sud ovest della Francia, è una destinazione molto frequentata dei pellegrini da tutto il mondo. Merito della religione cattolica e dei miracoli avvenuti che hanno reso questo posto un vero e proprio santuario di pellegrinaggi. Ogni anno sono milioni dei pellegrini viaggiatori che vanno a Lourdes: si tratta principalmente di malati, che sperano di essere guariti dalle acque sante. La fama di Lourdes è dovuta alle Visioni Mariane alle apparizioni della Madonna, Bernadette Soubirous. Ecco perché la città sia visitata da tanti pellegrini volontari. ogni anno sono più di 100 mila pellegrini che si vanno per aiutare disabili e malati a Lourdes.
11 Febbraio del 1858 la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette. nello stesso anno le apparizioni furono ben 18, durante una delle apparizioni la Madonna fece sgorgare acqua dalla roccia sovrastante le grotte Massabielle. da allora Lourdes è diventata la citta sacra per i pellegrinaggi e pochi anni dopo venne creata la Basilica dell'Immacolata Concezione, chiamata anche Basilica Superiore di Lourdes
Lourdes negli ultimi anni è diventata la destinazione la più frequentata dei fedeli pellegrini cristiani e cattolici
I Pellegrini che vanno a Lourdes sono Legati alle acque sacre della grotta di Lourdes per guarigioni e tanto altro a Lourdes. L'acqua salvifica di Lourdes viene offerta gratuitamente a tutti i pellegrini che vanno e visitano Lourdes
A Lourdes ci sono tante strutture alberghiere turistiche Hotel pensioni. il secondo posto tra le città francesi nel settore alberghiero, dietro alla capitale Parigi. Hotel, alberghi, ostelli, campeggi: potrete trovare di tutto e di più, a seconda dei vostri desideri obiettivi e budget. ci sono hotel pensioni low cost a prezzi economici e bassi
Sono diversi i mezzi di trasporto che potete utilizzare per arrivare a Lourdes. Si puo andare con il bus pullman il treno, scendendo alla stazione di Tarbes-Lourdes. Esistono collegamenti diretti da Parigi, Marsiglia e Tolosa e dall'Italia da Roma dalla Sardegna da Milano da Bergamo da Napoli da Bari da Torino da Bologna dalla Sicilia . Esistono anche viaggi organizzati dalle agenzie di viaggi e Tour Operator per chi desidera viaggiare in gruppo. E' possibile arrivare a Lourdes in aereo, atterrando all'aeroporto di Tarbes-Lourdes, a pochi chilometri di Lourdes e Tolasa
Il significato del Pellegrinaggio a Lourdes con i viaggi della fede
Nelle prime parole che Bernadette ascoltò dalla Vergine Maria: "Volete farmi la Grazia di venire qui" si trova la risposta alla domanda "perchè andare a Lourdes?". Alla Grotta di Massabielle tutti sono chiamati ad incontrare lo sguardo ed il sorriso di Maria, a pregare ad aprirsi alla comunione con Lei e tramite Lei con Gesù.
Come a Bernadette, Maria ci dice: "Pregate per i peccatori, venite a lavarvi, a purificarvi, a riprendere una nuova vita." Il messaggio di Lourdes è sobrio, chiaro, ed è stato trasmesso in modo particolarmente energico, puro e trasparente dall'anima limpida e coraggiosa di Santa Bernadette che per prima ha risposto SI alla chiamata dell'Immacolata. La Madonna ci chiama tutti a Lourdes per proporre a ciascuno questo stesso cammino di Santità: Maria vuole portare a compimento anche nel nostro cuore la stessa chiamata fatta a Bernadette.
Lourdes
Lourdes in occitano Lorda, è un comune francese di 15.491 abitanti, situato nel dipartimento degli Alti Pirenei, nella regione del Midi-Pirenei. Nel 1858 il comune di Lourdes assunse grande notorietà, in Francia e all'estero, a seguito delle apparizioni mariane di cui sarebbe stata spettatrice la giovane contadina Bernadette Soubirous, poi canonizzata. Nei decenni successivi la città divenne una delle più importanti mete di pellegrinaggi e turismo religioso ed oggi accoglie circa sei milioni di visitatori ogni anno provenienti da ogni angolo del mondo. Tale flusso ha convertito Lourdes nel secondo centro turistico di Francia, dopo Parigi, e nel terzo polo internazionale del cattolicesimo. Nel 2011 la città è divenuta anche la seconda località con più capienza alberghiera di Francia, sempre dopo Parigi.
La Chiesa e le apparizioni mariane ( Lourdes )
In generale, le apparizioni mariane sono considerate dalla Chiesa cattolica come rivelazioni private, ed esse non aggiungono nulla di nuovo e di diverso alla fede rivelata che deve essere considerata piena e completa in Cristo[4] ad opera degli apostoli. La Chiesa può dare un riconoscimento formale (che per le apparizioni di Lourdes fu dato nel 1862), a condizione che esse non contengano nulla di contrario, e nemmeno di ambiguo e di dubbio, riguardo alla fede rivelata. Tuttavia, riconosciute come tali dopo un prudente giudizio, coloro che le hanno ricevute direttamente debbono senza alcun dubbio inchinarsi con rispetto dinanzi ad esse. I teologi discutono se questa adesione debba essere in essi un atto di fede divina; l'opinione affermativa sembra più accettabile.
Il santuario ( Lourdes )
La spianata di fronte alla basilica di N.S. del Rosario
Per approfondire, vedi Santuario di Nostra Signora di Lourdes. Sono tre le basiliche principali del santuario di Lourdes; in ordine di data di costruzione e con capienza crescente vi sono: la basilica dell'Immacolata Concezione, la basilica di Nostra Signora del Rosario, posta sotto alla precedente, e la basilica di San Pio X (detta anche basilica sotterranea). La facciata della Basilica del rosario presenta dei mosaici di Marko Ivan Rupnik e del Centro Aletti, raffiguranti i Misteri della Luce. Inaugurati l'8 dicembre 2007, sono stati dedicati a Giovanni Paolo II in occasione dell'apertura del Giubileo per il 150º anniversario delle apparizioni.
Oltre alle tre basiliche, al di là del fiume, davanti alla grotta c'è la tenda e cappella dell'adorazione. La tenda è situata nel fondo della prateria. La cappella situata nella prateria, sul lato sinistro della chiesa di Santa Bernadette, ha una capienza di 130 persone circa. Il santuario di Lourdes è particolarmente associato alla speranza di ottenere guarigioni miracolose, ed è pertanto meta di un grande numero di fedeli infermi. In Italia vi sono varie associazioni di volontari, l'UNITALSI, l'OFTAL, l'A.M.A.M.I. (Associazione mariana assistenza malati d'Italia) e lo SMOM (Sovrano militare Ordine Di Malta), che organizzano il trasporto e l'assistenza degli ammalati a bordo di treni e aerei convenientemente attrezzati. Dal 1958 si svolge annualmente il Pellegrinaggio militare internazionale, che riunisce migliaia di fedeli che lavorano in "divisa" al servizio degli altri.
Processione pomeridiana degli ammalati intorno al Santuario
Secondo i credenti, per invocare la guarigione è particolarmente efficace il rito dell'immersione nelle piscine, appositamente realizzate, riempite con l'acqua che sgorga dalla sorgente presso la grotta delle apparizioni. La stessa sorgente alimenta anche le fontane, dalle quali i pellegrini bevono l'"acqua di Lourdes", riempiendone bottiglie e taniche da portare a casa. Dal 1905 è in funzione presso il santuario il Bureau médical (ufficio medico), che raccoglie le segnalazioni di presunte guarigioni miracolose, per valutarne, attraverso successivi e accurati accertamenti, esclusivamente l'aspetto medico. Solo alla fine dell'iter medico-legale, che può durare anche anni, eventualmente e per alcuni casi, il Bureau trasmetterà il dossier al vescovo competente, per la successiva fase della valutazione canonica, che potrebbe portare (ove ce ne siano le condizioni) alla dichiarazione formale di guarigione miracolosa. A tutto il 2014 solo 69 casi di guarigione non altrimenti spiegabili sono stati riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa cattolica come «miracolosi», il più recente dei quali nel 1989. Riguardo alle guarigioni miracolose ebbe a dire Anatole France: «Vedo tante stampelle, ma nessuna gamba di legno», riferendosi agli ex voto lasciati dai pellegrini. Émile Zola fu altresì testimone delle guarigioni di Marie Lebranchu e Marie Lemarchand, due dei miracoli poi riconosciuti ufficialmente, casi che il dottor Boissarie, a capo del Bureau médical, presentò allo scrittore. Tuttavia Zola scrisse poi un libro scettico su Lourdes, nel quale tra gli altri fece riferimento, con altro nome, ai casi della due donne, facendole però morire nel racconto. La distorsione degli eventi fu denunciata pubblicamente da Boissarie. Secondo la Chiesa, i miracoli e le guarigioni sono segni della provvidenza divina, funzionali alla conversione e alla fede, e non alla semplice risoluzione di problemi di salute.
Attività Religiose a Lourdes
PROCESSIONE MARIANA (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 21.00) La processione della sera dura circa un’ora e mezza, parte dalla Grotta e termina sull’Esplanade della Basilica Notre-Dame du Rosaire. Ciascuno è invitato a portare un cero per ricordare il proprio battesimo. Al termine della processione i sacerdoti e i vescovi daranno la benedizione.
ULTIMA MESSA DELLA GIORNATA ALLA GROTTA (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 23.00) L’ultima messa della giornata è celebrata alla Santa Grotta mettendo particolarmente in risalto tutte le intenzioni formulate o inviate in quel giorno. Secondo l’opportunità, si potrà utilizzare per la celebrazione diverse lingue.
PROCESSIONE EUCARISTICA (Da aprile ad ottobre tutti i giorni alle ore 17.00) Parte dal grande Podium della prateria e arriva alla Basilica di San Pio X. Dura circa un’ora. Nei giorni di pioggia o di gran calore, tutta la celebrazione si svolge dentro la Basilica stessa.
MESSA INTERNAZIONALE (Da aprile ad ottobre tutti i mercoledi e le domeniche alle ore 9.30) Dura circa un’ora e 45 e si svolge nella Basilica San Pio X.
MESSA IN ITALIANO (Tutti i giorni, generalmente alle 10.00) Nella cripta tutti i giorni per i pellegrini italiani.
SANTO ROSARIO (Tutti i giorni dell’anno alle ore 15.30) Si svolge alla Grotta da aprile ad ottobre e alla Cripta da novembre a marzo e viene trasmesso per radio su 90.6.. Dopo la recita, presentandosi alla sacrestia delle Grotta, possibilità della benedizione dei bambini e delle famiglie.
VIA CRUCIS (Tutti i giorni in vari orari) Si svolge sulla montagna nell’immediata prossimità del Santuario, la Via Crucis delle Spelonche (Espélugues) è una vera opera d'arte che si snoda lungo i suoi 1.500 metri, 15 stazioni decorate di 115 personaggi in ghisa di ferro patinato. Per i malati, la Via Crucis, si svolge nella Prateria.
ADORAZIONE (Tutti i giorni in vari orari) E’ il tempo di silenzio davanti al Santissimo Sacramento, l’Ostia consacrata, durante il quale i credenti adorano la presenza reale di Cristo. Si può fare nel Santuario, nella grande tenda che si trova nella prateria, nella Cappella apposita a fianco della chiesa di Santa Bernardetta, e durante la processione eucaristica.
BAGNO ALLE PISCINE (Tutti i giorni 9.00-11.00 / 14.30-16,00, domenica chiuso al mattino) Le piscine del Santuario sono semplici vasche dove i pellegrini si immergono rispondendo all’invito della Madonna: “Andate a bere alla sorgente e lavatevi”. Le piscine sono alimentate dalla stessa acqua che sgorga dalla sorgente della Grotta. Non è richiesto nessun costume da bagno particolare: vi sarà fornito l’occorrente per preservare la vostra intimità.
CONFESSIONI (Tutti i giorni) Tutti i giorni nelle lingue usuali del Santuario e si svolgono nella Cappella della Riconciliazione posta vicino alla statua dell’Incoronata.
ACCESSO AL SANTUARIO (Sempre, giorno e notte) Le grandi porte del Santuario si aprono alle 5.30, ma è sempre possibile entrarvi 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno, attraverso un piccolo passaggio situato di fronte alla Casa dei Cappellani. Un breve sentiero a tornanti scende fino alla Grotta.
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Pellegrinaggi in Armenia con Partenze dalla Sardegna Tour Papale in Armenia dal 20 al 27 Giugno 2016 da 820 € (senza voli )

Pellegrinaggi in Armenia con Partenze dalla Sardegna. Tour Papale di 7 Giorni 6 Notti dal 20 al 27 Giugno 2016. Pacchetto Viaggio Religioso comprende Sistemazione in Hotel 4 Stelle a Yerevan in Mezza Pensione Trasferimenti Visite con Guida in Italiano Assistenza e Assicurazione da 820 € a persona in camera doppia

 

 

Dettagli del Tour Papale in Armenia dalla Sardegna

Categoria

Pellegrinaggi in Armenia dalla Sardegna

Offerta

Tour Papale in Armenia dalla Sardegna

Pacchetto Viaggio

Transfert Tour Hotel Assistenza

Partenza

Dalla Sardegna via Roma o Milano

Destinazione

Yerevan / Ecmidiadzin / Zvartnos / Khor Virap / Parajanov / Lago Sevan / Talin

Durata / Data

7 Giorni 6 Notti Dal 20 al 27 Giugno 2016

Hotel

Hotel 4 Stelle in Mezza Pensione

Servizi

Guida in Italiano

Prezzo

820 €

Programma del Tour Papale in Armenia

1° Giorno 20 GIUGNO 2016: SARDEGNA - ROMA O MILANO - YEREVAN
Partenza dalla Sardegna con voli di Linea via Roma o Milano per Yerevan.
Atterraggio a Yerevan alle ore 03.35, Incontro con la guida ed il nostro rappresentante che vi accompagneranno durante il viaggio. Partenza per Yerevan, che si considera la pù antica città del mondo, più antica dell’antica Roma. Sistemazione in Hotel e tempo libero. Nel pomeriggio, City tour di familiarizzazione con Yerevan, nel cuore della città: la Piazza della Repubblica, con la sua originale fontana che “canta”, ed una piacevole passeggiata sulle “ cascade ”, la famosissima scalinata luogo di incontro e di aggregazione dell’intera città. Cena e pernottamento in Hotel.

2° Giorno 22 GIUGNO 2016: YEREVAN - ECMIADZIN - ZVARTNOS-YEREVAN
Prima colazione in Hotel. City tour di Yeravan, che comprende: Le vie principali della città, con il Palazzo Venezia, detto dell’Opera La Piazza della Repubblica, Il Parlamento, I più importanti monumenti della città Visita con ingresso al Matenadaram (foto 03), un depositi di antichissimi libri e manoscritti.
Il tour prosegue con la visita del luogo Santo di Echmiadzin (foto 04), il cuore della Chiesa Apostolica Armena, dove è ubicata la Santa Cattedrale e la residenza del Catholicos di Tutti gli Armeni. Si visiterà il Museo di Echmiadzin, dove si custodisce il Tesoro degli Armeni. Il tour prosegue con la visita di Zvartnots, sito dichiarato patrimonio dell’Umanità UNESCO, rovine della cattedrale la cui costruzione inizio’ nel 642 agli albori dell’invasione Islamica. Un’ora di tempo libero, in corso di visita, per la pausa pranzo. Rientro in Hotel, cena e pernottamento.

3° Giorno 23 GIUGNO 2016: YEREVAN - PARAJANOV MUSEUM - KHOR VIRAP - NORAVANK - YEREVAN
Prima colazione in Hotel. La giornata inizia con la visita del Museo di Parajanov.
Questo museo è un tributo a una delle più grandi figure del cinema mondiale del XX secolo. Tra i circa 1400 pezzi della sua collezione, il Museo annovera installazioni, collage, assemblaggi, disegni, pupazzi e quant’altro creato da Parajanov durante la sua detenzione. Il viaggio prosegue con la visita del Monastero di Khor Virap. Uno dei più imponenti monasteri Armeni, dove S. Gregorio l’Illuminatore fu imprigionato per molti anni dal Re Trridate IV d’Armenia. Ammalatosi, il re fece chiamare S. Gregorio, che lo guari’, determinandone anche la sua conversione. Il Re fu battezzato in questo stesso Monastero nel IV° secolo, diventando cosi’ il primo re Cristiano d’Armenia. Da questo monastero si gode una meravigliosa vista sul Monte Ararat, ora in territorio Turco. Continueremo con la visita del Monastero di Noravank. E’ uno spettacolare monastero a due piani, ubicato in un altrettanto spettacolare posizione sotto una roccia a picco che ne fanno una destinazione molto visitata e suggestiva. E’ caratterizzato da una strettissima scala senza protezioni che porta al piano superiore, dove si trova la chiesa dedicata a S. Astvatsatsin, la S. Madre di Dio, in Armeno. Un’ora di tempo libero, in corso di visita, per la pausa pranzo. Rientro in Hotel, cena e pernottamento.

4° Giorno 24 GIUGNO 2016: YEREVAN - GARNI - GEGHARD - YEREVAN
Il Pontefice arriva a Yerevan/ Il programma di oggi potrebbe subire variazioni, in funzione delle richieste del gruppo; in tal caso le visite di oggi potranno essere anticipare. Prima colazione hotel. La giornata di oggi inizia con la visita di Garni, con il suo bellissimo Tempio del Sole. La cittadella ed il tempio di Garni è il solo e raro reperto ellenistico ancora intatto in terra di Armenia, con probabile data di costruzione intorno al I° secolo. Pare fosse dedicato al Dio Sole, ma c’è chi sostiene si tratti di un monumento funerario. Partenza per il Monastero di Geghard. Un altro incredibile antico monastero, ricavato all’interno di una gratta in una montagna, circondato da spettacolari guglie rocciose, scavate dal fiume Azat, anch’esse inserite dall’UNESCO nella lista del patrimonio dell’Umanità. Questo monastero, come molti altri nella regione, fu fondato da S. Gregorio l’Illuminatore. Un’ora di tempo libero, in corso di visita, per la pausa pranzo. Si rientra a Yerevan cena e pernottamento in Hotel.

5° Giorno 25 GIUGNO 2016: YEREVAN - LAGO SEVAN - DILIJAN - GOSHAVANK - YEREVAN
Il Pontefice è in Armenia/ Il programma di oggi potrebbe subuire variazioni, in funzione delle richieste del gruppo; in tal caso le visite di oggi potranno essere anticipare. Prima colazione in hotel. Partenza per una giornata naturalistica, lungo le rive del Lago Sevan (foto 11), la cosiddetta “Perla Blu” dell’Armenia. Questo immenso lago di montagna, a circa 2000 metri di altezza, possiede un’acqua incredibilmente pura e cristallina, tanto da assumere colorazioni intense riflettendo senza opacità i colori del cielo. La nostra giornata naturalistica prosegue per il parco Nazionale di Dilijan, in piena foresta, si visiterà l’omonimo pittoresco villaggio, molto conosciuto per essersi preservato intatto nel tempo e per la sua famosa e terapeutica acqua minerale che la leggenda dice dia longevità. Ultima tappa della giornata: il Monastero di Goshavank. Il monastero prende il nome da Gosh, che scrisse il primo codice penale Armeno oltre che a numerose favole e novelle ancora narrate oggi dai genitori ai piccoli Armeni. Gosh è sepolto qui. Un’ora di tempo libero, in corso di visita, per la pausa pranzo. Cena e pernottamento in Hotel

6° Giorno 26 GIUGNO 2016: YEREVAN - GYUMRI - MASTARA - TALIN - CARAVANSERRAGLIO DI ARUCH - YEREVAN
Il Pontefice è in Armenia: Il programma di oggi potrebbe subire variazioni, in funzione delle richieste del gruppo; in tal caso le visite di oggi potranno essere anticipate. Prima colazione in hotel. Oggi si visiterà Gyumri (foto 14), la seconda città dell’Armenia. Visita completa della città; Gyumri fu chiamata Alexandropoli durante l’Impero Risso e Lieninkan durante quello Sovietico. Fu distrutta per oltre il 60% dall’immane terremoto del 1988. Tra le peculiarità della città, la sua Sev Ghul (foto 15) - sentinella nera- una cupa fortezza circolare costruita dai Russi nel 1834. Un’ora di tempo libero, in corso di visita, per la pausa pranzo. Si rientra a Yerevan. La visita di Yerevan continua con la visita della chiesa di Mastara (foto 16) - VII° secolo - Si prosegue per il villaggio di Tallin. Visiteremo alcune interessanti rovine datate VII° secolo a.C. Tallin è un interessante villaggio medioevale, meta turistica molto frequentata. Visiteremo anche il Caravanserraglio di Aruch, ancora parzialmente visibile. Cena speciale di fine circuito. Pernottamento in Hotel.

7° Giorno 27 GIUGNO 2016: YEREVAN / AEROPORTO DI YEREVAN
Prima colazione in Hotel e check-out. Prima della partenza, visita alla più famosa distilleria di Brandy Armeno, l’ARARAT. Trasferimento in aeroporto di Yerevan in tempo utile e partenza con volo di rientro per Sardegna via Milano o Roma.

Outline del viaggio Tour Papale in Armenia
Itinerario che percorre, contestualmente al Pontefice, i luoghi che visiterà in Armenia, nel Giugno 2016. Itinerario di 7 gg e 6 notti, in hotels a 4****, PC, accompagnatore in lingua italiana
Possibilità, su richiesta, di partecipare alle udienze ed eventi pubblici del Papa (annullando i corrispondenti programmi di visita prevista per le stesse ore). Tutte le visite previste dal programma saranno comunque garantite
Il vaticano armeno di Echmiadzin
Il tour è in HB (prima colazione e cena) e il pranzo è libero per non vincolare e limitare l’organizzazione della giornata nel caso in cui si intendesse partecipare alle udiente ed eventi pubblici Pontifici
Mercati e centri artigianali, musei e siti archeologici, come quello del Tempio del Sole di Garni

ARMENIA FACTS
Popolazione: circa 3.000.000
Capitale: Yerevan (1.200.000)
Pil: 4.6%;
Reddito pro capite: 6300$;
Tasso di inflazione del 6.2%
La moneta è il DRAM; 1 € = 533 Dram (cambio del 23/04/2016)
Prefisso telefonico Internazionale: +374

Analisi/Outline del Tour Papale in Armenia
Forse, per la gran parte degli italiani, l’Armenia è uno dei Paesi europei piu’ misteriosi, di cui poco si è parlato prima della sua adesione all’URSS e meno ancora se ne parla ai giorni nostri. Eppure, in tempi recenti (la notte del 24/4 1915) lo stato Ottomano dette inizio a Istambul a uno dei piu’ grandi stermini, a titolo di pulizia etnica, prodromo solo di quello nazista, che la storia recente ricordi, eliminando  fisicamente gli armeni cristiani dal territorio turco, costringendo i pochi che sopravvissero a una precipitosa fuga in quello che è ora la loro patria, sebbene il territorio dell’Armenia di oggi sia solo il 10% di quello che le apparteneva prima del genocidio divenuto, da allora, da allora territorio Turco.
Cosi’ come pochi si ricordano del terribile terremoto del 1988, che ha ucciso 25.000 persone e ne ha lasciate 400.000 senza tetto.
Oggi l’Armenia stà faticosamente metabilizzando il suo pesante fardello storico e sovietico, e stà correndo velocemente incontro alla modernità, sebbene la profondità delle sue tradizioni, della sua storia cosi’ controversa e, per certi aspetti, cosi’ singolare e avulsa da quella europea, rendono questa emancipazione lenta e anche difficile.
Gli armeni sono un popolo sostanzialmente pacifico, molto religioso, asciutto e solidario. La religione Armena, piu’ vicino all’ortodossia greco-russa che a quella cattolica, impregna tutta la società. Anche a livello culturale, i suoi monumenti di maggior pregio e rilievo storico sono monasteri o chiese.
Questo viaggio visita tutte le località Armene più importanti, con epicentro a Yerevan, hotel che non cambieremo mai per tutta la urata del viaggio.
Le tre località che visiterà il S. Padre (Yerevan, Echmiadzin and Gyumri sono ovviamente incluse nel programma. Una volta che si consocerà la tabella di marcia del viaggi Pontificio, adatteremo il programma in modo da essere nelle rispettive località contemporaneamente al S. Padre, per permettere a chi lo desidera di partecipare alle uduenze ed agli eventi pubblici in calendario durante la visita. Questo comporterà la necessità di adattare e modificare il programma di cocnerto ; garantiamo comunque che tutte le località indicate nel programma saranno visitate durante il tour.
La celebrazione della S. Messa è assicurata nei saloni della Chiesa Cattolica Armena di Kanaker
NB: il tour potrà subre delle modifiche, ed in particolare l’ordine delle visite, in funzione della road map di spostamenti del Pontefice. Si garantiscono comunque le visite di tutti i luoghi indicati nel programma.


QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Prezzi netti € per persona in mezza/doppia.

Quota individuale di partecipazione:
Da minimo 8 pax a 15 pax           820 €    
Oltre 15 pax                              760 €
Supplemento Singola                  275 €    
Suplemento Pensione Completa   190 €
Volo da Milano, comprensivo di Assicurazione e tasse 430 €    
     
ATTENZIONE:
Prezzi calcolati in base al rapporto AMD/€ PARI A 1€ = 533 AMD
I PREZZI ANDRANNO RICONFERMATI SULLA BASE DELL’EFFETTIVO CAMBIO IN VIGORE IL GIORNO DELLA FATTURAZIONE

Hotels Proposti a Yerevan in Armenia

HOTEL PLAZA  ANI - 4*

Oppure

HOTEL PARK – 4*


VISTO TURISTICO PER ITALIANI CHE SI RECANO IN ARMENIA. DAL 2013 I CITTADINI Italiani non necessitano di visto di ingresso in Armenia

LOGISTICA

AUTOBUS
Ciascun gruppo verrà ospitato in autobus di recente immatricolazione, dotati di AC ed equipaggiati con poltrone comode e spaziose.  I Bus saranno a disposizione durante tutto il viaggio, e saranno di capacità adeguata al numero di partecipanti

GUIDE
Tutte le visite sono affidate a una Guida Nazionale, al seguito del gruppo

INGRESSI
Sono compresi nel pacchetto

PASTI
E’ prevista la Mezza pensione (Prima colazione e Cena)
Non sono mai comprese le bevande, sempre a carico dei Sig.ri clienti.

HOTELS
- Gli hotels offerti verranno opzionati solo al momento in cui il viaggio ci venga preliminarmente confermato.
- Nel caso (molto raro per noi) di overbooking, verranno proposte soluzioni alberghiere alternative, di pari o superiore livello.

GLI ARMENI
Chi Sono, Da Dove Vengono?
Benché la leggenda faccia risalire a Noè l'origine del popolo armeno, sembra che solo nel sec. VI a.C. gli Armeni si siano costituiti come popolo intorno al monte Ararat, nelle scoscese catene del Caucaso. L'Armeno è un popolo venuto dalla fusione degli abitanti dell'antico regno di Urartu con tribù indoeuropee venute dalla Frigia. La prima notizia storica ci viene da un'iscrizione cuneiforme dell'epoca degli achemenidi' la dinastia persiana fondata da Ciro intorno al 550 a.C..
Nel II sec. a.C. gli Armeni erano già uno stato indipendente. Uno dei suoi re, Tigràn il Grande (95-55 a.C.), conquistò la Cappadocia ed estese il suo dominio sino alla Fenicia, sulla costa mediterranea. Un'espansione molto breve, perché nel 67 a.C. i Romani ridimensionarono Tigràn.
Tra gli anni 310-313 il re Tiridate II (287-330) si convertì´ al Cristianesimo ad opera di S. Gregorio l'Illuminatore, e proclamò il Cristianesimo religione di stato. Da questo momento la fede cristiana, insieme alla lingua armena, sarà la componente più dinamica dell'anima nazionale.
Conquistato nel 642 a sangue e fuoco dai Musulmani, il paese fu superficialmente occupato e risparmiato dalla islamizzazione. A partire dal sec. IX la dinastia locale dei Bagratidi, che scelse Ani come capitale, assicurò all'Armenia una certa prosperità e un notevole rinascimento artistico.
Conquistata nel 1071 dalle orde turche Seleucidi che devastarono tutta l'Armenia, una parte della nazione, con i regnanti a capo, emigrò in terra bizantina, installandosi tra le montagne del Tauro e della Cilicia. Qui, nel 1073, fondarono il principato dell'Armenia Minore e, nel 1198, un regno che durò fino al 1375. Ebbe relazioni molto strette con i Crociati, ai quali gli Armeni prestarono aiuto militare. A Edessa si costituì un principato Armeno Franco che durò mezzo secolo.
Un Popolo Martire
Le comunità armene dell'Armenia Maggiore e dell'Armenia Minore caddero nei sec. XV-XVI una dopo l'altra sotto la dominazione dei Turchi Ottomani, nella quale gli Armeni vissero in relativa prosperità, grazie alla loro indole intraprendente e all'amore per il lavoro. I problemi spuntarono a metà del secolo scorso, quando le idee di uguaglianza, progresso e autonomia venute dall'Occidente si propagarono tra le minoranze cristiane dell'impero turco. L'applicazione concreta di tali idee di libertà porterà al genocidio del popolo armeno. In effetti, nel 1894 un rumore di "complotto armeno" si estese per tutta la penisola turca dell'Anatolia. La reazione dei Turchi fu brutale: furono assassinati almeno 300 mila Armeni, mentre 100 mila emigrarono fuori dell'impero- Nel 1909 ci furono altri massacri in Adana e a Antiochia: erano solo il preludio del genocidio perpetrato durante la guerra mondiale del 1915-18: più di un milione e mezzo di Armeni persero la vita e fuggirono dalla terra che li aveva visti nascere. Terminate le guerre e le stragi, gli Armeni del Caucaso, che da un secolo erano sotto il dominio russo, approfittarono della rivoluzione bolscevica, che aveva disarticolato le basi dello stato, per proclamare un'Armenia indipendente (28 maggio 1918). L'indipendenza durò fino al 29 novembre 1920, quando Sovietici e Turchi si spartirono il Paese.
Gli Armeni scampati al genocidio turco si stabilirono per lo più in Siria e in Libano, allora sotto il mandato francese, e a poco a poco ricostituirono le proprie istituzioni comunitarie. La caduta del Comunismo in Armenia ha permesso di realizzare nel 1991 l'antico sogno nazionale: l'indipendenza di Hayastan (la terra dei Hayk, Armeni). Oggi l'Armenia è una piccola repubblica di 3.300.000 abitanti; la capitale è Erevan, la superficie è di 29 mila km 2. Tener presente che il trattato di Sèvres nel 1920 aveva stabilito non 29, ma 72 mila km quadrati. Fa piacere ricordare che l'attuale presidente dell'Armenia, Levon Petrossian, fu battezzato nella chiesa francescana di Terra Santa di Kesab (Siria) e compì le scuole elementari nella stessa scuola parrocchiale.
Inizi Della Chiesa Armena
La tradizione riferisce che furono gli apostoli Bartolomeo e Giuda Taddeo gli evangelizzatori dell'Armenia. E' più sicuro affermare che l'evangelizzazione fu opera di missionari della Siria e della Cappadocia. Fu così vigorosa che verso il 299 il re Tiridate TI si convertì al Cristianesimo con il suo popolo. Il promotore di questo cambio fu S. Gregorio l'Illuminatore, figura prominente del Cristianesimo armeno. Aggregata inizialmente alla Chiesa metropolitana di Cesarea di Cappadocia, in territorio romano, la Chiesa armena si proclama autonoma ai primi del sec. V, sotto la giurisdizione di una specie di patriarca che prende il nome di catholicòs (arcivescovo che ha dei suffraganei). Tale titolo era dato primitivamente al capo di una comunità cristiana fuori dei confini dell'impero romano-bizantino, fuori cioè della giurisdizione dei patriarchi. Attualmente conservano il titolo di Catholicòs i capi delle Chiese armena, nestoriana e georgiana. A partire dal sec. IV si consolidano le istituzioni ecclesiastiche armene e si forma la liturgia, fortemente influenzata dall'antico rito di Gerusalemme. Al tempo stesso si crea l'alfabeto armeno che la tradizione attribuisce al monaco Mesrop (360-440); ciò permette di tradurre nella lingua nazionale i testi liturgici scritti fino ad allora in greco e in siriaco.
La Chiesa Armena Si Separa Dalla Chiesa Cattolica
Nel 451 a Calcedonia ci fu il Concilio ecumenico che definì le due nature, umana e divina, nell'unica persona del Cristo. Benché la Chiesa armena, impegnata in guerre coi Persiani, non partecipasse ai dibattiti conciliari, tuttavia le decisioni del concilio furono accolte con diffidenza, dato che il potere imperiale bizantino aveva partecipato attivamente alle conclusioni conciliari. Tutto questo, col fatto che i vescovi monofisiti della Siria (sostenitori della sola natura divina del Cristo) furono i primi a informare i prelati armeni intorno alle definizioni di Calcedonia, e con l'aggiunta dei problemi di traduzione dei termini teologici greci di natura e persona, spinse la Chiesa armena a rifiutare le decisioni conciliari e a separarsi quindi dalla Chiesa cattolica. Due concili nazionali, celebrati nel 506 e nel primo centenario di Calcedonia (551), confermarono il rifiuto e l'adesione al monofisismo. Solo alcuni vescovi armeni ricusarono di condannare le decisioni calcedonesi: e questo causò all'interno della Chiesa armena uno scisma che durò lungo tempo. Tale situazione di allontanamento dalla Chiesa universale durerà fino ai sec. XI-XIII, quando la Chiesa latina, rappresentata dai Crociati, suscitò tra gli Armeni, movimenti unionisti. Così il catholicòs Nersès IV (1166-1173) consacrò la sua vita a un'intesa fra Armeni, Greci e Latini. Durante la prima metà del 1200 si arrivò a stabilire un'effimera unione con Roma. Era il tempo in cui Domenicani e Francescani si erano lanciati all'evangelizzazione delle regioni dell'Armenia Minore, convertendo molti al Cattolicesimo romano, senza però giungere a formare una Chiesa cattolica paraIlela. Durante il Concilio di Firenze (1439) i rappresentanti armeni sottoscrissero l'atto di unione a Roma. Senza dubbio, fu una decisione senza effetti pratici.
Una Chiesa, 4 Patriarchi
Fino al sec. XI la Chiesa armena era unita sotto un unico patriarca, il catholicòs di Etchmiadzìn, città santa degli Armeni. Con il grande esodo armeno in Cilicia, dove si fondò nel 1073 il principato dell'Armenia Minore, il catholicòs di Etchmiadzìn lasciò la sua sede del Caucaso per installarsi nella nuova patria armena. Nel 1293 si stabilisce a Sis, capitale della Cilicia. Questo trasferimento della sede patriarcale rese più profondo il solco fra le - due Armenie, la Maggiore del Caucaso, che rimase senza capo spirituale, e la Minore di Cilicia. Vent'anni più tardi, nel 1311, il vescovo armeno di Gerusalemrne, insoddisfatto dell'avvicinamento tra gli Armeni di Cilicia e Roma, prende il titolo di patriarca, confermato ufficialmente dal sultano d'Egitto. Un secolo dopo, nel 1441, è la volta dell'Armenia di Caucaso che, sentendo la necessità di avere un capo spirituale, nominano un nuovo catholicòs con giurisdizione sugli Armeni dell'Armenia Maggiore. Il quarto patriarcato ha inizio sotto la zione dei Turchi ottoman). Alcuni anni dopo la conquista di Costantinopoli i Turchi favoriscono l'istituzione di un patriarcato nella capitale (1461) con giurisdizione civile e ecclesiastica sopra tutti gli Armeni dell'impero. E' così che la Chiesa armena ortodossa risulta divisa fino ad oggi in quattro strutture autonome: il catholicòs di Etchmeadzìn e quello di Sis; i patriarchi di Gerusalemme e di Costantinopoli. Tra essi l'unico elemento di interdipendenza è il riconoscimento del primato d'onore del catholicòs di Etchmiadzìn. I1 catholicòs di Sis, fondato nel 1293, continuò fino al 1921. Il genocidio degli anni 1915-18 costrinse il patriarca a trasferire la sue sede prima a Aleppo e poi, nel 1930, a Antelias, al nord di Beirut, dove attualmente risiede. Ha giurisdizione sopra gli Armeni del Libano, Siria e parse della diaspora: in tutto un 400 mila fedeli. I1 patriarca di Gerusalemme ha giurisdizione sugli Armeni di Terra Santa e Giordania (4 mila fedeli). Risiede a Gerusalemme, nel monastero di S. Giacomo il Maggiore, centro religioso e sociale degli Armeni in TS. Infatti, intorno a questo monastero si è sviluppato un quartiere interamente abitato dagli Armeni con le loro chiese, il seminario, scuole, associazioni, biblioteca con 50 mila volumi, tipografia e museo d'arte religiosa. Il patriarca di Gerusalemme è eletto dalla fraternità di S. Giacomo composta da 60 membri, tra cui i monaci del monastero, e, per la maggior parse, da secolari. Egli è assistito da quattro vescovi, il primo dei quali ha il titolo di Gran Sacrista ed è, al tempo stesso, superiore del monastero. Il patriarcato è proprietario dei seguenti santuari: due cappelle al S. Sepolcro, una cappella nella chiesa della Natività a Betlemme; la- chiesa di S. Giacomo Maggiore eretta sul luogo del suo martirio, le case di Anna e Caifa. Con i Francescani e i Greci ortodossi è comproprietario della Tomba del Signore e della Grotta della Natività.
La Chiesa Armena Cattolica
La Chiesa armena cattolica non è nata nelle montagne del Caucaso come la sorella ortodossa, chiamata anche georgiana, ma negli ambienti arabizzati della Siria e del Libano, lontana dalle influenze dei due catholicòs di Etchmiadzin e di Sis. L'origine di questa Chiesa è frutto dello zelo apostolico dei missionari gesuiti, carmelitani e cappuccini, a partire dal sec. XVI. Facilitava la conversione il fatto di non aver serie divergenze teologiche tra Armeni ortodossi e cattolici, dato che il monofisismo dei primi è solo nominale. Per questo gli Armeni ortodossi non sono considerati eretici, ma scismatici, cioè separati dalla Chiesa universale. Nel 1740 un sinodo di vescovi armeni uniti a Roma elegge il primo patriarca cattolico di rito armeno nella persona dell'arcivescovo di Aleppo, Abraham Ardzivian, che era stato deposto dalla sue sede per aver abbracciato la fede cattolica. Ricevuta la conferma ufficiale del Papa, il nuovo patriarca si stabilisce provvisoriamente in Kraim, in Libano. I1 suo successore stabilisce nel 1749 la sue residenza ufficiale nel monastero di S. Maria di Bzummar sulle montagne libanesi. Al tempo stesso cominiciano a svilupparsi le strutture episcopali della nuova Chiesa in Aleppo, Palestina, Cilicia, Anatolia e Alta Mesopotamia. Nel frattempo la Chiesa armena ortodossa opponeva forte resistenza a quella cattolica fino a ricorrere al braccio secolare ottomano "per ricondurre i ribelli della nazione armena". Solo nel 1831 gli Armeni cattolici ottennero dal Sultano di sottoporsi all'autorità del, patriarca ortodosso dal quale dipendevano civilmente.
Il patriarca cattolico Pietro IX riunisce per la prima volta nella sue persona i due poteri, religioso e civile, della comunità cattolica e stabilisce la sue sede a Costantinopoli, dove rimarrà fino al 1928. La prima guerra mondiale fu disastrosa anche per gli Armeni cattolici dell'Anatolia turca: praticamente sparirono dalla carte geografica; per questo trasferirono la loro sede patriarcale a Bzommar. La giurisdizione del patriarca cattolico, oggi nella persona di Giovanni XVIII Kasparian, si estende su tutti gli Armeni cattolici d'Oriente e della diaspora. Conta quattro archidiocesi: Beirut, Aleppo, Istambul, Bagdad; otto diocesi: due in Siria, una rispettivamente in Iran, Egitto, Grecia, Francia, Romania; tre esarcati: Gerusalemme, Argentina, Europa Unita. Nell'Armenia indipendente vi è un arcivescovo cattolico con il titolo di "Arcivescovo degli Armeni di Sebaste". A questa Chiesa appartengono la congregazione dei Mekitaristi, divisi in due rami: quello dell'isola di S. Lazzaro a Venezia (fondata nel 1717) e quello di Vienna (dal 1800); e le monache dell'Immacolata Concezione, fondate nel 1852. In Gerusalemme il patriarcato cattolico è rappresentato da un vescovo, senza clero, con il titolo di I esarca; ha giurisdizione sopra gli Armeni cattolici in Terra Santa (ca 400) e di Giordania. L’attuale esarca è il vescovo Andrea Bedoghlian e , prima di lui per tre anni e mezzo, P. Basilio Talatinian. La residenza vescovile è alla IV Stazione della Via Crucis, dove possiede la chiesa annessa dedicata a “S. Maria dello Spasimo”. Dal sec. XIX esistono anche Armeni protestanti, riuniti nella “Unione delle Chiese Armene”. Gli aderenti sono circa 150 mila.
Spiritualità ed Identità Culturale
Gli armeni “sono stati per tutto il percorso della loro storia profondamente imbevuti del senso delsacro.”
Il senso del sacro era molto presente anche in epoca pagana quando gli armeni si rivolgevano principalmente a due divinità : il dio Vahagn e la dea Anahit. Vahagn, nato da un mare purpureo, è il dio del fuoco e della luce ed incarna l’anelito alla libertà, allo spazio e alla conoscenza ; è anche l’uccisore del drago – il vishap 2- che tiene imprigionate le acque piovane. La sua figura è celebrata in un inno considerato l’opera più sublime della poesia armena pagana, intitolato appunto L’Inno di Vahagn. La dea Anahit, collocabile in una civiltà agricola di tipo patriarcale, è posta al vertice della gerarchia divina; venerata come “Madre di ogni purezza” e “Signora degli armeni”, è la dea della fertilità. Molti degli appellativi che le vengono rivolti, compariranno successivamente nel linguaggio cristiano mariano. Religiosità, spirito di identità culturale ed attaccamento alle origini costituiranno nel corso della storia armena gli anelli di una catena che ha resistito ai numerosi strappi cui è stata sottoposta. Per il popolo armeno la conversione al cristianesimo resta una svolta fondamentale, che ne ha condizionato nei secoli successivi tutta una serie di scelte politiche, sociali e culturali. Tale evento, avvenuto per opera di S. Gregorio l’Illuminatore è tradizionalmente datato al 301 d.C. - e su questa data ufficiale si sono basate le celebrazioni degli anniversari della fondazione della Chiesa Armena – anche se molti storici sono più propensi a collocarlo nel 314 d.C. Con la conversione del sovrano Trdat III, l’Armenia diviene la prima nazione a proclamare il cristianesimo religione di stato. S. Gregorio era stato comunque preceduto dall’opera evangelizzatrice degli apostoli Taddeo e Bartolomeo, unitamente a quella delle vergini martiri Hriphsime e Gayiane. Altra data fondamentale nella storia della formazione dell’identità armena è il 405 d.C. che coincide con la creazione da parte del vardapet (ieromonaco) Mesrop Mashtots dell’alfabeto armeno. La leggenda vuole che l’alfabeto sia stato dettato in sogno (o meglio tra la veglia e il sonno) da Dio al monaco predicatore, che con la sua opera rese possibile la traduzione in armeno della Bibbia e di altri testi sacri e quindi la diffusione della fede tra frange sempre più ampie della popolazione. In questa impresa San Mesrop anticipa di ben quattro secoli quello che avrebbero realizzato nel mondo slavo Cirillo e Metodio ; se poi pensiamo all’Occidente, vi si dovrà aspettare la riforma luterana per trovare l’uso del vernacolo in ambito sacro. La chiesa cattolica è invece arrivata a questa risoluzione solo negli ultimi decenni. La realizzazione dell’alfabeto aprirà la strada non solo alla traduzione dei testi sacri, ma anche alla creazione di una letteratura religiosa classica armena, sviluppatasi a partire dal dodicesimo secolo. La figura di maggior rilievo in questo ambito è San Gregorio di Narek, ritenuto uno dei più grandi mistici di tutti i tempi e sommo poeta per gli armeni. Altri pensatori ed autori fondamentali sono San Nerses Shnorhali, San Nerses Lambronatsì e Movses di Chorene. Risulta comunque evidente che “a partire dalla conversione ufficiale, la storia e i destini dell’Armenia risultano intimamente connessi con quelli del suo cristianesimo, per la stessa tenacia con cui gli armeni aderirono ad esso come alla propria sopravvivenza.”3 Questa componente è massimamente riscontrabile nei momenti cruciali e particolarmente drammatici della storia di questo popolo, in cui fede religiosa, identità culturale e coscienza nazionale si sono strettamente compenetrate in una forza collettiva. Uno di questi momenti fu la guerra dei Vardanankh del 451 d.C.: in questa circostanza gli armeni, si ribellarono ai persiani che, nell’ambito di un progetto di assoggettamento politico e di assimilazione culturale, volevano imporre loro la religione mazdea. Storico è rimasto il discorso che il generale Vardan Mamikonian fece alle sue truppe il 2 giugno 451, in cui asserì: “Chi credeva che il cristianesimo fosse come un indumento, ora intenda che non può strapparlo come il colore della nostra pelle.” Fu una guerra durata oltre un ventennio, cui parteciparono attivamente anche le donne, in particolare le mogli dei generali periti in battaglia. Dopo aver avuto come momento saliente la battaglia di Avarayr, durata un giorno – il 26 maggio 451 – si protrasse sotto forma di resistenza passiva ed aspra guerriglia fino al 485. Le ostilità si conclusero positivamente per gli armeni poiché, nonostante avessero perso la battaglia di Avarayr, il re di Persia Valash acconsentì a riconoscer loro libertà di culto, coscienza e cultura. Le condizioni di pace poste dagli armeni alla fine del conflitto appaiono molto interessanti in quanto anticipano di secoli alcuni basilari concetti di diritti umani che saranno conquiste ben più tarde, sia sul piano culturale, che giuridico e politico.
Gli armeni proclamano come irrinunciabili questi tre principi:
1.    Nessuno sarà costretto a cambiare religione;
2.    Nessuno sarà giudicato in base alla propria condizione sociale, bensì secondo le proprie azioni;
3.    Nessun provvedimento sarà preso dalle autorità verso chiunque soltanto per sentito dire, ma solo per diretta conoscenza di causa.
In tal modo gli armeni dimostrano di voler salvaguardare i propri diritti, ma sapientemente non infieriscono sull’avversario, di cui rispettano l’identità culturale e religiosa e con cui non intendono, nonostante tutto, mantenere relazioni ostili.
La guerra dei Vardanankh non fu una guerra di religione nel senso ricorrente del termine: fu piuttosto una rivolta armena in difesa della propria libertà di culto ed identità culturale. Tale evento costituisce una pietra miliare nella storia armena, non solo perché contribuì a forgiare la coscienza unitaria del suo popolo, ma anche perché condizionò le sorti della Chiesa armena. Infatti, impegnati nella guerra, gli armeni non furono in grado di partecipare al Concilio di Calcedonia (sobborgo di Costantinopoli, oggi Kadıköy) del 451 in cui oltre ad esser state dibattute basilari questioni di carattere dogmatico e canonico, furono prese decisioni relative al primato della sede patriarcale di Costantinopoli su tutte le altre sedi patriarcali orientali immediatamente dopo quella di Roma. Dal punto di vista teologico, non ci sono però sostanziali differenze tra la fede cristologica della Chiesa armena e quella definita dal Concilio di Calcedonia. Questa comunità di fede è stata riconosciuta negli ultimi decenni dalle varie dichiarazioni comuni che i capi delle Chiese non calcedonite (copta, etiopica, siriaca e armena) hanno siglato con i Pontefici Romani. Per quanto riguarda la Chiesa armena, una simileDichiarazione comune è stata firmata, il 13 dicembre 1996, dal Pontefice Giovanni Paolo II e dal Catholicos di tutti gli Armeni Karekin I, riconoscendo reciprocamente l’ortodossia delle rispettive formulazioni tradizionali cristologiche. Il Catholicos di tutti gli Armeni è la suprema carica della Chiesa Apostolica Armena – così chiamata in riferimento agli apostoli Taddeo e Bartolomeo – con sede a Etchmiadzin, in Armenia, a circa venti chilometri dalla capitale Erevan. Il suo ruolo è rapportabile a quello del Pontefice cattolico, ma la sua elezione è prerogativa di un’assemblea composta da una maggioranza di laici, rappresentanti delle diverse diocesi, e una minoranza di ecclesiastici. Oltre al Catholicos di tutti gli Armeni, vi è il Catholicossato della Grande Casa di Cilicia, con sede ad Antelias (Libano, presso Beirut) e i Patriarcati di Gerusalemme e di Costantinopoli con giurisdizione per le rispettive diocesi. Oltre alla Chiesa Apostolica armena, cui appartiene la maggior parte degli armeni, esistono anche una Chiesa cattolica armena (Patriarcato di Cilicia per gli Armeni cattolici con sede a Beirut) ed una Chiesa protestante armena, a seguito di successive opere missionarie cattoliche e protestanti.
Per chiarire meglio analogie e diversità tra la Chiesa armena e la Chiesa di Roma, ricordiamo alcuni elementi che caratterizzano la prima. Innanzitutto l’attuale liturgia armena risale al V sec. e le sue componenti principali sono:
la celebrazione dell’Eucarestia con pane azzimo;
la non commistione di acqua e vino (unica in tutto il mondo cristiano);
Natale ed Epifania vengono celebrati assieme il 6 gennaio; le domeniche sono “Giorno del Signore” per cui non viene celebrata la festa di nessun santo (i santi armeni sono quelli della tradizione, non essendo stati proclamati santi negli ultimi secoli come nella Chiesa di Roma);
le feste mariane sono tutte considerate come feste del Signore;
il mercoledì e il venerdì sono giorni dedicati alla penitenza e all’astinenza;
lo stesso vale per la Quaresima e per la settimana di astinenza che precedono le feste dell’Epifania, della Trasfigurazione, dell’Assunzione e dell’Esaltazione della Croce.
La Pasqua coincide con quella dei cattolici da quando, agli inizi del XX secolo, gli armeni hanno adottato il calendario gregoriano.

Tra i riti più suggestivi si rammentano la Benedizione dell’acqua battesimale il giorno dell’Epifania e l’Antasdan, la Benedizione dei Campi ai Quattro Angoli del Mondo, resa nota anche da una celebre poesia del poeta Daniel Varujan.4 Si tratta di versi molto amati dagli armeni e solitamente studiati da tutti i bambini nelle scuole. Altra celebrazione molto significativa è la Festa dell’Uva, che ha luogo nella domenica più vicina all’Assunzione di Maria: durante una Santa Messa solenne viene benedetta l’uva, simbolo di vita e prosperità, e alla fine questa è distribuita ai fedeli. Nella Chiesa Apostolica armena Battesimo, Cresima e Comunione vengono impartiti assieme e la Confessione è comunitaria. Il clero si suddivide sostanzialmente in due categorie: i sacerdoti sposati, che hanno funzioni parrocchiali, ma non sono destinati ad una carriera ecclesiastica, e i sacerdoti celibi, che sono destinati a diventare vescovi, patriarchi e risiedono per lo più in conventi. Le suore, nella Chiesa Apostolica, sono in numero molto esiguo e si riducono a poche comunità, come quella legata alla Chiesa di santa Hripsime nei pressi di Etchmiadzin. Vi è però la fiorente Congregazione armena cattolica delle Suore dell’Immacolata Concezione, fondata a Coatantinopoli che, dagli anni venti del secolo scorso, ha la sede generalizia a Roma. La celebrazione della Santa Messa è molto lunga, circa due ore, ma si differenzia, rispetto a quella cattolica occidentale, soprattutto nella gestualità, con il celebrante che all’atto della Consacrazione volge le spalle ai fedeli. Il rito è accompagnato da canti molto solenni, legati alla tradizione e dall’impiego ripetuto di flabelli e volute d’incenso. Anche i paramenti dei celebranti sono in genere molto più elaborati di quelli attualmente indossati dai preti cattolici.
Armenia
Dal punto di vista fisico l’A. S’identifica con l’Acrocoro Armeno, vasto complesso ondulato di alteterre, delimitato a N dalla sezione orientale dei Monti Pontici, a NE dal Piccolo Caucaso e a S dal Tauro armeno ; come limiti occidentale e orientale si scelgono abitualmente il corso dell’Eufrate e la depressione di Urmia. Dalla superficie dell’acrocoro, la cui altitudine media varia tra i 1500 e i 1800 m, si innalzano numerosi rilievi assai più elevati, spesso vulcanici, come l’Ararat. Il clima è temperato continentale di montagna, con inverni lunghi e rigidi, estati calde e accentuata aridità. Tra gli elementi idrografici i più significativi sono l’Eufrate e vari laghi (L. di Van, L. di Sevan e altri) le cui acque risultano salate per la sensibile evaporazione dovuta al calore e all’aridità estiva. La vegetazione è una steppa xerofila. Come regione storica l’A. Corrisponde più o meno alla massima estensione raggiunta dall’antico regno armeno. Attualmente, circa l’80% dell’A. è compreso nella Turchia; il resto forma il territorio della Repubblica di Armenia, tranne due piccoli lembi orientali appartenenti alla Georgia e all’Iran. L’etnia più numerosa è quella dei Curdi, seguiti da Armeni, Turchi, Georgiani. Le città più notevoli sono la capitale della Repubblica di A., Erevan, ed Erzurum, in Turchia.

STORIA
Storia antica
In A. si costituì nel 1° millennio il regno urrita di Urartu che elaborò una originale civiltà indigena, distrutta dalle invasioni di Cimmeri e Sciti (sec. 7°). Sottoposta al dominio achemenide (sec. 6°-4°) e conquistata da Alessandro Magno (331), la regione poi fu retta da dinastie locali, formalmente dipendenti dai Seleucidi di Siria, e divisa in due satrapie che i Romani chiamarono A. Minor e A. Maior, rispettivamente a O e a E dell’Eufrate. Riunita in un’unica entità politica da Tigrane (inizi sec. 1° a.C.) e coinvolta nella seconda guerra mitridatica, dovette cedere l’A. Minor a Roma e subirne la protezione. Da allora fu sempre attratta per la sua posizione geografica nelle ripetute guerre tra i vicini Parti e Roma, di cui dovette riconoscere la supremazia (66 d.C.) rimanendo, con alterne vicende, in una condizione di autonomia controllata o di subordinazione fino al 387, quando fu spartita tra Bisanzio e la Persia. L’A. Maggiore fu ricondotta sotto la sovranità dell’Impero da Giustiniano e poi riorganizzata in quattro province che si conservarono sino quasi all’invasione araba (sec. 7° d.C.) . Al tempo della dominazione degli Achemenidi risalgono alcuni siti fortificati a pianta poligonale (Bakhrikhač, Kalkar) e ovoidale (Tilorpaš, Norašen, Krekants Blur) con mura in pietre rozzamente squadrate e mattoni crudi; allo stesso periodo si data un gruppo di vasi argentei del tipo rhytòn, con raffigurazioni zoomorfe e antropomorfe.

Medioevo ed età moderna
Con l’occupazione araba, consolidata al tempo del califfo Mu‛āwiyah (660-680), l’A. maggiore divenne una provincia di confine dell’Impero musulmano, retta da un governatore arabo. Un inizio d’indipendenza si ebbe sotto il califfo al-Mutawakkil, che nell’863 riconobbe come principe vassallo Ashot della dinastia bagratide. I Bagratidi durarono due secoli, poi la pressione esterna di Selgiuchidi e Bizantini provocò il crollo dello Stato nazionale armeno, nel 1045 annesso da Bisanzio. Nel 1064 Ani, capitale reale armena, fu presa d’assalto dal selgiuchide Alp Arslān e tutta la Grande A. cadde in potere dei Turchi.
Uno Stato armeno indipendente si riformò poco dopo in Cilicia, cioè nella Piccola A., e durò tre secoli, fungendo da baluardo dell’Impero bizantino contro Musulmani e crociati. Il suo apogeo fu raggiunto con Leone II (1199-1219), che organizzò il regno, sottoposto a vassallaggio verso Santa Sede e Impero germanico, sul modello dei principati franchi d’Oriente. Nel 14° sec. la Piccola A. cominciò a decadere, corrosa da lotte religiose intestine. Il passaggio alla dinastia dei Lusignano di Cipro (1342) suscitò nuove lotte che portarono (1375) al tradimento a danno di Leone VI di LusignanoLeone VI di Lusignano e all’insediamento in Cilicia dei Mamelucchi siro-egiziani (1382). Da quel momento in poi, fino al 20° sec., sparisce ogni traccia di uno Stato armeno indipendente. L’A. propria, dopo la conquista selgiuchide nell’11° sec., subì il dominio dei Mongoli di Genghiz Khān (1206) e di Tamerlano (1387), finché nel 1473 vi giunsero i Turchi osmanli con Maometto II. I sec. 17° e 18° trascorsero in guerre continue fra sultani diCostantinopoli e scià di Persia e l’A. restò divisa tra quei due Stati musulmani.
Storia contemporanea
L’A. persiana dalla metà del 18° sec. cominciò a passare nelle mani dei Russi (trattati di Gulistān, 1813, e Turkmanciāi, 1828), seguendo le sorti dell’Impero russo sino alla rivoluzione ed entrando poi a far parte dell’URSS (➔ Armenia, Repubblica di). La parte d’A. rimasta all’Impero ottomano, deluse le speranze di raggiungere indipendenza e libertà civili, passò all’azione rivoluzionaria, con la creazione (1887-1890) di comitati rivoluzionari sul modello di quelli nichilisti russi; il sultano ‛Abd ul-Ḥāmid rispose con una feroce repressione. Nell’agosto-settembre 1894 si ebbe il primo massacro di Armeni, cui seguì la strage del 1895-96. Con il 20° sec. la situazione si aggravò ancora, quando i Giovani Turchi cominciarono a propugnare l’ideale della supremazia della razza turca nei territori dell’Impero ottomano. Si ebbero così il massacro di Adana del 1909 e, durante la prima guerra mondiale, lo sterminio in massa del popolo armeno. I superstiti ripararono nella Repubblica d’A., in Egitto, in Siria, in Libano, in Israele, in Iran, in Europa e negli Stati Uniti.
Al termine della guerra, le potenze alleate imposero alla Turchia la concessione dell’indipendenza agli Armeni (Trattato di Sèvres, 1920), ma l’accordo fu vanificato dall’arrivo al potere del leader nazionalista Atatürk, che diede inizio all’assimilazione politico-culturale delle minoranze etniche, dando ulteriore incremento alla diaspora armena nel mondo. A tutt’oggi gli Armeni chiedono che vengano loro restituite le terre turche e che si riconosca che sono stati vittime di un genocidio. Il riconoscimento dello sterminio degli Armeni è stato tra le condizioni poste dal Parlamento Europeo per l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea ma, nonostante alcune aperture di esponenti politici, in Turchia nominare in pubblico il genocidio rappresenta ancora un reato punibile con tre anni di carcere.

Religione
Chiesa armena L’A. era già evangelizzata all’inizio del 3° sec.; all’inizio del 4°, s. Gregorio l’Illuminatore ottenne dal re Tiridate il riconoscimento del cristianesimo come religione di Stato. Con il cattolicosato di Sahak (inizio del 5° sec.), l’adozione dell’alfabeto armeno rese possibile la liturgia nella lingua nazionale e divenne definitiva l’autonomia della Chiesa armena dalle sedi di Cesarea e Costantinopoli. Gli Armeni rimasero estranei alle controversie cristologiche e non parteciparono ai concili di Efeso (431) e Calcedonia (451); ma, essendo stato appoggiato dall’imperatore Anastasio, il katholikòs Babken accettò l’Enotico di Zenone. La tendenza monofisita servì agli Armeni, specie sotto la dominazione musulmana, per differenziarsi dai Bizantini. Alla fine del 13° sec., dopo la costituzione del regno dell’Armenia Minore nella Cilicia, la sede cattolicosale fu trasferita da Ečmiadzin a Sis (odierna Kozan); questo accentuò il dissidio tra gli Armeni occidentali e orientali, anche perché gli occidentali cercavano di avere buoni contatti con Roma. Per reazione a questi contatti si fece più forte la tendenza autonomista degli orientali: fu creato un patriarcato armeno a Gerusalemme, staccato da quello di Sis (1311), e quando con la caduta del regno di Cilicia (1375) la sede di Sis cominciò a decadere si ebbe lo scisma, con la ricostruzione del cattolicosato di Ečmiadzin. La conquista turca di Costantinopoli aggravò la situazione: Maometto II nel 1461 investì Gioacchino vescovo di Brussa del patriarcato armeno di Costantinopoli, considerandolo come capo civile, oltre che religioso, di tutti gli Armeni dell’Impero ottomano. Il dissidio tra i due cattolicosati fu composto nel sinodo di Gerusalemme (1651), in cui fu riconosciuta la preminenza di Ečmiadzin. Nel 18° sec. i katholikòi di Ečmiadzin cominciarono a mostrarsi ostili agli Armeni cattolici, che aspiravano ad avere un’organizzazione e chiese proprie. Nel 1741 il katholikòs di Sis, Abramo Pietro I Ardzivian, che aveva ricevuto il pallio a Roma da Benedetto XIV e a cui fu impedito dai dissidenti di entrare nella sua sede, si stabilì a Kraim in Libano e creò il patriarcato armeno cattolico di Cilicia. Con il trattato di Turkmanciāi (1828) la sede di Ečmiadzin entrò a far parte dell’Impero russo, che nel 1836 riorganizzò quella parte della Chiesa armena secondo i principi di dipendenza dallo Stato prevalenti in Russia. Nell’Impero ottomano la simpatia degli Armeni turchi per la Russia fu pretesto di accuse reciproche tra cattolici e ortodossi, che provocarono gravissime persecuzioni (1827-28). L’intervento austro-francese, invocato dal sultano Mahmūd vinto dai Russi, servì a queste potenze, su richiesta di papa Leone XII, per far introdurre nel trattato di Adrianopoli la clausola dell’emancipazione degli Armeni, il che permise a Pio VIII di creare la sede primaziale armeno-cattolica di Costantinopoli (1830). Nel 1866 il sinodo di Bzommar riunificò il patriarcato cattolico di Cilicia e quello di Costantinopoli nella persona di Antonio Hassun, che nel 1880, chiamato a Roma, ottenne l’erezione del Pontificio Collegio Armeno (1883). Il genocidio perpetrato negli anni 1915-18 costrinse il patriarca di Sis a trasferire la sua sede prima ad Aleppo e poi, nel 1930, a Antelias, a nord di Beirut. Il patriarcato cattolico fu trasferito a Beirut, con residenza a Bzommar.

Lingua
Gli Armeni parlano una lingua indoeuropea documentata dal 5° sec. d.C. ( armeno classico), ma parlata sin dal 6° a.C. nella zona fra la Mesopotamia, il Caucaso meridionale e la costa sud-orientale del Mar Nero.
L’armeno moderno si divide in armeno orientale, lingua ufficiale della Repubblica di Armenia, e armeno occidentale (minoranze in Turchia). Il primo è il più vicino alla lingua classica.
L’armeno classico oggi serve solo come lingua liturgica della Chiesa. Rispetto all’indoeuropeo ricostruito, risulta una lingua molto innovativa. Un rilevante mutamento riguarda il vocalismo: in epoca preistorica la penultima sillaba ha ricevuto un forte accento espiratorio che ha causato l’indebolimento o la caduta di molte vocali e dittonghi nelle sillabe precedenti, mentre l’antica finale è scomparsa. Nel consonantismo, le sonore aspirate dell’indoeuropeo sono diventate sonore (tranne che nell’armeno orientale), le sonore sono diventate sorde, le sorde sono passate a sorde aspirate o sono scomparse. Nella declinazione, ogni distinzione di genere è scomparsa. Nella coniugazione, il perfetto antico è stato sostituito da un perfetto perifrastico; sussistono un tema di presente e uno d’aoristo (nelle cui forme monosillabiche si è conservato l’aumento). L’alfabeto armeno, inventato, secondo la tradizione, dal santo/">santo Mashtoc oMesròb, al principio del 5° sec., rende in modo perfettamente biunivoco (a ciascun fonema un grafema) il sistema fonologico della lingua classica.

Letteratura
All’interno della Chiesa armena si sviluppò una fiorente letteratura religiosa in lingua nativa, strumento letterario prima inesistente. Le prime opere furono traduzioni dal greco di testi sacri, ma anche di opere di scienza profana, di Aristotele, Porfirio e diversi altri. Nel cosiddetto periodo aureo (407-450) si raggiunse una perfezione linguistica e stilistica che non fu più superata. Iniziò anche una produzione originale, in cui eccelse Eznik di Kolb, revisore della traduzione della Bibbia e autore di un trattato contro le teorie delle sette pagane; importante fu nel medesimo periodo la storiografia (soprattutto Eliseo Vardapet e Mosè di Corene).
Dopo alcuni secoli relativamente poveri, il 10° sec. segnò una rinascita letteraria in connessione con il fiorire di importanti monasteri. Molto celebre quello di Narek, al quale si collega la grande figura di Gregorio, teologo mistico e poeta; e accanto a lui suo padre Cosroe il Grande, l’abate Anania, Stefano Asolik, e altri scrittori ecclesiastici e storici. I due secoli seguenti continuano a presentare un alto livello intellettuale: nel sec. 11° vissero Gregorio Pahlavuni, fecondo poligrafo e traduttore di Platone, e il cronista Aristakes di Lastivert; nel 12° sec. primeggiano il katholikòsNarses Claiense, poeta, teologo e musicista, e Mechitar Gosh, compilatore delCorpus iuris armeno. Segue, fino al 18° sec., un periodo di decadenza per la letteratura armena, la cui seconda rinascita, con il contemporaneo sorgere degli studi armenologici in Europa, si deve all’abate Mechitar di Sebaste (1676-1749), che trapiantò a Venezia (1717) nell’isola di San Lazzaro un focolare tuttora fiorente di studi e originale produzione letteraria (a esso si affianca la sede mechitarista di Vienna). Tra i continuatori di Mechitar (sec. 18°-19°) si ricordano M. Ciamcian, A. Bagratuni, L. Alishan. Fuori del gruppo mechitarista, emergono isolate figure aristocratiche di poeti e pensatori, come, per esempio, A. Ciobanian (1872-1955) e L. Chanth (1880-1951). Il primo Novecento segna per la letteratura armena un periodo di grande splendore, come testimoniano i poeti D. Varužan, V. Terian, E. Č‛arenc‛, H. T‛umanian, M. Mecarenc‛, i prosatori Intra Širvanzade (pseud. di A. Movsisian), G. Zohrap. Dopo il Primo conflitto mondiale e la tragedia del genocidio armeno, si svilupparono una letteratura sovietica armena e una letteratura delle comunità della diaspora che solo dopo il crollo dell’Unione Sovietica si sono andate progressivamente ricomponendo. Tra i maggiori poeti affermatisi nell’A. sovietica meritano una menzione il poeta lirico A. Isahakian, venerato come ‘Il Maestro’, e P. Sevak (1924-1971), innovatore di tematiche e forme tradizionali. Tra gli Armeni della diaspora, soprattutto attivi a Parigi, Beirut, Teheran e Istanbul, spiccano il poeta surrealista N. Sarafian; il romanziere Z. Vorbuni, il poeta e prosatore Š. Šahnur.

Architettura
La storia dell’architettura medievale dell’A. coincide essenzialmente con quella di un unico tipo di edificio: la chiesa. Nelle chiese del 5° sec., costruite in pietra vulcanica locale, è ricorrente il tipo basilicale con una o tre navate absidate separate da pilastri e coperte da volte a botte. Dal 6° sec. si afferma il tipo a pianta centrale con cupola impostata su alto tamburo, provvisto di finestre, che poggia su base quadrata. La soluzione dei problemi statici appare un interesse primario: le spinte della cupola coperta all’esterno da tetto conico sono raccolte da absidi e da membrature intorno al quadrato centrale in sistemi talora assai complessi che consentono notevoli sviluppi verticali. Dal 9° sec. all’11° si costruiscono moltissime chiese e conventi; nelle chiese conventuali tipico/">tipico è il nartece, grande ambiente quadrato con volte e cupola (gavit‛ o žamatun). La produzione dei sec. 13°-14° è caratterizzata da elaborate decorazioni anche degli esterni, includenti motivi diffusi nell’arte islamica, e dalle movimentate coperture. Al rallentamento della produzione locale nei sec. 14°-18° corrisponde la diffusione, fuori dai confini, delle originali creazioni artistico-architettoniche armene. Nei sec. 19°-20° l’influenza russa e i contatti con l’Europa occidentale caratterizzano ricostruzioni, pianificazioni urbane (Erevan, piano di A. T‘amanyan, 1924) e architetture, secondo i dettami sovietici e le suggestioni delle avanguardie centroeuropee.

Arte
La scultura, a parte una ricca produzione di stele funerarie (sec. 7°-16°) di vario tipo, è concepita essenzialmente in funzione architettonica. Motivi zoomorfici, fitomorfici o aniconici, comuni al repertorio figurativo delle altre aree culturali del mondo cristiano orientale, scene bibliche o di donazione, decorano l’esterno degli edifici. Le testimonianze di pittura monumentale (la cui rarità può essere ascritta anche alle dottrine della Chiesa armena) sono prevalentemente di epoca tarda e legate ad ambienti ortodossi e di influenza georgiana. Grande e originale è invece la produzione di manoscritti miniati, che riportano quasi sempre data e nome del calligrafo e del miniatore, in gran parte conservati nel Matenadaran («biblioteca») di Erevan e nella biblioteca di San Lazzaro a Venezia. Caratterizzata da monumentalità, semplificazione, gusto per la decorazione, la prima fase della miniatura armena (sec. 9°-10°) mostra un forte ascendente siriaco. Solo nell’11° sec. inizia l’influenza bizantina, determinante soltanto nel regno di Cilicia. Significative sono nel 12° sec. le opere di Gregorio e di Costantino e nel 13° quelle di T. Roslin e della sua scuola. Nel generale declino delle attività artistiche dei sec. 14°-18°, accanto a quello bizantineggiante, permane il filone decisamente orientale, con proficui scambi ora con l’arte islamica, ora con modelli bizantini più antichi.
Nei sec. 19° e 20° divennero importanti i contatti con l’arte dell’Europa occidentale, soprattutto nell’introduzione di generi come il ritratto e il paesaggio. Maestri attivi in A. dopo la rivoluzione russa, come M.S. Sarjan ed E. Kocar, pittore e scultore, furono fondamentali per le generazioni successive di artisti, come S. Muradjan o R. Abovjan. Dopo il 1991 la ricerca dell’identità nazionale e individuale si riscontra con particolare rilievo nei dipinti di A. Grigorian, nelle installazioni e nei video di S. Balassanian, residente a New York e fondatrice del Centro armeno per l’arte sperimentale di Erevan, di A. Egoyan, A. Sarkissian, N. Avetissian.

Musica
Del periodo pagano, antecedente al 5° sec. d.C., sono rimaste poche antiche canzoni epiche o di circostanza, dovute a cantastorie, a prefiche, e specialmente ai cantori di Gołthn (in Vaspurakan), intonate al suono dei cimbali. Dal sec. 5° si assiste al rapido sviluppo di una civiltà musicale cristiana, nella quale nascono una liturgia e un canto religioso, ricco specialmente di inni originali o tradotti dal greco, giunti nella raccolta detta Sharakan (Canzoniere o Collana di gemme). Lo stile è semplice e monodico, prossimo a quello della cristianità greco-latina, come prossimo doveva essere anche il sistema tonale basato su otto modi, o toni, ecclesiastici (4 autentici e 4 plagali); la notazione (ancora non decifrata), fu introdotta nel sec. 12°. Tra i più importanti centri d’attività musicale tra il 5° e il 13° sec. vanno ricordati i monasteri di Tathew (sec. 9°), Kamrǧatsor (sec. 10°), Hałpat, Sanahin e Narek (sec. 11°-12°), Arkhakałin in Cilicia (13°) ecc. L’antica tradizione è ancora oggi coltivata, specialmente nei centri di Ečmiadzin, Sevan e S. Lazzaro a Venezia.
Nell’Ottocento, oltre il canto puramente monodico si cominciarono a comporre, pubblicare ed eseguire musiche polifoniche, su canti originali o antichi, trattati di teoria, studi sul canto popolare armeno.

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