Email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Pellegrinaggio ad Assisi & La Verna in Bus partenza da Olbia Tour religioso di 5 Giorni dal 17 al 21 Febbraio 2016 da 350 €

Pellegrinaggio in Bus ad Assisi & La verna con Partenza dalla Sardegna. Tour religioso di 5 Giorni 4 Notti dal 17 al 21 Febbraio 2016. Pacchetto viaggio religioso comprende Partenza da Olbia In Bus Passaggio Nave con Cabina da Olbia a Civitavecchia Sistemazione in Hotel 3 Stelle in pensione completa Visite ad Assisi La Verna Assistenza e Assicurazione da 350 € a persona in camera doppia.

Pacchetto Pellegrinaggio in Bus ad Assisi & La Verna da Olbia

Categoria

Assisi La Verna dalla Sardegna

Offerta

Pellegrinaggio ad Assisi La Verna da Olbia

Pacchetto Viaggio

Tour in Bus da Olbia Traghetto Pellegrinaggio

Destinazione

Assisi La Verna

Partenza da

Da Olbia

Durata / Data

5 Giorni 4 Notti dal 17 al 21 Febbraio 2016

Servizi

Assistenza

Hotel / Trattamento

Hotel 3 Stelle in Pensione Completa + 1 Pranzo a La verna

Prezzo

350 € + 30 € Iscrizione

Programma del Pellegrinaggio in Bus ad Assisi & La Verna da Olbia

1° Giorno Mercoledì 17 Febbraio 2016: Olbia - Civitavecchia
Incontro dei Signori partecipanti nel piazzale della chiesa “Sacra Famiglia” alle ore 20.30. Sistemazione sul pullman GT e partenza per il porto di Olbia. Imbarco sulla nave Tirrenia in partenza per Civitavecchia alle ore 22:30.

2° Giorno Giovedì 18 Febbaio 2016: Civitavecchia – Assisi Km 183
Arrivo a Civitavecchia alle ore 06.30. Sistemazione nel pullman GT e partenza alla volta di Assisi. E' una città medioevale, rimasta intatta per secoli e ancora protetta da una poderosa cinta muraria, costruita sullo sperone occidentale del Monte Subasio. Il tempo sembra essersi fermato davanti alla bellezza della città. Il Medioevo regna sovrano. La viabilità è proprio quella di una cittadina medioevale arroccata alle pendici di un monte. Assisi è conosciuta in tutto il mondo grazie al suo figlio prediletto: San Francesco. Arrivo in Hotel e sistemazione nella camere. Tempo libero a disposizione, pranzo in hotel, pomeriggio dedicato alle attività spirituali. Cena e pernottamento in Hotel.

3° Giorno Venerdì 19 Febbraio 2016: Assisi - La Verna Km 110
Prima colazione in hotel. Sistemazione sul pullman GT e partenza per La Verna, irrinunciabile meta di pellegrinaggio. Pranzo in ristorante. Nell'estate del 1224 San Francesco si ritirò sul monte della Verna per i suoi consueti periodi di silenzio e preghiera. Durante la sua permanenza chiese a Dio di poter partecipare con tutto il suo essere alla Passione di Cristo, mistero di amore e dolore. Il Signore lo ascoltò e gli apparve sotto forma di serafino crocifisso lasciandogli in dono i sigilli della sua passione. Francesco divenne così anche esteriormente immagine di Cristo al quale già con il cuore e la vita tanto assomigliava. L'evento delle stimmate e l'esempio di vita sono il bene più prezioso che Francesco consegna ai frati della Verna. L'impegnativa eredità di San Francesco oltre che coinvolgere personalmente ogni frate diventa anche il principale messaggio che la comunità desidera trasmettere a tutti coloro che visitano La Verna. In serata rientro in Hotel ad Assisi, cena e pernottamento.

4° Giorno Sabato 20 Febbraio 2016: Assisi - Civitavecchia Km 183 - Olbia
Prima colazione in Hotel. In mattinata tempo a disposizione per attività spirituali individuali. Pranzo in Hotel. Subito dopo in tempo utile sistemazione nel pullman GT e partenza per Civitavecchia, imbarco alle ore 22.30 per Olbia.

5° Giorno Domenica 21 Febbraio 2016: Olbia
Arrivo previsto ad Olbia alle ore 06.30. Fine dei nostri servizi.

N.B: Il programma particolareggiato verrà comunicato giorno per giorno dall’accompagnatore

La Storia di San Francesco d'Assisi
San Francesco d'Assisi nacque ad Assisi nel 1182 ca. e morì nel 1226. Giovanni Francesco Bernardone, figlio di un ricco mercante di stoffe, istruito in latino, in francese, e nella lingua e letteratura provenzale, condusse da giovane una vita spensierata e mondana; partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a mutare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si dedicò infatti a opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel restauro di edifici di culto in rovina, dopo aver avuto una visione di san Damiano d'Assisi che gli ordinava di restaurare la chiesa a lui dedicata.

Il padre di Francesco, adirato per i mutamenti nella personalità del figlio e per le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della loro controversia. Dedicò i tre anni seguenti alla cura dei poveri e dei lebbrosi nei boschi del monte Subasio. Nella cappella di Santa Maria degli Angeli, nel 1208, un giorno, durante la Messa, ricevette l'invito a uscire nel mondo e, secondo il testo del Vangelo di Matteo (10:5-14), a privarsi di tutto per fare del bene ovunque.

Tornato ad Assisi l'anno stesso, Francesco iniziò la sua predicazione, raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi confratelli del suo ordine (poi denominato primo ordine) ed elessero Francesco loro superiore, scegliendo la loro prima sede nella chiesetta della Porziuncola. Nel 1210 l'ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III; nel 1212 anche Chiara d'Assisi prese l'abito monastico, istituendo il secondo ordine francescano, detto delle clarisse. Intorno al 1212, dopo aver predicato in varie regioni italiane, Francesco partì per la Terra Santa, ma un naufragio lo costrinse a tornare, e altri problemi gli impedirono di diffondere la sua opera missionaria in Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori.
La Verna
è un comune italiano di 2.083 abitanti della provincia di Arezzo. Situato nel territorio del Casentino, nel centro del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, è famoso per ospitare il Santuario della Verna, dimora di san Francesco dove il santo ricevette le stigmate. Il santuario si trova sulla parte meridionale del monte Penna. Una fiorente industria del turismo si è sviluppata attorno a questi luoghi. Chiusi della Verna è famosa anche per la disputa, con il paese di Caprese Michelangelo, per aver dato i natali a Michelangelo Buonarroti. Da studi presso l'archivio storico di Firenze, sembrerebbe infatti che Michelangelo Buonarroti fosse nato proprio a Chiusi nel periodo in cui il padre era potestà del paese.

Read more...

Pellegrinaggio in Terra Santa & Masada da Milano Viaggio Organizzato di 7 Giorni dal 29 Dicembre al 4 Gennaio 2020 Da 1290 €

Offerta Pellegrinaggio in Terra Santa e Masada da Milano Malpensa. Viaggio Organizzato di 7 Giorni & 6 Notti dal 29 Dicembre al 4 Gennaio 2020. Pacchetto viaggio Religioso comprende voli di Linea per Tel Aviv Sistemazione in Hotel 3*/4* con trattamento di pensione completa Trasferimenti Tour Religioso con Guida Spirituale Visite con Ingressi Inclusi Assistenza Tecnica e Assicurazione da 1290 € a persona in camera doppia

 

Pacchetto Viaggio & Pellegrinaggio in Terra Santa da Milano

Categoria

Terra Santa da Milano

Offerta Viaggio

Pellegrinaggio in Terra Santa e Masada da Milano

Pacchetto Viaggio

Volo di Linea Da Milano Tour Pellegrinaggi Hotel Transfer Assistenza

Destinazione

Tel Aviv Nazareth Tabor Lago di Tiberiade Betlemme Gerusalemme

Partenza da

Da Milano Malpensa

Durata / Data

7 Giorni 6 Notti Dal 29 Dicembre al 4 Gennaio 2020

Servizi Inclusi

Guida Spirituale Ingressi Inclusi

Hotel / Trattamento

Hotel 3/4 Stelle Pensione completa

Prezzo a persona

1290 € + 50 € Iscrizione

Programma di Viaggio in Terra Santa da Milano

Primo giorno: Italia - Tel Aviv - Nazareth
Nella primissima mattinata ritrovo dei partecipanti in aeroporto e partenza per Tel Aviv con volo di linea. Arrivo, incontro con la guida e partenza per la Galilea lungo la strada costiera con sosta al Santuario di Stella Maris. Arrivo in serata a Nazareth (o Tiberiade), sistemazione nelle camere riservate e pernottamento.

Secondo giorno: Nazareth - Monte Tabor
Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Nazareth: la Basilica dell’Annunciazione, la Chiesa di San Giuseppe, la Sinagoga e la Fontana della Madonna. Nel pomeriggio escursione al Monte Tabor (Basilica della Trasfigurazione) e sosta a Cana, località che ricorda il primo miracolo di Gesù.

Terzo giorno: Lago di Tiberiade - Giudea
Pensione completa. Visita dei luoghi cruciali della predicazione di Gesù attorno al Lago di Tiberiade: il Monte delle Beatitudini; Tabga, con le chiese del Primato e della Moltiplicazione dei pani e dei pesci; Cafarnao, con il memoriale di San Pietro, la Sinagoga e gli scavi archeologici. Rinnovo delle promesse battesimali e partenza per la Giudea. Sosta a Gerico, con il sicomoro e il Monte delle Tentazioni, e al Mar Morto. Arrivo in serata in Giudea e sistemazione nelle camere riservate.

Quarto giorno: Betlemme - Gerusalemme
Pensione completa. In mattinata visita di Betlemme con il campo dei pastori e la Basilica della Natività. Nel primo pomeriggio trasferimento a Gerusalemme e visita del Monte degli Ulivi con l’Edicola dell’Ascensione, la Chiesa del Pater, il Dominus Flevit, l’Orto degli Ulivi e la Basilica dell’Agonia.

Quinto giorno: Gerusalemme
Pensione completa. Giornata dedicata alla visita di Gerusalemme. In mattinata il Monte Sion con il Cenacolo, la Basilica della Dormizione e San Pietro in Gallicantu. Sosta al Muro del Pianto. Nel pomeriggio la Città Vecchia: la Chiesa di Sant’Anna con la piscina probatica e il percorso della Via Dolorosa fino alla Basilica del Santo Sepolcro.

Sesto giorno: Qumran - Masada - Mar Morto
Pensione completa. Giornata di escursione nel deserto di Giuda. Visita di Qumran, dove furono rinvenuti i “Rotoli del Mar Morto”, e di Masada, l’inespugnabile fortezza costruita da Erode il Grande. Tempo a disposizione per un bagno nelle acque salate del Mar Morto.

Ultimo giorno: Gerusalemme - Tel Aviv - Italia
Prima colazione, trasferimento in aeroporto e rientro in Italia con volo di linea.

N.B: Per ragioni tecniche l’ordine cronologico delle visite potrebbe essere modificato.

 

Il territorio della Terra Santa
Il territorio della Terra Santa può essere suddiviso in quattro grandi aeree geografiche differenti, che corrispondono anche alle quattro zone climatiche: la fascia costiera che costeggia il mare mediterraneo e le pianure, la fascia montuosa centrale, le regioni aride e desertiche e la valle del fiume Giordano e la Valle dell’Arava. L’intero Stato d’Israele come estensione corrisponde, all’incirca, alla nostra regione Calabria, non superando una superficie di circa 22.000 Kmq. Dalle condizioni geofisiche è intuibile comprendere come tutto il territorio d’Israele e molto vario, si passa dalla verdeggiante e fertile Galilea alla più arida e desertica Giudea. Il Paese a est racchiude la cosiddetta Fossa Giordanica la quale raggiunge, nella zona del lago di Galilea, i 200 metri sotto il livello del mare per poi giungere al Mar Morto dove la depressione arriva fino ai 400 metri sotto il livello del mare.
La presenza di tante razze e culture fa emergere come anche le diverse religioni rendono quest’area del Medioriente oltremodo attraente e emozionante. Non a caso, Gerusalemme,  Yerushalayim (per gli ebrei),  Al Quds (la santa per i musulmani) è la capitale delle tre religioni monoteistiche, nella quale vivono tutti i figli di Abramo: cristiani, ebrei e musulmani.  E’ evidente che per noi cristiani è la terra nella quale è nato, vissuto, morto e risorto Gesù di Nazaret, è vissuta Maria la madre del Signore, Giuseppe il carpentiere padre putativo di Gesù, gli apostoli e i primi giudei cristiani che ci hanno tramandato la fede nell’unico vero Dio che ha tanto amato il mondo da donarci il suo Figlio, morto per tutta l’umanità e per ciascuno di noi riscattandoci dal peccato originale commesso dai nostri progenitori Adamo e Eva. Percorrere i luoghi legati alla vita terrena di Gesù, soffermarsi nei siti dove la Parola è stata annunciata comprendendo come Gesù sia l’unica «Via, Verità e Vita», suscita un’emozione spirituale incredibile, che in molti si manifesta con una sensazione d’incontro quasi fisico con il Maestro di Galilea. E’ innegabile, quindi, che per ciascun credente peregrinare in Terra Santa significa andare alla radice del suo essere cristiano, andare nell’unico luogo nel quale il Figlio di Dio, Gesù di Nazaret, si è incarnato «hic…verbum caro factum est». Il Santo Padre Paolo VI, in quest’anno ricorre il 50° anniversario del Suo pellegrinaggio in Terra Santa, ha definito la Terra Santa il «il quinto Vangelo». Conoscere questa terra, la sua storia millenaria, il suo ambiente umano, geografico e culturale contribuisce efficacemente a una più vitale comprensione del messaggio della Sacra Scrittura. Oggi si è si è determinati nel credere che accanto al progressivo sviluppo della Storia della Salvezza esista anche una Geografia della Salvezza.
E’ bello salutarci come sono soliti fare gli Ebrei, dopo il pellegrinaggio nella Città Santa, manifestando così il profondo anelito di voler sempre ritornare alle radici della loro fede: «l’anno prossimo a Gerusalemme».
Pellegrinaggi in Terra Santa
La Terra Santa, è da sempre una meta classica di Pellegrinaggio Giubilare. Andare nella terra di Gesù, con tutte le sue contraddizioni e le sue sofferenze, nell’anno del Giubileo.
della Misericordia Divina, significa sperimentare nella Sua Terra la Misericordia di Dio dove questa è stata consumata al massimo sulla Croce: Il grande gesto di gratuità, compiuto da Gesù di Nazareth, Figlio di Dio, nei confronti di tutta l’umanità. Percorrere le strade tracciate dai nostri Padri, attraversare i deserti dei Profeti, meditare la “Parola” là dove Gesù parlò alle folle, pregare dove si raccoglieva la prima Chiesa, vivere le emozioni della fede così come le vissero i primi discepoli del “Maestro” è una esperienza fondamentale nel cammino di fede di ogni cristiano.
Le Porte Sante che verranno aperte in Terra Santa durante il Giubileo sono: La Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, la Chiesa di Santa Caterina annessa alla Basilica della Natività a Betlemme e la Basilica del Getsemani a Gerusalemme. Per dare a tutti l’opportunità di recarsi in Terra Santa in quest’anno Giubilare, abbiamo predisposto
una serie di combinazioni di diversa durata, garantendo sempre la presenza di guide cristiane molto preparate e munite di regolare patentino.
 
Pellegrinaggi
Pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio?
Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.
Perché fare un pellegrinaggio?
La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”).
Come vivere il pellegrinaggio
Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”)  Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace).  Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio.
La pace dopo il pellegrinaggio
La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri (Sal 135). Il Sal 136 – la grande litania di ringraziamento – è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio…

Read more...

Pellegrinaggio a Medjugorje da Catania con Volo Diretto Charter Pasqua e Anniversario 2023 da 695 €

 

PELLEGRINAGGIO a MEDJUGORJE

6 - 11 aprile ( Pasqua )
22 – 26 giugno ( Anniversario )

Quota individuale tutto incluso € 695.00

 

Quota Bambini:

0 – 2 anni: Gratuita

2–6anni: -20%

6 – 10 anni: -10%

 

La Quota comprende:

Volo Catania – Mostar – Catania
Tasse aeroportuali
1 bagaglio in stiva 20kg
Trasferimenti per e da Medjugorje
Soggiorno in Hotel 4 stelle in camere doppie Pensione Completa con bevande incluse ai pasti Guida locale e spostamenti interni a Medjugorje Assicurazione medico bagaglio

Assicurazione sanitaria e annullamento COVID-19

 

Prenota ora con soli 50,00 euro!!!

PRENOTA ENTRO IL 30 DICEMBRE IL TUO PELLEGRINAGGIO CON SOLI 50,00 EURO E AVRAI LA POSSIBILITA’ DI DISDIRE FINO A 90 GIORNI DALLA PARTENZA SENZA PENALE. L’ACCONTO VERSATO TI VERRA’ RESTITUITO ENTRO 48 ORE DALLA CANCELLAZIONE.

 

 

Le Prime Apparizioni – Storia delle Apparizioni di Medjugorje
Nessuno se l’aspettava. Nessuno l’aveva organizzato. Nessuno lo stava progettando.La storia dei primi giorni delle apparizioni a Medjugorje è la storia di sei ragazzi normali e degli eventi che li hanno trasformati per sempre – subito creduti dalla gente del luogo, ma anche caratterizzati dalla forte opposizione da parte dei comunisti che governavano in quella che era allora la Jugoslavia. Con i sacerdoti francescani inizialmente scettici, temendo  che la pretesa delle apparizioni fossero una beffa perpetrata dai comunisti con l’obiettivo di danneggiare la Chiesa, i veggenti si trovarono in mezzo a reazioni molto diverse.Ma se interrogati da sacerdoti o poliziotti, la loro risposta è sempre stata la stessa: “Noi vediamo ciò che vediamo, e quello che vediamo è la Vergine Maria.” Le apparizioni di Medjugorje continuano tutt’ora.
Medjugorje significa tra i monti.
La parrocchia di Medjugorje è composta di cinque villaggi adagiati fra due colline, il Krizevac (monte della croce) sovrastato da una grande croce di cemento, e lo Crnica sulle cui falde si trova la località detta Podbrdo (“collina delle apparizioni” luogo della prima apparizione il 24/giugno 1981) che vuol dire “ai piedi del colle”, in tutto poco più di tremila abitanti. A Medjugorje vivono i discendenti di quei croati che vi emigrarono ai tempi delle grandi trasmigrazioni dei popoli nel VII° secolo dopo Cristo. Questi accolsero quasi subito la religione cristiana, lo confermano i resti di antichissimi monasteri lungo la costa della Dalmazia e all’interno della Croazia. Verso metà del XIII° secolo arrivarono nella Bosnia Erzegovina i frati francescani, come missionari, che in seguito ricevettero dalla Santa Sede la custodia di queste regioni, affidate loro ufficialmente. Ci furono in seguito quattro secoli di dominazione turca, più precisamente dal 1482 al 1878. I francescani che poterono nascondersi fra le famiglie, non solo riuscirono a salvarsi, ma tennero viva la fede cristiana tra quelle popolazioni, affrontando sacrifici, persecuzioni e rischi di ogni genere. La parrocchia di Medjugorje fu fondata il 15 maggio 1892 e la prima chiesa parrocchiale fu ultimata nel 1897, sotto la protezione di san Giacomo, patrono dei pellegrini, essa appartiene alla diocesi di Mostar–Duvno. I lavori dell’attuale chiesa iniziarono nel 1937, ma furono interrotti per la guerra. Terminato il conflitto ripresero la costruzione, e l’attuale chiesa fu consacrata il 19 gennaio 1969.
"...ma ricorda a Medjugorje sarai un pellegrino in cerca di Gesù e non un turista...!"
LUOGHI DA VISITARE A MEDJUGORJE
Le visite dei luoghi, se richiesto, sono accompagnate da un nostro Assistente o da una nostra Guida. Il luoghi da visitare, oltre che dalla specifica richiesta del cliente, sono individuati in dipendenza della storicità, della spiritualità dello stesso.
Tra questi i luoghi di culto più importanti a Medjugorje sono:
Il Santuario di S.Giacomo. La Chiesa di S.Giacomo è oggi il centro e il focolare della vita di preghiera non soltanto per i parrocchiani, ma anche per i pellegrini. Ogni giorno la messa serale che viene celebrata è detta internazionale poiché intorno all’altare si riuniscono tutti i pellegrini. Sono presenti popoli di moltissime nazioni e il Vangelo viene proclamato in diverse lingue. È un momento di grande pace e speranza per il mondo
    I Misteri della Luce, le 5 loro rappresentazioni si trovano a lato della chiesa parrocchiale e chi volesse meditarli e pregarli può seguire questo schema che completa quello del rosario sulla Collina delle Apparizioni;
    La Collina delle Apparizioni, il Podbrdo, è il luogo in cui sono avvenute le prime apparizioni della Vergine Maria a Medjugorje. Per i pellegrini, la salita sulla Collina delle Apparizioni è un incontro con la Vergine attraverso la preghiera personale e la pregheria del rosario
    Il monte della croce o della Via Crucis, il Križevac  è uno dei punti fondamentali di devozione per ogni cattolico che si rechi in pellegrinaggio a Medjugorje. Sulla sua cima è stata innalzata una croce in cemento armato alta 8.56mt. Ivi si trova una reliquia appositamente venuta da Roma, un pezzettino della croce che i cristiani considerano quella sulla quale è stato crocifisso Gesù Cristo. Nella salita al monte si prega nelle stazioni della Via Crucis in bronzo
    Gesù Misericordioso a Surmanci la chiesetta di Surmanci è situata nella frazione che dista circa 8Km da Medjugorje. All’interno di questa chiesetta si trova un’icona miracolosa di Gesù Misericordioso. L’icona è divenuta famosa nel 1990 quando si trovava a Trento nel Santuario della Divina Misericordia dove è avvenuta la guarigione miracolosa di Ugo Festa da grave malattia degenerativa che lo obbligava a stare in carrozzina. Dopo circa due anni, in piena guerra dei balcani, siccome Medjugorje era in forte pericolo di bombardamenti finalmente l’icona riece ad arrivare in Bosia su camion di aiuti umanitari
Pellegrinaggi a Medjugorje dalla Sicilia Voli da Palermo Catania
Pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio?

Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.
Perché fare un pellegrinaggio?
La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”).

Come vivere il pellegrinaggio
Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”)  Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace).  Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio.
La pace dopo il pellegrinaggio
La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri. la grande litania di ringraziamento è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di DIO.

Read more...

Pellegrinaggio a Lourdes Partenza da Roma Pacchetto Viaggio Religioso di 3 Giorni 2 Notti Dal 27 Febbraio al 1° Marzo 2015

Offerta Viaggio Religioso e Pellegrinaggio a Lourdes Partenza con volo diretto da Roma. Pacchetto Viaggio Organizzato di 3 Giorni 2 Notti Dal 27 Febbraio al 1° Marzo 2015 Hotel 3 stelle in pensione completa include Volo da Roma Hotel attività religiose e assistenza spirituale da 505 € a persona

 

 POSTI ESAURITI

 Programma del viaggio a Lourdes da Roma

 1° Giorno  Roma - Lourdes
 Incontro all'aeroporto di Roma e partenza per Lourdes. Arrivo a Lourdes e trasferimento in Hotel. Assegnazione delle camere. Nel pomeriggio visita alla Grotta e funzioni religiosi. Cena in Hotel e pernottamento.
2° Giorno  Lourdes
Pensione completa in Hotel a Lourdes. Giornate dedicate alle funzioni religiose a lourdes: Processione Eucarisitca, Santa Messa Internazionale (mer-dom), Processione “aux-flambeaux”, Via Crucis, piscine, Sui Passi di Bernadette. Visite ed escursioni facoltative.
3° Giorno  Lourdes - Roma

Colazione in Hotel. Partecipazione alle funzioni religiose. Pranzo a Lourdes. Trasferimento in aeroporto a Tolosa Lourdes. Arrivo a Roma in serata.

Lourdes
E' un comune francese di 15.491 abitanti, situato nel dipartimento degli Alti Pirenei, nella regione del Midi-Pirenei.Nel 1858 il comune di Lourdes assunse grande notorietà, in Francia e all'estero, a seguito delle apparizioni mariane di cui sarebbe stata spettatrice la giovane contadina Bernadette Soubirous, poi canonizzata. Nei decenni successivi la città divenne una delle più importanti mete di pellegrinaggi e turismo religioso ed oggi accoglie circa sei milioni di visitatori ogni anno provenienti da ogni angolo del mondo. Tale flusso ha convertito Lourdes nel secondo centro turistico di Francia

Dettagli del Viaggio Lourdes da Roma

DESTINAZIONE

LOURDES

PARTENZA

ROMA

TRASPORTO

AEREO + PULLMAN

DATA

DAL 27/02 AL 01/03/2015

DURATA

3 GIORNI / 2 NOTTI

HOTEL

3 STELLE

TRATTAMENTO

PENSIONE COMPLETA

  Operativo voli Roma - Lourdes

OPERTATIVO VOLO

  PARTENZA

ROMA

LOURDES

ORE

11:15

14:55

RITORNO

LOURDES

ROMA

PARTENZA

18:05

21:30

Lourdes
Lourdes in occitano Lorda, è un comune francese di 15.491 abitanti, situato nel dipartimento degli Alti Pirenei, nella regione del Midi-Pirenei.
Nel 1858 il comune di Lourdes assunse grande notorietà, in Francia e all'estero, a seguito delle apparizioni mariane di cui sarebbe stata spettatrice la giovane contadina Bernadette Soubirous, poi canonizzata. Nei decenni successivi la città divenne una delle più importanti mete di pellegrinaggi e turismo religioso ed oggi accoglie circa sei milioni di visitatori ogni anno provenienti da ogni angolo del mondo. Tale flusso ha convertito Lourdes nel secondo centro turistico di Francia, dopo Parigi, e nel terzo polo internazionale del cattolicesimo. Nel 2011 la città è divenuta anche la seconda località con più capienza alberghiera di Francia, sempre dopo Parigi.
Le apparizioni della Vergine Bernadette a Lourdes
Lourdes tra il 1890 e il 1900. Agli inizi dell'Ottocento, la città si presentava ancora come una grande borgata rurale, nonostante il sempre maggior numero di abitanti che nel primo trentennio del XIX secolo oscillava fra i 2.700 e i 3.800. Particolarmente redditizio era a Lourdes l'allevamento di maiali cui si dedicava una parte non trascurabile della popolazione. Nel 1841 la città raggiunse e superò i 4.000 residenti e si avviava a divenire un grosso centro di produzione e smercio di carni e di prodotti agricoli. Quindici anni più tardi si produssero tuttavia avvenimenti che avrebbero per sempre cambiato la fisionomia di Lourdes, che si convertì, in pochi decenni, in uno dei massimi centri mondiali del cattolicesimo e in una delle più importanti mete turistiche di Francia e del mondo. Il giorno 11 febbraio 1858, una contadinella, Bernadette Soubirous riferì di aver visto, in una grotta ai bordi del Gave de Pau una signora in bianco che si sarebbe presentata a lei come l'Immacolata Concezione. L'apparizione fu la prima di una lunga serie che ebbe termine solo il 16 luglio. Nel frattempo un numero sempre maggiore di fedeli residenti in città o provenienti dai paesi vicini iniziò a frequentare la grotta, fino a quando, per ordine delle autorità locali questa non venne chiusa con dei travi di legno. Nell'ottobre di quello stesso anno, grazie anche all'intervento dell'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, le barriere vennero rimosse e la grotta riaperta al pubblico. Le apparizioni della Vergine Maria a Bernadette furono formalmente riconosciute dalla Chiesa Cattolica nel 1862.
Lourdes Polo primario del cattolicesimo
Nel 1862 le apparizioni furono riconosciute ufficialmente dal vescovo di Tarbes e ancor prima della fine dell'anno iniziarono i lavori di costruzione di una cappella, incorporata alcuni anni più tardi nella basilica dell'Immacolata Concezione (basilique de l'Immaculée Conception), edificata fra il 1866 e il 1871 sopra la grotta dove Bernadette era entrata in contatto con la Vergine. Alla fine del XIX secolo si procedette alla costruzione di una seconda basilica, quella di Nostra Signora del Rosario (Nôtre Dame du Rosaire), (1883-1889) al di sotto della precedente. Nel frattempo si procedeva ad una profonda ristrutturazione urbanistica della cittadina che prese l'avvio con l'apertura del Boulevard de la Grotte (1879-1881) e con la demolizione di alcuni fabbricati pubblici e di culto considerati di scarso pregio architettonico o inadeguati, come la vecchia chiesa parrocchiale, sostituita fra gli ultimi anni dell'Ottocento e i primi del Novecento da un edificio più capiente e rappresentativo. Nel 1866 entrò in servizio una stazione ferroviaria capolinea della tratta Tarbes-Lourdes appositamente costruita per facilitare lo spostamento di fedeli dal capoluogo dipartimentale a Lourdes. Un servizio di tram dalla stazione alle basiliche fu inaugurato nel 1899. Intenso fu anche lo sviluppo delle strutture turistiche locali con la costruzione di alberghi, ristoranti e case di accoglimento per pellegrini, gestite generalmente da istutuzioni e ordini religiosi. Fra i primi grandi alberghi edificati a Lourdes ricordiamo il Grand Hotel de la Grotte (anni settanta dell'Ottocento) e il Grand Hotel Moderne (1896) entrambi in stile eclettico, tipico dell'architettura francese dell'epoca. Tale sviluppo si intensificò nei primi decenni del Novecento, traendo impulso dalla beatificazione (1925) e successiva canonizzazione (1933) di Bernadette Soubirous. Nel 1948 venne aperto, a 9 km dal centro cittadino, l'aeroporto di Tarbes-Ossun-Lourdes (oggi conosciuto come Tarbes-Lourdes-Pyrénées), ripetutamente ampliato e ristrutturato, con un traffico di passeggeri di oltre 670.000 unità nel 2008. Nel 1956 - 1957 fu edificata la terza basilica del Santuario di Lourdes, dedicata a papa Pio X e inaugurata da Angelo Giuseppe Roncalli nel marzo 1958, in occasione del centenario delle apparizioni della Vergine a Santa Bernadette. La basilica, gravemente danneggiata durante la inondazione provocata dallo straripamento del Gave de Pau nel giugno 2013, è stata riaperta al pubblico due mesi più tardi, grazie al lavoro di migliaia di volontari accorsi a Lourdes da ogni parte del mondo. Oggi si calcola che giungano annualmente a Lourdes circa sei milioni di visitatori l'anno gran parte dei quali sono pellegrini ma anche semplici turisti attratti dall'incanto della città, dalla rigogliosa natura che la circonda, dalla bellezza dei vicini Pirenei. Vengono inoltre organizzati treni speciali attraverso una apposita organizzazione internazionale, Le train blanc, per il trasporto dei malati e dei diversamente abili da varie città francesi ed estere. Tale flusso di visitatori ha da tempo convertito Lourdes nel secondo grande centro della cristianità d'Europa, dopo il Vaticano, e nella seconda città francese per numero di presenze e capienza alberghiera.
Nostra Signora di Lourdes (o Nostra Signora del Rosario o, più semplicemente, Madonna di Lourdes) è l'appellativo con cui la Chiesa cattolica venera Maria in rapporto ad una delle più venerate apparizioni mariane.
Il nome della località si riferisce al comune francese di Lourdes, nel cui territorio - tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858 - la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni di una "bella Signora" in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle. « Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi » Questa immagine della Vergine, vestita di bianco e con una cintura azzurra che le cingeva la vita, è poi entrata nell'iconografia classica. Nel luogo indicato da Bernadette come teatro delle apparizioni fu posta nel 1864 una statua della Madonna. Intorno alla grotta delle apparizioni è andato nel tempo sviluppandosi un imponente santuario. Attorno al luogo di culto si è ampliato successivamente un importante movimento di pellegrini. Si calcola che oltre settecento milioni di persone abbiano visitato Lourdes.
La Chiesa e le apparizioni mariane ( Lourdes )
In generale, le apparizioni mariane sono considerate dalla Chiesa cattolica come rivelazioni private, ed esse non aggiungono nulla di nuovo e di diverso alla fede rivelata che deve essere considerata piena e completa in Cristo[4] ad opera degli apostoli. La Chiesa può dare un riconoscimento formale (che per le apparizioni di Lourdes fu dato nel 1862), a condizione che esse non contengano nulla di contrario, e nemmeno di ambiguo e di dubbio, riguardo alla fede rivelata. Tuttavia, riconosciute come tali dopo un prudente giudizio, coloro che le hanno ricevute direttamente debbono senza alcun dubbio inchinarsi con rispetto dinanzi ad esse. I teologi discutono se questa adesione debba essere in essi un atto di fede divina; l'opinione affermativa sembra più accettabile.
Il santuario ( Lourdes )
La spianata di fronte alla basilica di N.S. del Rosario
Per approfondire, vedi Santuario di Nostra Signora di Lourdes. Sono tre le basiliche principali del santuario di Lourdes; in ordine di data di costruzione e con capienza crescente vi sono: la basilica dell'Immacolata Concezione, la basilica di Nostra Signora del Rosario, posta sotto alla precedente, e la basilica di San Pio X (detta anche basilica sotterranea). La facciata della Basilica del rosario presenta dei mosaici di Marko Ivan Rupnik e del Centro Aletti, raffiguranti i Misteri della Luce. Inaugurati l'8 dicembre 2007, sono stati dedicati a Giovanni Paolo II in occasione dell'apertura del Giubileo per il 150º anniversario delle apparizioni.
Oltre alle tre basiliche, al di là del fiume, davanti alla grotta c'è la tenda e cappella dell'adorazione. La tenda è situata nel fondo della prateria. La cappella situata nella prateria, sul lato sinistro della chiesa di Santa Bernadette, ha una capienza di 130 persone circa. Il santuario di Lourdes è particolarmente associato alla speranza di ottenere guarigioni miracolose, ed è pertanto meta di un grande numero di fedeli infermi. In Italia vi sono varie associazioni di volontari, l'UNITALSI, l'OFTAL, l'A.M.A.M.I. (Associazione mariana assistenza malati d'Italia) e lo SMOM (Sovrano militare Ordine Di Malta), che organizzano il trasporto e l'assistenza degli ammalati a bordo di treni e aerei convenientemente attrezzati. Dal 1958 si svolge annualmente il Pellegrinaggio militare internazionale, che riunisce migliaia di fedeli che lavorano in "divisa" al servizio degli altri.
Processione pomeridiana degli ammalati intorno al Santuario
Secondo i credenti, per invocare la guarigione è particolarmente efficace il rito dell'immersione nelle piscine, appositamente realizzate, riempite con l'acqua che sgorga dalla sorgente presso la grotta delle apparizioni. La stessa sorgente alimenta anche le fontane, dalle quali i pellegrini bevono l'"acqua di Lourdes", riempiendone bottiglie e taniche da portare a casa.
Dal 1905 è in funzione presso il santuario il Bureau médical (ufficio medico), che raccoglie le segnalazioni di presunte guarigioni miracolose, per valutarne, attraverso successivi e accurati accertamenti, esclusivamente l'aspetto medico. Solo alla fine dell'iter medico-legale, che può durare anche anni, eventualmente e per alcuni casi, il Bureau trasmetterà il dossier al vescovo competente, per la successiva fase della valutazione canonica, che potrebbe portare (ove ce ne siano le condizioni) alla dichiarazione formale di guarigione miracolosa. A tutto il 2014 solo 69 casi di guarigione non altrimenti spiegabili sono stati riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa cattolica come «miracolosi», il più recente dei quali nel 1989.
Riguardo alle guarigioni miracolose ebbe a dire Anatole France: «Vedo tante stampelle, ma nessuna gamba di legno», riferendosi agli ex voto lasciati dai pellegrini. Émile Zola fu altresì testimone delle guarigioni di Marie Lebranchu e Marie Lemarchand, due dei miracoli poi riconosciuti ufficialmente, casi che il dottor Boissarie, a capo del Bureau médical, presentò allo scrittore. Tuttavia Zola scrisse poi un libro scettico su Lourdes, nel quale tra gli altri fece riferimento, con altro nome, ai casi della due donne, facendole però morire nel racconto. La distorsione degli eventi fu denunciata pubblicamente da Boissarie. Secondo la Chiesa, i miracoli e le guarigioni sono segni della provvidenza divina, funzionali alla conversione e alla fede, e non alla semplice risoluzione di problemi di salute.

Attività Religiose a Lourdes

PROCESSIONE MARIANA  (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 21.00)
La processione della sera dura circa un’ora e mezza, parte dalla Grotta e termina sull’Esplanade della Basilica Notre-Dame du Rosaire. Ciascuno è invitato a portare un cero per ricordare il proprio battesimo. Al termine della processione i sacerdoti e i vescovi daranno la benedizione.

ULTIMA MESSA DELLA GIORNATA ALLA GROTTA (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 23.00)
L’ultima messa della giornata è celebrata alla Santa Grotta mettendo particolarmente in risalto tutte le intenzioni formulate o inviate in quel giorno. Secondo l’opportunità, si potrà utilizzare per la celebrazione diverse lingue.

PROCESSIONE EUCARISTICA (Da aprile ad ottobre tutti i giorni alle ore 17.00)
Parte dal grande Podium della prateria e arriva alla Basilica di San Pio X. Dura circa un’ora. Nei giorni di pioggia o di gran calore, tutta la celebrazione si svolge dentro la Basilica stessa.

MESSA INTERNAZIONALE (Da aprile ad ottobre tutti i mercoledi e le domeniche alle ore 9.30)
Dura circa un’ora e 45 e si svolge nella Basilica San Pio X.

MESSA IN ITALIANO (Tutti i giorni, generalmente alle 10.00) Nella cripta tutti i giorni per i pellegrini italiani.

SANTO ROSARIO (Tutti i giorni dell’anno alle ore 15.30)
Si svolge alla Grotta da aprile ad ottobre e alla Cripta da novembre a marzo e viene trasmesso per radio su 90.6.. Dopo la recita, presentandosi alla sacrestia delle Grotta, possibilità della benedizione dei bambini e delle famiglie.

VIA CRUCIS (Tutti i giorni in vari orari)
Si svolge sulla montagna nell’immediata prossimità del Santuario, la Via Crucis delle Spelonche (Espélugues) è una vera opera d'arte che si snoda lungo i suoi 1.500 metri, 15 stazioni decorate di 115 personaggi in ghisa di ferro patinato. Per i malati, la Via Crucis, si svolge nella Prateria.

ADORAZIONE (Tutti i giorni in vari orari)
E’ il tempo di silenzio davanti al Santissimo Sacramento, l’Ostia consacrata, durante il quale i credenti adorano la presenza reale di Cristo. Si può fare nel Santuario, nella grande tenda che si trova nella prateria, nella Cappella apposita a fianco della chiesa di Santa Bernardetta, e durante la processione eucaristica.

BAGNO ALLE PISCINE (Tutti i giorni 9.00-11.00 / 14.30-16,00, domenica chiuso al mattino)
Le piscine del Santuario sono semplici vasche dove i pellegrini si immergono rispondendo all’invito della Madonna: “Andate a bere alla sorgente e lavatevi”. Le piscine sono alimentate dalla stessa acqua che sgorga dalla sorgente della Grotta. Non è richiesto nessun costume da bagno particolare: vi sarà fornito l’occorrente per preservare la vostra intimità.

CONFESSIONI (Tutti i giorni)
Tutti i giorni nelle lingue usuali del Santuario e si svolgono nella Cappella della Riconciliazione posta vicino alla statua dell’Incoronata.

ACCESSO AL SANTUARIO (Sempre, giorno e notte)
Le grandi porte del Santuario si aprono alle 5.30, ma è sempre possibile entrarvi 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno, attraverso un piccolo passaggio situato di fronte alla Casa dei Cappellani. Un breve sentiero a tornanti scende fino alla Grotta.

 

I segni di Lourdes
La Grotta delle Apparizioni di Lourdes : oasi di preghiera La roccia, la luce, l’acqua, le folle, i malati e quanti li accompagnano : i segni di Lourdes operano dinanzi a noi. Tutti sono riconducibili al linguaggio biblico. Sono espressione di Dio e del Suo infinito amore per ognuno di noi.
La roccia
Il cuore di Lourdes pulsa nella Grotta. La Grotta è scavata nella roccia, sinonimo di solidità. La Bibbia non esita a dire: "Il Signore è la mia roccia." Posso fondarmi su Lui: non verrà meno. Nessun stupore quindi se, passando sotto la Grotta, molte persone, non solo la baciano ma si soffermano per appoggiarvi la mano o la fronte.
La luce
Ceri offerti dai pellegrini ai bracieri del Santuario di Lourdes. Durante la quindicina delle apparizioni, Bernadette aveva l’abitudine di portare con sè una candela quando andava alla Grotta, sicuramente per farsi luce lungo il tragitto, perchè solitamente quando si inamminava era ancora buio, ma soprattutto perchè la candela era un simbolo religioso: il fedele offre una candela che lo rappresenta, una candela che continuando a bruciare mantiene viva la propria preghiera. E’ per questo che l’offerta di una candela ha un significato importante nelle cerimonie di consacrazione a Dio. La processione «aux flambeaux». In alcuni luoghi del Santuario sono a disposizione delle candele particolari, sul cui cartoncino protettivo sono riportate le strofe del canto dell’Ave Maria di Lourdes per seguire la processione e parteciparvi pienamente. Offrire o conservare una candela, per sé o per altri. Potrà sembrare banale ma è bene ripetere che nei periodi di punta della stagione, non è possibile che le candele possano bruciare tutte allo stesso tempo. Potete perciò deporle all'uscita della Grotta, in un apposito carrello, vicino al candeliere. Siate sicuri che saranno accese vicino alla Grotta, giorno e notte, anche d'inverno. 
Tutte le storie sulla rivendita di candele sono calunnie. Ogni candela rappresenta una specifica intenzione di preghiera e , seppur non immediatamente accesa per mancanza di spazio, siate certi che il vostro cero sarà acceso, che la  vostra  intenzione, la vostra preghierà continuerà ad essere rivolta a Dio in quella candela che brucia. Esiste un' aposito spazio all'interno del santuario ( accanto allo spazio riservato all' accensione dei ceri ) in cui le candele, che risulta impossibile accendere immediatamente, vengono accantonate, e accese appena possibile.  Questa tecnica oltre a gestire in modo pratico e ordinato questa pia devozione, assicura che ci siano sempre dei ceri accesi nel Santuario e alla Grotta, anche nei periodi invernali, quando il numero dei pellegrini è notevolmente inferiore a quelli presenti a Lourdes durante la stagione. Si deve vergognare chi ha solo insinuato che le candele, acquistate e non immediatamente accese, venissero rimesse in vendita dal Santuario. Come procurarsi le candele. Potete procurarvi una candela nei pressi delle arcate, in appositi box, dove le candele più comuni sono divise per dimensioni. Per i grossi ceri, generalmente offerti da gruppi, é necessario rivolgersi all'apposito ufficio, situato sempre nei pressi delle arcate, accanto alle fontanelle. Cristo aveva detto di sè “ io sono la luce del mondo" e ha chiamato i suoi discepoli per essere "luce del mondo". Non è dunque difficile comprendere perché la candela ha un posto così importante nei santuari cristiani.  I simboli citati qui, sono universali. Ma sono anche biblici e liturgici. È per questo che Lourdes, pur restando un luogo così fortemente cattolico, è così universale  Questi segni valgono per chiunque ed è bene che sia così ! Ma essi parlano particolarmente ai cristiani,  parlano del Cristo.
L'acqua
Ingrandimento della sorgente che sgorga nella Grotta di Massabielle
«  Andate a bere alla sorgente e lavatevi », questo è quanto la Madonna ha chiesto a Bernardetta Soubirous il 25 febbraio 1858.  Questo invito è rivolto ad ognuno di noi. L'acqua a Lourdes  è presente ovunque: scorre nel Gave, piove dal cielo. Si dice che a Lourdes piove soltanto 130 giorni all'anno, ma i residenti ne hanno seri dubbi. Ma qui quando si parla di acqua, ci si riferisce senza dubbi alla sorgente che la Vergine ha fatto scoprire a Bernardetta il 25 febbraio nella Grotta. Ma come rispondere all'appello della Vergine "Andate a bere alla sorgente e lavarvi"?
• Per bere. Le fontane: appena dopo le arcate. Se volete, potete procurarvi delle boccettine per portarne ai vostri cari.
• Il Cammino dell'acqua: sull’altra sponda del Gave. Ogni tappa sul cammino porta un nome biblico, perchè l'acqua ha semopre avuto un grande ruolo nella Scrittura.
• Il bagno alle piscine: anche se la priorità è riservata ai malati, però l’accesso è aperto a chiunque. Il bagno nelle piscine ha un significato molto forte per ogni persona che vive quest'esperienza.
Bernadette ha sempre detto che l'acqua della fonte non aveva alcuna efficacia senza la preghiera. Quest'acqua non ha né potere magico, né benefici minerali speciali. Ma essa ricorda le acque primordiali, l'acqua battesimale, le lacrime del pentimento, l'acqua che sgorga dal costato trafitto del Cristo, simbolo dello Spirito Santo.
Le folle
Vista sulla folla sul piazzale del Rosario, a Lourdes. Sono sempre immense, di qualsiasi razza, lingua e nazione. Le poche decine di pellegrini che accompagnavano Bernadette alla Grotta, oggi sono 6 milioni. A Lourdes, si vive già la Chiesa, incontro nell'unità di tutti i  figli di Dio dispersi. Da quasi 150 anni, le folle provenienti da tutti i continenti, si danno appuntamento. La fama mondiale di Lourdes non era prevedibile: ai piedi dei Pirenei, una giovane veggente, povera e senza istruzione comunica messaggi di penitenza che non sempre capisce. Essa afferma di ricevere questi messsaggi da una « bella signorina ». Al tempo della prima apparizione l’11 febbraio 1858, Bernadette era in compagnia della sorella Toinette e dall’amica Jeanne Abadie. Dopo appena poche settimane, Lourdes diventa la « città dei miracoli ». Prima sono centinaia, poi diventano migliaia i curiosi che accorrono dai paesi vicini. Molti sono soprattutto beffardi e ironici all’osservare malati e sani in preghiera in un luogo piccolo e sporco. Dopo il riconoscimento ufficiale delle Apparizioni da parte della Chiesa nel 1862, si organizzano i primi pellegrinaggi da luoghi vicini. Sull’onda di queste tracce e grazie anche alle polemiche molto mediatizzate “sui fatti di Lourdes” e i miracoli, si espandono i pellegrinaggi provenienti da ogni angolo di Francia. Poi, il fenomeno si estende, raggiungendo una dimensione mondiale nei primi anni del secolo XX°. Ma fu dopo la seconda guerra mondiale che le statistiche entrano in una fase di forte crescita. Il mondo ha estremo bisogno di riconciliazione. E a Lourdes, tutte le barriere sono superate : quelle legate al colore della pelle, della lingua, della cultura, dell’età, della ricchezza, della povertà, delle disabilità della malattia. La Grotta genera sapori di vita fraterna e di Chiesa universale
Le persone malate o con difficoltà
Pellegrino disabile e accompagnatore dell’U.N.I.T.A.L.S.I. lungo il GaveDal tempo della guarigione di Caterina Latapie (verificata il 1 marzo 1858), i malati affluiscono a Lourdes, cercando la guarigione del corpo, ma soprattutto la guarigione del cuore, il coraggio di ricominciare e la gioia di vivere. In una società che manifesta, anche indirettamente, che la sofferenza non serve a nulla, anzi, che per di più é anche un costo finanziario, cosa rimarrebbe in chi si sente imprigionato in questa logica ? La disperazione, null'altro che la disperazione. E’ soprattutto da questa che i pellegrini fuggono! Ufficialmente 80 000 malati o disabili di tanti Paesi vengono a toccare la Roccia delle Apparizioni per dare un senso alle proprie sofferenze, fisiche o morali. Nonostante questa visione, a volte impressionante, di certe piaghe o di certe disabilità, Lourdes non sembra affatto un ospedale o un luogo di dolore; qui ci si sente in un’oasi di pace e di serenità.
La Gioia: ecco quanto di più vero provano interiormente molte persone durante il loropellegrinaggio a Lourdes. Nel pensiero comune, Lourdes è la città dei miracoli, cioè, é  la città delle guarigioni miracolose; anche delle guarigioni dell'anima e del cuore.
Le prime guarigioni di Lourdes sono avvenute durante le Apparizioni stesse.

Quasi immediatamente i malati hanno cominciato a venire sempre più numerosi e da sempre più lontano. All'epoca la vista dei malati emozionava così profondamente, che molti si offrivano spontaneamente di aiutarli. Da allora il numero di uomini e donne di buona volontà non ha mai cessato di aumentare né di svolgere mille servizi nelle Accueils dei malati, alla stazione, all’aeroporto, sull’esplanade del Rosario, alla Grotta, alle piscine. Sono chiamati Hospitaliers, o barellieri e dame, o semlicemente volontari.
La guarigione del cuore non è da meno della guarigione dei corpi. Tanto gli ammalati quanto i sani si ritrovano tutti ai piedi di Maria: si scambiano sorrisi, gesti e preghiere.
Da allora, Lourdes è più che mai vissuto come un luogo di tenerezza, affabilità e di riconciliazione dei cuori.

 

 

 

Read more...

Viaggio a Lourdes volo diretto da Milano Pellegrinaggio in Giornata il 11 Febbraio 2015 per l'Anniversario delle Apparizioni da 330 €

Pellegrinaggio a Lourdes con Volo diretto da Milano in Giornata il 11 di Febbraio 2015 per il 157° Anniversario delle Apparizioni. Pacchetto Viaggio Volo diretto da Milano per Lourdes Trasferimenti Pranzo Assicurazione Accompagnatore Tasse da 330 € a persona

Destinazione

Lourdes 157° Anniversario Delle Apparizioni

Data / Durata

1 Giorno 11 Febbraio 2015

Partenza da

Volo diretto da Milano

Trattamento

Pranzo Incluso

Prezzo

da 330 €

 

Programma del Pellegrinaggio a Lourdes da Milano

Ore 05.30 Convocazione dei partecipanti all'aeroporto di Milano e operazioni di imbarco
Ore 07.00 Partenza per Lourdes con volo diretto speciale.
Ore 08.30 Arrivo all’aeroporto di Lourdes, incontro con gli accompagnatori locali e trasferimento in autopullman al Santuario. Visita alla Grotta e ai luoghi di Santa Bernadette di Lourdes. Via Crucis. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio possibilità di accedere alle piscine. S. Messa, Processione Eucaristica e Fiaccolata e attività religiose. Al termine, trasferimento all’aeroporto di Lourdes.
Ore 23.00 Partenza per Malpensa con volo speciale.
Ore 00.30 Arrivo a Malpensa

Tipologia: Pellegrinaggio in Giornata
Durata Pacchetto: 1 gg
Trasporto: Aereo Volo diretto Charter + Bus
Trattamento: Come da Programma
Partenza: da Milano/Malpensa

PROCESSIONE MARIANA  (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 21.00)
La processione della sera dura circa un’ora e mezza, parte dalla Grotta e termina sull’Esplanade della Basilica Notre-Dame du Rosaire. Ciascuno è invitato a portare un cero per ricordare il proprio battesimo. Al termine della processione i sacerdoti e i vescovi daranno la benedizione.

ULTIMA MESSA DELLA GIORNATA ALLA GROTTA (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 23.00)
L’ultima messa della giornata è celebrata alla Santa Grotta mettendo particolarmente in risalto tutte le intenzioni formulate o inviate in quel giorno. Secondo l’opportunità, si potrà utilizzare per la celebrazione diverse lingue.

PROCESSIONE EUCARISTICA (Da aprile ad ottobre tutti i giorni alle ore 17.00)
Parte dal grande Podium della prateria e arriva alla Basilica di San Pio X. Dura circa un’ora. Nei giorni di pioggia o di gran calore, tutta la celebrazione si svolge dentro la Basilica stessa.

MESSA INTERNAZIONALE (Da aprile ad ottobre tutti i mercoledi e le domeniche alle ore 9.30)
Dura circa un’ora e 45 e si svolge nella Basilica San Pio X.

MESSA IN ITALIANO (Tutti i giorni, generalmente alle 10.00) Nella cripta tutti i giorni per i pellegrini italiani.

SANTO ROSARIO (Tutti i giorni dell’anno alle ore 15.30)
Si svolge alla Grotta da aprile ad ottobre e alla Cripta da novembre a marzo e viene trasmesso per radio su 90.6.. Dopo la recita, presentandosi alla sacrestia delle Grotta, possibilità della benedizione dei bambini e delle famiglie.

VIA CRUCIS (Tutti i giorni in vari orari)
Si svolge sulla montagna nell’immediata prossimità del Santuario, la Via Crucis delle Spelonche (Espélugues) è una vera opera d'arte che si snoda lungo i suoi 1.500 metri, 15 stazioni decorate di 115 personaggi in ghisa di ferro patinato. Per i malati, la Via Crucis, si svolge nella Prateria.

ADORAZIONE (Tutti i giorni in vari orari)
E’ il tempo di silenzio davanti al Santissimo Sacramento, l’Ostia consacrata, durante il quale i credenti adorano la presenza reale di Cristo. Si può fare nel Santuario, nella grande tenda che si trova nella prateria, nella Cappella apposita a fianco della chiesa di Santa Bernardetta, e durante la processione eucaristica.

BAGNO ALLE PISCINE (Tutti i giorni 9.00-11.00 / 14.30-16,00, domenica chiuso al mattino)
Le piscine del Santuario sono semplici vasche dove i pellegrini si immergono rispondendo all’invito della Madonna: “Andate a bere alla sorgente e lavatevi”. Le piscine sono alimentate dalla stessa acqua che sgorga dalla sorgente della Grotta. Non è richiesto nessun costume da bagno particolare: vi sarà fornito l’occorrente per preservare la vostra intimità.

CONFESSIONI (Tutti i giorni)
Tutti i giorni nelle lingue usuali del Santuario e si svolgono nella Cappella della Riconciliazione posta vicino alla statua dell’Incoronata.

ACCESSO AL SANTUARIO (Sempre, giorno e notte)
Le grandi porte del Santuario si aprono alle 5.30, ma è sempre possibile entrarvi 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno, attraverso un piccolo passaggio situato di fronte alla Casa dei Cappellani. Un breve sentiero a tornanti scende fino alla Grotta.

Read more...

Pellegrinaggio a Medjugorje da Roma in Aereo Pellegrinaggio di 5 Giorni dal 17 al 21 Settembre 2019 da 519 €

Pellegrinaggio  a Medjugorje Partenza da Roma
Pellegrinaggio a Medjugorje da Roma. Viaggio religioso di 5 Giorni & 4 notti dal 17 al 21 Settembre 2019 include volo di Linea da Roma Fiumicino per Spalato Sistemazione in Hotel 4 stelle in Pensione Completa Trasferimenti Assistenza ed Assicurazione da 519 a persona in camera doppia


Pacchetto Pellegrinaggio Medjugorje da Roma per L'Apparizione Mensile

Categoria

Medjugorje da Roma in Aereo

Offerta

Pellegrinaggio Medjugorje da Roma in Aereo

Pacchetto Viaggio

Volo da Roma + Hotel + Trasferimenti

Destinazione

Spalato Medjugorje

Partenza da

Da Roma Fiumicino per Spalato

Durata / Data

5 Giorni & 4 Notti dal 17 al 21 Settembre 2019

Servizi Inclusi

Guida a Medjugorje

Hotel / Trattamento

Hotel 4 Stelle in Pensione Completa + Bevande

Prezzo a persona

519 € + 30 € Iscrizione + 50 € Tasse Aeroportuali

Programma del Pellegrinaggio a Medjugorje da Roma per L'Apparizione Mensile

1° Giorno : Roma / Spalato/ Medjugorje
Ritrovo dei Partecipanti all’aeroporto di Roma Fiumicino, disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di Linea per Spalato. All’arrivo trasferimento in pullman privato a Medjugorje (141 Km). Sistemazione in Hotel. Nel pomeriggio inizio delle attività religiose. Cena e pernottamento.

2° Giorno : Attività Religioso a Medjugorje
Pensione completa in Hotel a Medjugorje. Giornata dedicata alle varie visite e funzioni religiose: Possibilità di effettuare delle varie escursione facoltative al monte dell'Apparizione Podbrdo, percorso di preghiera e di meditazione per cogliere appieno la spiritualità del luogo simbolo di Medjugorje in cui sono avvenute le prime apparizioni. Escursione facoltativa alla città di Mostar. Si puo organizzare una visita alla Comunità “Cenacolo di Suor Elvira” per assistere ad una testimonianza della veggente Vicka. Cena e pernottamento in Hotel.

3°/4° Giorno: Funzione Religiose a Medjugorje
Pensione completa in Hotel a Medjugorje. Giornata a disposizione del cliente per effettuare le varie attività religiose in loco, si puo partecipare all'escursione al Monte della Via Crucis Križevac, percorso di preghiera e di penitenza per cogliere appieno la Passione di Cristo e per scoprire il Suo Infinito Amore. Di sera, si puo asistere alla celebrazione eucaristica serale. Cena e pernottamento in Hotel. 

5° Giorno: Medjugorje / Spalato / Roma
Prima colazione in Hotel a Medjugorje. In mattinata trasferimento con pullman privato all’aeroporto di Spalato, disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di Linea per il rientro a Roma. Arrivo e fine dei servizi.

Operativo Voli di Linea : Roma Fiumicino - Dubrovnik /Spalato - Roma Fiumicino

Data di Partenza

Partenza da

Orari Partenza

Arrivo a

Orari di Arrivo

17 Settembre

Roma Fiumicino

15:15

Dubrovnik

16:30

21 Settembre

Spalato

17:05

Roma Fiumicino

18:15

N.B : Gli operativi voli potrebbero subire variazioni da parte della compagnia aerea.

Il pellegrinaggio a Medjugorje: un tempo di grazia per ognuno di noi per immergersi nella tenerezza di Dio.

Dove Alloggiamo a Medjugorje
Negli ultimi anni a Medjugorje sono sorti numerosi Alberghi e Pensioni, più o meno vicini al Santuario. Per la sistemazione dei nostri gruppi abbiamo selezionato con cura alcuni nuovi alberghi, tutti ubicati nei pressi del Santuario (da 80 a 350 mt. di distanza), dotati di ascensore, aria condizionata e collegamento wi-fi, dove viene assicurata una calorosa accoglienza, un ottimo trattamento, una adeguata pulizia, e una cucina rispondente il più possibile ai gusti della clientela italiana
Pellegrinaggi a Medjugorje da Roma Fiumicino
Pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio?

Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.
Perché fare un pellegrinaggio?
La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”).
Cos'è Medjugorje

Medjugorje: dal 1981 la Regina della pace appare.
Da un quarto di secolo la Madonna, che qui si è presentata con il titolo di “Regina della Pace”, continua a mostrarsi a sei veggenti. E’ una continuità che mai si era manifestata in tutta la storia delle apparizioni “pubbliche” e che dunque carica di un significato particolare questo segno. Le apparizioni della Regina della Pace sono caratterizzate dai messaggi che, ogni giovedì, dal 1° marzo 1987 e poi ogni 25 del mese sino a oggi, la Madonna dà alla Parrocchia di Medjugorje tramite la veggente Marija, affinché vengano successivamente trasmessi in tutto il mondo. Medjugorje era, fino al 1981, un piccolo paese, il cui nome significa, in lingua slava, “fra i monti”; da un lato il Krizevac, sul quale nel 1933 era stata eretta una croce a ricordo dell’Anno Santo della redenzione, e dall’altro il Crnica, nel cui territorio si trovano la collina del Podbrdo, luogo delle prime apparizioni e la frazione di Bijakovici dove abitavano i veggenti. Il mistero si manifestò per la prima volta nel pomeriggio del 24 giugno 1981 e dopo alcuni giorni si formò il gruppo dei sei veggenti (Ivanka, Mirjana, Vicka, Ivan, Jakov e Marija, che chiesero alla luminosa figura chi fosse.
Ella rispose loro di essere la “Beata Vergine Maria”. Con diverse forme le apparizioni continuano fino ai giorni nostri in quello che era uno sconosciuto villaggio, neppure presente nelle cartine della Jugoslavia comunista. Uno degli aspetti più singolari di queste apparizioni è rappresentato dalla rivelazione dei dieci segreti che la Regina della Pace ha effettuato a tre dei sei veggenti. Questi eventi saranno rivelati tre giorni prima del loro svolgimento tramite un sacerdote incaricato. I segreti segneranno il tempo nel quale il “male” verrà sconfitto e si entrerà nella dimensione del nuovo mondo di pace. Un segnale forte di speranza arriva da Medjugorje.

Read more...

Medjugorje Offerte viaggi & Pellegrinaggi partenza da Olbia dal 31 Gennaio al 3 Febbraio 2015 in compagnia dei Sacerdoti

Offerte viaggi & Pellegrinaggi a Medjugorje partenza con volo charter diretto da Olbia dal 31 Gennaio al 3 Febbraio 2015 in compagnia dei Sacerdoti e degli accompagnatori spirituali e Con La Partecipazione Straordinaria Di Paolo Brosio. Pacchetto Viaggio Religioso di 4 Giorni 3 Notti in pensione completa volo da Olbia Trasferimenti Pernottamento presso le Pensioni a Medjugorje Assicurazione da 640 €.

 

Destinazione: Medjugorje
Tipologia : Pellegrinaggio
Partenze da: Olbia volo diretto
Durata: 4 Giorni / 3 Notti dal 31/01 al 3/02/2015
Trattamento: Pensione completa
Alloggio: Pensione

 

Programma del Pellegrinaggio a Medjugorje con partenza da Olbia

1° Giorno Sabato 31 Gennaio 2015: Olbia - Medjugorje
Incontro dei Sig.ri partecipanti all’aeroporto di Olbia. Disbrigo delle procedure d’imbarco e partenza con volo charter diretto per Mostar. Arrivo, sistemazione nel pullman e partenza per Medjugorje. Durante il tragitto, preparazione spirituale ed introduzione a Medjugorje; arrivo nella pensione, sistemazione nelle camere. Primo incontro con le guide locali autorizzate dalla parrocchia di Medjugorje – Mirela Sego e Michele Vasili che accompagneranno i pellegrini nei luoghi di culto attorno alla parrocchia di “San Giacomo” e ci racconteranno la storia delle apparizioni mariane dai primi giorni ad oggi. Alle ore 17.00 Santo Rosario. Alle ore 18.00 Santa Messa Internazionale. Alle ore 19.00 Benedizione degli oggetti e Preghiera di Guarigione. Cena nella pensione. Alle ore 21.00 Adorazione Eucaristica. Pernottamento nella pensione.

2° e 3° Giorno Domenica e Lunedì 01- 02 Febbraio 2015: Medjugorje
Nei seguenti giorni: Partecipazione alle Attività della Parrocchia, ogni giorno verrà seguito rigorosamente il programma della parrocchia locale con la recita del Santo Rosario alle ore 17.00, la Santa Messa alle ore 18.00 e a seguire la preghiera di intercessione per la guarigione fisica e spirituale. Verranno segnalate in anticipo e scrupolosamente tutte le Adorazioni Eucaristiche serali e la Venerazione della Santa Croce. Insieme ai nostri sacerdoti verrà meditata la Via Crucis sul Monte Kriezevac mentre un’altra Via Crucis verrà organizzata nella spianata dietro la Chiesa di San Giacomo per tutti coloro che non sono in grado di fare la salita della montagna. Verrà recitato il Santo Rosario sulla collina del Podbrdo e si sosterà in meditazione spirituale con l’aiuto dei sacerdoti davanti alla statua di marmo bianco di Carrara della Madonna Regina della Pace e della Famiglia. In ogni luogo, Paolo Brosio, renderà la sua personale testimonianza e racconterà fatti inediti frutto di un lavoro immenso svolto dopo mesi di studio e reportage giornalistico nella Ex Jugoslavia. In particolare sarà molto importante ed emozionante l’incontro con Suor Kornelia e le Sorelle Missionarie della Famiglia Ferita , Orfani ed Anziani abbandonati di tutta la Bosnia dove l’Associazione Onlus Olimpiadi del Cuore , con tanti sacrifici e il contributo di migliaglia di pellegrini, ha realizzato una casa per gli orfani, una per gli anziani e una terza in fase di costruzione per ospitare altri quaranta anziani abbandonati. Sono previsti durante i giorni di pellegrinaggio incontri, testimonianze con i veggenti di Medjugorje.
Il giorno 02 Febbraio alle ore 09.00 del mattino o alla Croce Blu oppure, in caso di mal tempo, davanti alla casa della veggente Mirjiana, parteciperemo all’apparizione pubblica di ogni mese.

4° Giorno Martedì 03 Febbraio 2015: Medjugorje - Olbia
Prima colazione. In mattinata trasferimento per la Santa Messa in chiusura del pellegrinaggio. In seguito sistemazione nel pullman e partenza per l’aeroporto di Mostar. Partenza con volo charter diretto per Olbia. Arrivo, disbrigo delle procedure di sbarco. Fine dei nostri servizi.

Medjugorje significa tra i monti.
La parrocchia di Medjugorje è composta di cinque villaggi adagiati fra due colline, il Krizevac (monte della croce) sovrastato da una grande croce di cemento, e lo Crnica sulle cui falde si trova la località detta Podbrdo (“collina delle apparizioni” luogo della prima apparizione il 24/giugno 1981) che vuol dire “ai piedi del colle”, in tutto poco più di tremila abitanti. A Medjugorje vivono i discendenti di quei croati che vi emigrarono ai tempi delle grandi trasmigrazioni dei popoli nel VII° secolo dopo Cristo. Questi accolsero quasi subito la religione cristiana, lo confermano i resti di antichissimi monasteri lungo la costa della Dalmazia e all’interno della Croazia. Verso metà del XIII° secolo arrivarono nella Bosnia Erzegovina i frati francescani, come missionari, che in seguito ricevettero dalla Santa Sede la custodia di queste regioni, affidate loro ufficialmente. Ci furono in seguito quattro secoli di dominazione turca, più precisamente dal 1482 al 1878. I francescani che poterono nascondersi fra le famiglie, non solo riuscirono a salvarsi, ma tennero viva la fede cristiana tra quelle popolazioni, affrontando sacrifici, persecuzioni e rischi di ogni genere. La parrocchia di Medjugorje fu fondata il 15 maggio 1892 e la prima chiesa parrocchiale fu ultimata nel 1897, sotto la protezione di san Giacomo, patrono dei pellegrini, essa appartiene alla diocesi di Mostar–Duvno. I lavori dell’attuale chiesa iniziarono nel 1937, ma furono interrotti per la guerra. Terminato il conflitto ripresero la costruzione, e l’attuale chiesa fu consacrata il 19 gennaio 1969.
"...ma ricorda a Medjugorje sarai un pellegrino in cerca di Gesù e non un turista...!"

Le Prime Apparizioni – Storia delle Apparizioni di Medjugorje
Nessuno se l’aspettava. Nessuno l’aveva organizzato. Nessuno lo stava progettando.La storia dei primi giorni delle apparizioni a Medjugorje è la storia di sei ragazzi normali e degli eventi che li hanno trasformati per sempre – subito creduti dalla gente del luogo, ma anche caratterizzati dalla forte opposizione da parte dei comunisti che governavano in quella che era allora la Jugoslavia. Con i sacerdoti francescani inizialmente scettici, temendo  che la pretesa delle apparizioni fossero una beffa perpetrata dai comunisti con l’obiettivo di danneggiare la Chiesa, i veggenti si trovarono in mezzo a reazioni molto diverse.Ma se interrogati da sacerdoti o poliziotti, la loro risposta è sempre stata la stessa: “Noi vediamo ciò che vediamo, e quello che vediamo è la Vergine Maria.” Le apparizioni di Medjugorje continuano tutt’ora

LUOGHI DA VISITARE A MEDJUGORJE
Le visite dei luoghi, se richiesto, sono accompagnate da un nostro Assistente o da una nostra Guida. Il luoghi da visitare, oltre che dalla specifica richiesta del cliente, sono individuati in dipendenza della storicità, della spiritualità dello stesso.
Tra questi i luoghi di culto più importanti a Medjugorje sono:
Il Santuario di S.Giacomo. La Chiesa di S.Giacomo è oggi il centro e il focolare della vita di preghiera non soltanto per i parrocchiani, ma anche per i pellegrini. Ogni giorno la messa serale che viene celebrata è detta internazionale poiché intorno all’altare si riuniscono tutti i pellegrini. Sono presenti popoli di moltissime nazioni e il Vangelo viene proclamato in diverse lingue. È un momento di grande pace e speranza per il mondo
I Misteri della Luce, le 5 loro rappresentazioni si trovano a lato della chiesa parrocchiale e chi volesse meditarli e pregarli può seguire questo schema che completa quello del rosario sulla Collina delle Apparizioni;
La Collina delle Apparizioni, il Podbrdo, è il luogo in cui sono avvenute le prime apparizioni della Vergine Maria a Medjugorje. Per i pellegrini, la salita sulla Collina delle Apparizioni è un incontro con la Vergine attraverso la preghiera personale e la pregheria del rosario
Il monte della croce o della Via Crucis, il Križevac  è uno dei punti fondamentali di devozione per ogni cattolico che si rechi in pellegrinaggio a Medjugorje. Sulla sua cima è stata innalzata una croce in cemento armato alta 8.56mt. Ivi si trova una reliquia appositamente venuta da Roma, un pezzettino della croce che i cristiani considerano quella sulla quale è stato crocifisso Gesù Cristo. Nella salita al monte si prega nelle stazioni della Via Crucis in bronzo
Gesù Misericordioso a Surmanci la chiesetta di Surmanci è situata nella frazione che dista circa 8Km da Medjugorje. All’interno di questa chiesetta si trova un’icona miracolosa di Gesù Misericordioso. L’icona è divenuta famosa nel 1990 quando si trovava a Trento nel Santuario della Divina Misericordia dove è avvenuta la guarigione miracolosa di Ugo Festa da grave malattia degenerativa che lo obbligava a stare in carrozzina. Dopo circa due anni, in piena guerra dei balcani, siccome Medjugorje era in forte pericolo di bombardamenti finalmente l’icona riece ad arrivare in Bosia su camion di aiuti umanitari

I Veggenti di Medjugorje
Mirjana Dragicevic Soldo è nata il 18 marzo 1965 a Sarajevo da Jonico radiologo in un ospedale, e da Milena, operaia. Ha un fratello minore , Miroslav. Ha avuto le apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 al 25 dicembre 1982, quando la Madonna le ha comunicato il decimo dei segreti che riguarderebbero il futuro dell’umanità. Durante l’ultima apparizione quotidiana la Madonna le ha promesso che le sarebbe apparsa per tutta la vita una volta all’anno, nel giorno del suo compleanno, il 18 marzo.
È così dal 1983. Ma dal 2 agosto 1987 Mirjana vede la Madonna e prega con Lei per i non credenti ogni 2 del mese. E, dal 2 gennaio 1997, tale esperienza non è più esclusivamente privata: Mirjiana conosce l’ora in cui la Madonna viene, dalle 10 alle 11, e tale incontro di preghiera è aperto anche ai fedeli. Sposata dal 16 settembre 1989 con Marco Soldo, nipote di padre Slavko, ha avuto due figlie: Marija, nata l dicembre 1990, e Veronika, il 19 aprile 1994. Attualmente fa la mamma a tempo pieno, mentre il marito tiene rapporti di intermediazione tra aziende croate e società estere. Abitano a Medjugorje.
Ivanka Ivankovic-Elez è nata il 21 giugno 1966 a Bijakovici. Ha avuto le apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 al 7 maggio 1985. Quel giorno, affidandole il decimo e ultimo segreto, la Madonna le disse che avrebbe avuto le apparizioni una volta all’anno, ed esattamente il giorno dell’anniversario delle stesse, il 25 giugno. Così avviene. Ivanka vive nella parrocchia di Medjugorje, è sposata con Raiko Elez dal 1986 e ha tre figli, Kristina, Josip e Ivan. All’inizio delle apparizioni, tutti la ricordano come una ragazza alta, molto bella, capelli lunghi, viso dolcissimo, matura. Nell’aprile 1981 ha perduto la mamma. Il padre, dopo quindici anni di lavoro in Germania, è tornato a casa. Ha un fratello, Martin, e una sorella, Daria.
Marija Pavlovic Lunetti è nata il 10 aprile 1965 a Bijakovici. I suoi genitori, Filippo e Iva, sono agricoltori. Ha tre fratelli, Pero, Andrija e Ante — che andranno tutti operai in Germania — e due sorelle, una maggiore, Ruzica, e una minore, Milka. Quest’ultima è stata veggente per un giorno il 24 giugno 1981; Marija vide la Madonna la prima volta il 25 giugno 1981. Ha ancora le apparizioni quotidiane. Tramite lei, ogni 25 del mese, la Madonna dà il suo messaggio mensile al mondo. Finora le sono stati affidati nove segreti.
Marija vive in Italia, a Monza, in provincia di Milano, è sposata Con Paolo Lunetti e ha tre figli. Ha un carattere peculiare: traspare subito l’umiltà, l’obbedienza verso il piano di Dio, che poi si sposano con una forte convinzione interiore, con una costanza integerrima.
Vicka (Vida) Ivankovic è nata il 3 settembre 1964 a Bijakovici da Zlata e da Pero, allora operaio in Germania. La famiglia coltivava anche campi. Quinta di otto figli, ha una sorella farmacista e una impiegata. a visto la Madonna per la prima volta il 24 giugno 1981. Le apparizioni quotidiane per lei non sono ancora cessate. Fino a oggi la Madonna le ha affidato nove segreti. Vicka vive con i genitori in una nuova casa della parrocchia di Medjugorje.
Ivan Dragicevic è Nato il 25 maggio 1965, è il maggiore dei tre figli di Stanko e di Slata, contadini. È sempre apparso calmo, taciturno, introverso ma ha imparato a superare la propria timidezza, con lunghe interviste e tenendo incontri pubblici in tutto il mondo.
La Madonna gli appare tuttora quotidianamente, e gli ha affidato nove segreti. Vive diversi mesi a Medjugorje, passando i rimanenti a Boston, la città di sua moglie, Laureen Murphy, che ha sposato il 23 ottobre 1994 e che gli ha dato tre figli.
Quando non è a Medjugorje con la sua famiglia, sua madre e i suoi fratelli usano la sua casa per ospitare i pellegrini. Dall’affitto di alcuni appartamenti ricava la sua principale forma di sostentamento, essendo impegnato a tempo pieno nella testimonianza e nell’apostolato.
Jakov Colo è nato il 6 marzo 1971. Figlio unico di Ante, che lavorava a Sarajevo, e di Jaca, è rimasto orfano di entrambi in tenera età, ed è stato allevato dai genitori di Marija, suoi zii. Arguto, vivacissimo da piccolo, più calmo ora che è grande. L’11 aprile 1993, ventiduenne, ha Sposato l’italiana Annalisa Barozzi nel giorno di Pasqua. Oggi hanno tre figli, di cui la più grande è Arianna Maria, nata nel gennaio del 1995. Da1 12 settembre 1998 non ha più l’apparizione quotidiana, avendogli la Madonna rivelato l’ultimo segreto.
Vede comunque la Signora ogni anno, nel giorno di Natale, quando Lei porta Gesù Bambino in braccio. Lavora nella parrocchia di Medjugorje, all’ufficio del registro, trascorre la maggior parte delle sue vacanze in Italia, per compiacere sua moglie.

MEDJUGORJE Inizio delle apparizioni (1981)
Medjugorje Il 24.6.1981 verso le ore 18, sei giovani della parrocchia di Medjugorje, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic, hanno visto sulla collina Crnica, nel luogo chiamato Podbrdo, un’apparizione, una figura bianca con un bambino in braccio. Sorpresi e spaventati, non si sono avvicinati ad essa. Il giorno dopo alla stessa ora, il 25.6.1981, quattro di loro, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic ed Ivan Dragicevic, si sono sentiti fortemente attirati verso il posto dove, il giorno precedente, hanno visto quella che hanno riconosciuto come la Madonna.Marija Pavlovic e Jakov Colo li hanno raggiunti. Il gruppo dei veggenti di Medjugorje fu così formato. Hanno pregato con la Madonna ed hanno parlato con essa. Da quel giorno, hanno avuto le apparizioni quotidiane, insieme o separatamente. Milka Pavlovic ed Ivan Ivankovic non hanno mai più visto la Vergine             

Breve storia dei primi giorni delle apparizioni a Medjugorje
Il primo giorno. Il giorno 24 giugno 1981 alle 18.00 circa i seguenti ragazzi: Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic videro, in una zona detta Podbrdo (sul monte Crnica), una donna giovane e bellissima con un bimbo tra le braccia. Quella volta non disse loro nulla, ma fece solo loro cenno con la mano di avvicinarsi. Ma questi, stupiti e spaventati, non si avvicinarono affatto, sebbene avessero immediatamente pensato che si trattasse della Madonna.

Il secondo giorno: Il secondo giorno, il 25 giugno 1981, i ragazzi, tutti d'accordo, alla stessa ora si recarono nuovamente sul luogo in cui il giorno prima era loro apparsa la Madonna, nella speranza di vederLa nuovamente. All'improvviso balenò una luce. Insieme ad essa i ragazzi videro anche la Madonna, ma senza il bambino tra le braccia. Era indescrivibilmente bella, radiosa e sorridente. Con le mani faceva loro segno di avvicinarsi. I ragazzi si fecero coraggio e si accostarono a Lei. Immediatamente caddero in ginocchio ed iniziarono a recitare il Padre Nostro, l'Ave Maria ed il Gloria al Padre e la Madonna pregava insieme a loro, ad eccezione dell'"Ave Maria". Dopo la preghiera, iniziò a parlare con i ragazzi. Ivanka le chiese subito di sua madre che era morta due mesi prima. Mirjana chiese alla Vergine un segno per far capire che i ragazzi non mentivano e non erano matti, come alcuni sostenevano. Alla fine la Madonna si congedò dai ragazzi con le parole: "Addio, angeli miei!". Alla domanda dei fanciulli, se cioè sarebbe nuovamente apparsa loro il giorno seguente, rispose con un cenno affermativo del capo. Secondo la testimonianza dei ragazzi tutta la scena era stata indescrivibile. Quel giorno sul luogo in cui i ragazzi avevano visto la Vergine il giorno precedente non erano presenti Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic. Al loro posto c'erano Marija Pavlovic e Jakov Colo. Da allora ai sei ragazzi, in base alla loro testimonianza, la Vergine appare regolarmente. Milka Pavlovic e Ivan Ivankovic che erano insieme agli altri veggenti il primo giorno, non l'hanno più vista sebbene successivamente si siano uniti agli altri nella speranza di vederLa di nuovo.

Il terzo giorno: Il 26 giugno 1981 i ragazzi riuscirono a stento ad attendere le 18.00, l'ora in cui la Vergine era loro precedentemente apparsa. Si recarono di nuovo nello stesso luogo per incontrarLa. Erano molto felici, ma quella felicità era un po' mista alla paura dovuta all'incertezza che ancora regnava su tutto questo. Ma nonostante tutto i ragazzi avvertivano una forza interiore che li attirava verso la Vergine. Quando i ragazzi erano ancora in cammino una luce balenò rapidamente per tre volte. Per loro e per gli altri che li seguivano fu il segno che fece capire dove la Madonna si trovasse. Questa volta si manifestò qualcosa in più rispetto ai giorni precedenti, ma nel frattempo la Vergine era improvvisamente scomparsa. Ma quando i ragazzi iniziarono a pregare riapparve nuovamente ed era meravigliosa, serena, felice e sorridente. Uscendo di casa, su consiglio di alcune anziane, un uomo del gruppo che si era recato con i ragazzi sul luogo delle apparizioni aveva portato con sé dell'acqua benedetta così che i fanciulli potessero usarla per aspergere l'apparizione ed in questo modo mettersi al riparo da satana. Una volta in compagnia della Vergine, Vicka prese l'acqua ed iniziò ad aspergere dicendo: "Se sei la Madonna rimani con noi, se non lo sei vattene via!". Udito questo la Vergine sorrise e rimase con i ragazzi. Allora Mirjana le chiese come si chiamasse e Lei rispose: "Io sono la Beata Vergine Maria." Quello stesso giorno, una volta che i ragazzi andarono via da Podbrdo, la Vergine apparve di nuovo, ma solo a Marija e disse: "Pace, pace, pace e solo pace!" Dietro di Lei c'era la croce. E con le lacrime agli occhi ripeté per due volte: "La pace deve regnare tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini!" Questo punto si trova circa a metà della strada che conduce al luogo delle apparizioni.

Il quarto giorno: Il 27 giugno 1981 la Vergine apparve ai ragazzi tre volte. Le vennero rivolte parecchie domande alle quali Lei rispose. Riguardo ai sacerdoti disse: "Possano i sacerdoti credere saldamente e proteggere la fede del popolo!" Di nuovo Mirjana e Jakov Le chiesero di lasciare un segno poiché si era cominciato ad insinuare che i ragazzi fossero matti o drogati. La Vergine rispose loro: "Non abbiate timore di nulla!" Prima di congedarsi, alla domanda se sarebbe venuta di nuovo, la Vergine con un cenno del capo rispose affermativamente. Mentre scendevano da Podbrdo, la Vergine apparve loro di nuovo e si congedò dai ragazzi con le parole: "Addio, angeli miei! Andate in pace!"

Il quinto giorno : Il 28 giugno 1981 già sul presto iniziò ad arrivare un'infinità di gente proveniente da tutte le parti. A mezzogiorno c'erano quindicimila persone. Quello stesso giorno il parroco Fra Jozo Zovko interrogò i ragazzi su quello che avevano visto nei giorni precedenti. Alla solita ora la Vergine apparve di nuovo. I ragazzi pregarono con Lei e di nuovo Le chiesero alcune cose. Ad esempio Vicka Le chiese: "Madonna mia, cosa desideri da noi?" ed ancora "Madonna mia, cosa desideri dai nostri sacerdoti?" ed Ella rispose "Che il popolo preghi e creda veramente!" e, in merito ai sacerdoti, rispose che essi dovevano credere realmente ed aiutare anche gli altri in tal senso. Quel giorno la Vergine venne ed andò via più volte. In una occasione i ragazzi Le chiesero perchè non si manifestasse nella chiesa parrocchiale dove tutti avrebbero potuto vederla, ma Lei rispose: "Beati coloro che senza vedere crederanno".
Sebbene la giornata fosse afosa e la gente facesse molte domande i ragazzi si sentivano come in paradiso. I 6 veggenti furono interrogati nella casa canonica da Padre Jozo. Riportiamo qui un breve brano, tratto dal nastro originale, dove è possibile sentire la voce di Jakov, che all'epoca aveva si e no 10 anni, dalla quale traspare la genuinità e la spontaneità del racconto (anche se chiaramente chi non conosce il croato non potrà comprenderne il significato). Clicca per ascoltare Jakov
    
Il sesto giorno: Il 29 giugno 1981 i ragazzi furono condotti a Mostar per una visita medica e dopo gli esami vennero dichiarati sani. La dottoressa responsabile dichiarò quanto segue: "I matti non sono i ragazzi, ma chi li ha portati qui". Quel giorno sul monte delle apparizioni la folla era più numerosa che mai. Quando i ragazzi giunsero al solito luogo ed iniziarono a pregare la Vergine apparve loro immediatamente. In quella occasione Ella invitò tutti a credere: "Possa il popolo credere veramente e non temere nulla!". Quello stesso giorno anche la dottoressa che aveva seguito i ragazzi e li aveva osservati al momento dell'apparizione sentì il desiderio di toccare la Madonna e quando, su richiesta dei ragazzi, con la mano toccò le sue spalle avvertì come un brivido che l'attraversava. E lei che non era credente riconobbe successivamente ed affermò: "Qui c'è qualcosa di miracoloso!" Quello stesso giorno la Madonna guarì prodigiosamente un bambino, Danijel Setka, che i suoi genitori avevano condotto lì chiedendo che venisse guarito. Lei promise, a condizione che i genitori pregassero, digiunassero e credessero realmente. A quel punto, il bimbo guarì.

Il settimo giorno: Il 30 giugno 1981 due ragazze proposero ai ragazzi di andare con la macchina a fare una passeggiata; in realtà il loro obiettivo era quello di andare lontano dal luogo delle apparizioni e di trattenerli fino a quando non sarebbe trascorso l'orario delle apparizioni. Tuttavia, sebbene i ragazzi fossero lontani da Podbrdo, all'ora solita delle apparizioni, come avvertendo una spinta interiore, chiesero di scendere dall'auto. Scesero e pregarono e la Vergine dalla Collina delle apparizioni, lontano molti chilometri, venne ad incontrarli e recitò con loro sette Padre Nostro... Così l'inganno di quelle ragazze non ebbe successo. Subito dopo la polizia iniziò a proibire l'accesso dei ragazzi e della folla a Podbrdo, il luogo delle apparizioni. Ai ragazzi, e successivamente neanche alla folla, fu più consentito di recarsi in quel luogo. Ma la Vergine continuava ad apparire loro in posti segreti, nelle loro case, in campagna. I ragazzi rinfrancati parlavano apertamente con la Vergine ed ascoltavano volentieri i Suoi consigli, ammonimenti e messaggi. Tutto questo proseguì fino al 15 gennaio 1982. Nel frattempo il parroco aveva iniziato a richiamare i pellegrini in chiesa perchè partecipassero al Rosario ed alla celebrazione dell'Eucarestia. Anche i ragazzi venivano e recitavano il Rosario. Anche qui qualche volta la Madonna apparve loro. Lo stesso parroco Fra Jozo Zovko una volta, mentre si recitava il Rosario, vide la Vergine ed interruppe la preghiera e spontaneamente iniziò a cantare "Bella sei, bella, Vergine Maria". Tutta la chiesa capì che stava accadendo qualcosa di insolito. In seguito egli stesso ha dichiarato che in quella occasione aveva davvero visto la Madonna. E lui che fino ad allora non solo aveva avuto dei dubbi, ma era stato contrario alle voci sulle apparizioni, divenne il loro fautore e continuò a renderne testimonianza al punto da venire rinchiuso in prigione.

Dal 15 gennaio 1982 i ragazzi videro la Madonna in una zona vicina alla chiesa e questo fu concesso loro dal parroco a causa delle recenti difficoltà e pericoli e la Vergine aveva già precedentemente acconsentito. Dal mese di aprile 1985, su richiesta del vescovo diocesano, i ragazzi abbandonarono questo spazio che era il luogo delle apparizioni ed ebbero in cambio una stanzetta nella casa parrocchiale. Per tutto questo periodo di tempo, dall'inizio delle apparizioni fino ad oggi, solo cinque giorni i ragazzi non hanno visto la Madonna. La Vergine non è sempre apparsa nello stesso luogo, alle stesse persone o agli stessi gruppi, e le Sue apparizioni non hanno sempre avuto la stessa durata. A volte sono durate solo un paio di minuti, a volte ore. Inoltre la Vergine non è sempre apparsa quando i ragazzi lo desideravano. Una volta i ragazzi pregarono ed attesero, ma la Vergine non apparve nè a quell'ora, nè dopo, in modo inaspettato. Talvolta è apparsa ad alcuni e non ad altri. Se non aveva precedentemente promesso di apparire ad una certa ora, nessuno era in grado di prevedere se o quando sarebbe apparsa. Non si è manifestata solo ai veggenti, ma anche ad altre persone di qualsiasi età, cultura, razza o interesse. Tutto questo ci fa capire che le apparizioni non sono controllate dall'uomo, che non dipendono dal tempo, dal luogo, dal desiderio o dalle preghiere dei veggenti e del popolo, ma solo dalla volontà di Colei che appare.

I dieci segreti della Madonna a Medjugorje
Secondo quanto riferito dai veggenti, la Madonna avrebbe comunicato loro «dieci segreti», affidando a Mirijana Dragićević il compito di rivelarli al mondo tre giorni prima del loro verificarsi, utilizzando come portavoce il padre francescano Petar Ljubicic

Per quanto riguarda modo, tempi e luoghi della loro realizzazione, i veggenti hanno ovviamente mantenuto il riserbo, ma sarebbero noti alcuni elementi di contorno. Riferendosi ai segreti, dice Mirjana che rivelerà a padre Petar «cosa succederà e dove dieci giorni prima che accada». Entrambi trascorreranno «sette giorni nel digiuno e nella preghiera», poi il francescano, tre giorni prima, dovrà rivelare al mondo quanto appreso. I segreti sarebbero scritti su di un foglio speciale, di materiale sconosciuto, dove la scrittura non si vede: il testo di ogni segreto diventerebbe visibile anche a padre Petar al momento opportuno. I primi due segreti conterrebbero degli «ammonimenti», il terzo riguarderebbe un «segno» visibile sulla collina del Podbrdo, gli altri sette annuncerebbero dei «castighi».
Secondo i veggenti, la Madonna avrebbe poi richiamato l'attenzione sulla necessità della conversione, aggiungendo che, dopo la realizzazione dei segreti, ci sarebbe un «tempo di pace». Nel messaggio del 28 febbraio 1984, inoltre, la Madonna avrebbe anticipato un tema, ripreso più volte nei messaggi successivi: «Non preoccupatevi per il futuro. Limitatevi a pregare e io, vostra Madre, mi prenderò cura di tutto il resto».
Messaggi della Madonna di Medjugorje

A Medjugorje (Čitluk, Bosnia-Erzegovina) già da tempo sei testimoni affidabili, sotto giuramento, hanno continuato caparbiamente a testimoniare che dal 24 giugno 1981 fino ad oggi la Beata Vergine Maria o, come la chiama qui la gente, Gospa, la Madonna, appare loro quasi quotidianamente.
Messaggi speciali
Abbiamo detto che, oltre ai cinque messaggi che sin dall'inizio la Vergine ha consegnato a tutto il mondo, Ella ha iniziato, dall' 1 marzo 1984 [O] , ogni mercoledi e tramite Marija Pavlović, a consegnare altri messaggi per la parrocchia di Medjugorje e per i pellegrini che si recano a Medjugorje. La Madonna quindi ha scelto non solo i veggenti, ma anche tutta la parrocchia ed i pellegrini come Suoi testimoni e collaboratori. Tutto questo è evidente nel Suo primo messaggio, in cui dice: "Io ho appositamente scelto questa parrocchia ed intendo guidarla". Ha confermato tutto questo in un'altra occasione dicendo: "Ho scelto in modo particolare questa parrocchia che mi è più cara delle altre e vi ho dimorato con piacere quando l'Altissimo mi ha mandata" ( 21 marzo 1985 ). La Madonna ha fornito anche una motivazione per questa scelta: "Tornate alla parrocchia, questo è il mio desiderio. Così che possano farlo anche tutti coloro che vengono qui" ( 8 marzo 1984 ). "Vi prego, tutti voi che appartenente a questa parrocchia, vivete i miei messaggi" ( 16 agosto 1984 ) . E' necessario che innanzitutto i parrocchiani ed i pellegrini divengano testimoni delle Sue apparizioni e dei Suoi messaggi così che poi, insieme ai veggenti, possano realizzare i Suoi piani di conversione del mondo e riconciliazione con Dio.

 

Read more...

Viaggi & Pellegrinaggi a San Giovanni Rotondo Padre Pio con partenza da Cagliari dal 8 al 10 Settembre 2016 da 300 €

Viaggi & Pellegrinaggi a San Giovanni Rotondo Padre Pio con partenza da Cagliari

Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo dalla Sardegna. Tour religioso di 3 Giorni 2 Notti dal 8 al 10 Settembre 2016. Pacchetto viaggio & pellegrinaggio comprende volo da Cagliari per Bari Sistemazione in Hotel 3 Stelle in pensione completa Trasferimenti Visite a Monte Sant'Angelo Assistenza e Assicurazione da 300 € a persona in camera doppia.

Pacchetto Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo da Cagliari

Categoria

San Giovanni Rotondo Padre Pio dalla Sardegna

Offerta

Pellegrinaggi a San Giovanni Rotondo con Monte Sant'Angelo da Cagliari

Pacchetto Viaggio

Volo da Cagliari Trasferimenti Hotel Pellegrinaggi

Destinazione

San Giovanni Rotondo Monte Sant'Angelo

Partenza da

Cagliari Elmas

Durata / Data

3 Giorni 2 Notti Dal 8 al 10 Settembre 2016

Servizi

Accompagnatore dell'Agenzia Visite con Guida

Hotel / Trattamento

Hotel 3 Stelle in Pensione Completa

Prezzo

300 € + 20 € Iscrizione

N.B: Il prezzo dell'offerta è calcolato in base ai costi dei voli al momento della pianificazione del viaggio al momento delle conferme sarà necessario da parte dell'organizzatore confermare la quota o chiedere degli adeguamenti volo. Il viaggio è confermato al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

Programma del Viaggio a San Giovanni Rotondo da Cagliari:

1° Giorno Giovedì 08 Settembre 2016: Cagliari - Bari - San Giovanni Rotondo
Ritrovo dei partecipanti e incontro con il referente d'agenzia in aeroporto di Cagliari Elmas due ore prima della partenza che assiste e disbriga tutte le formalità d'imbarco. Partenza per Bari con volo Ryanair delle 12:25. Arrivo previsto ore 13:45. All'arrivo, breve sosta per pranzo libero in aeroporto. Trasferimento per San Giovanni Rotondo. Sistemazione nelle camere. In serata, visita guidata nei luoghi di Padre Pio e attività religiose in loco. Cena e pernottamento in Hotel a San Giovanni Rotondo. Serata libera.

2° Giorno Venerdì 09 Settembre 2016: San Giovanni Rotondo - Monte Sant'Angelo
Pensione completa in Hotel. Nel mattino, visita del paese e ad attività religiose. Partecipazione facoltativa alla via crucis con Gino e Lucia, figli spirituali di Padre Pio. Nel pomeriggio visita alla grotta dell'Arcangelo Michele a Monte Sant' Angelo. Rientro a San Giovanni Rotondo in serata, cena e pernottamento. Serata libera.

3° Giorno Sabato 10 Settembre 2016: San Giovanni Rotondo - Bari - Cagliari
Colazione in Hotel. Trasferimento per l'aeroporto di Bari. Disbrigo delle pratiche d'imbarco e partenza con il volo delle 10:30 per Cagliari-Elmas. Arrivo e fine dei nostri servizi.

N.B: Il Programma potrebbe subire variazioni in base alle esigenze tecniche

Operativo Voli Ryanair: Cagliari / Bari / Cagliari

Data

Aeroporti di partenza

Orari di Partenza

Aeroporti di arrivo

Orari di Arrivo

8 Settembre

Cagliari Elmas

12.25

Bari Palese

13.45

10 Settembre

Bari Palese

10.30

Cagliari Elmas

12.00

Altre Partenze per San Giovanni Rotondo dalla Sardegna Voli da Cagliari

Calendario Partenze 2016 Pellegrinaggi a San Giovanni Rotondo dalla Sardegna

Date di partenze per San Giovanni Rotondo

Durata

Partenza

Prezzo

San Giovanni Rotondo dal 23 al 26 Agosto

4 Giorni 3 Notti

Da Olbia

450 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 3 al 6 Settembre*

4 Giorni 3 Notti

Da Cagliari

350 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 8 al 10 Settembre

3 Giorni 2 Notti

Da Cagliari

300 € + 20 €

Anniversario a S. Giovanni Rotondo dal 20 al 24 Settembre*

5 Giorni 4 Notti

Da Cagliari

495 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 22 al 24 Settembre*

3 Giorni 2 Notti

Da Cagliari

300 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 8 al 11 Ottobre

4 Giorni 3 Notti

Da Cagliari

350 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 15 al 18 Ottobre

4 Giorni 3 Notti

Da Cagliari

370 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 15 al 18 Ottobre

4 Giorni 3 Notti

Da Cagliari

395 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 27 al 29 Ottobre

3 Giorni 2 Notti

Da Cagliari

300 € + 20 €

* Partenze Garantite

Dove Alloggiamo a San Giovanni Rotondo
A San Giovanni Rotondo ci sono Hotel Alberghi vicini al Santuario. Per la sistemazione dei nostri gruppi abbiamo selezionato alcuni Hotel, tutti ubicati nei pressi del Santuario dotati di tutti servizi e comfort, aria condizionata servizi, dove viene assicurata un ottimo trattamento, una adeguata pulizia, e una cucina rispondente il più possibile ai gusti dei pellegrini
Gli Hotel a San Giovanni Rotondo Offrono un'ottima sistemazione in camere ben arredate con servizi privati, in grado di soddisfare tutte le esigenze dei pellegrini
Hotel 3 stelle a San Giovanni Rotondo
Posizione
Situato a San Giovanni Rotondo, nel raggio di 100/400 metri dalla Chiesa di San Pio
Caratteristiche dell'Hotel di Soggiorno a San Giovanni Rotondo
L'Hotel del Soggiorno per i pellegrini a San Giovanni Rotondo é Situato in un'invidiabile posizione a San Giovanni Rotondo, a pochi passi dal Santuario Santa Maria delle Grazie e dalla Chiesa San Pio da Pietrelcina, dal Presidio Residenziale Riabilitativo "Gli Angeli di Padre Pio", dall'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" e dal poliambulatorio "Giovanni Paolo II".
L'Hotel offre ospitalità a famiglie e gruppi organizzati, prestando particolare attenzione alle persone

Cosa c'é da Vedere a San Giovanni Rotondo
In questo viaggio visiteremo i luoghi dove Francesco Forgione ( San Pio ) trovo' la sua spiritualità nella bellissima regione Pugliese forte delle sue tradizioni, bellezze naturali ma , anche dai sapori unici , dati dalla ricca varietà delle sue pietanze locali. Andremo a vedere il bellissimo Santuario di San Michele Arcangelo, la Grande Opera di Padre Pio, la Casa Sollievo della Sofferenza. Infine andremo a Pietrelcina luogo e meta di numerosissimi pellegrini.

 Operativo voli : Volo diretto da Cagliari

 Cagliari - Bari :  10.25 - 11.50
Bari - Cagliari : 12.15 - 13.50

 Quote volo a tariffa SPECIALE con disponibilità limitata. Al termine dei posti volo a tariffa speciale sarà richiesto l'adeguamento

Hotel di Soggiorno a San Giovanni Rotondo
Situato in un'invidiabile posizione a San Giovanni Rotondo, a pochi passi dal Santuario Santa Maria delle Grazie e dalla Chiesa San Pio da Pietrelcina, dal Presidio Residenziale Riabilitativo "Gli Angeli di Padre Pio", dall'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" e dal poliambulatorio "Giovanni Paolo II".
L'Hotel a San Giovanni Rotondo offre ospitalità a famiglie e gruppi organizzati, prestando particolare attenzione ai pelligrini alle persone diversamente abili.
San Giovanni Rotondo
La storia più recente della città di San Giovanni Rotondo coincide con quella del Convento e di Padre Pio da Pietrelcina, giuntovi il 28 luglio 1916. Qui, da allora al 23 settembre 1968, visse e morì Padre Pio da Pietrelcina.
La città di San Giovanni Rotondo fu fondata nel 1095 sulle rovine di un preesistente villaggio del IV secolo a.C., di questo borgo restano dei segni visibili, come alcune tombe ed un battistero circolare (l'epiteto "Rotondo" deriva proprio da questo) che anticamente era destinato al culto di Giano, Dio bifronte, e in seguito fu consacrato a San Giovanni Battista.
Adagiata in una bella valle quasi a 600 metri di altezza, San Giovanni Rotondo si presenta ampia, coi tetti rossi, ben distribuita su tutti i versanti.

Benvenuti a San Giovanni Rotondo
Benvenuti in uno degli angoli più belli del Gargano
Benvenuti a San Giovanni Rotondo, una meravigliosa città del Parco Nazionale del Gargano, collocata tra Monte Calvo, Monte Castellana e Monte Nero, dove è possibile godere di uno splendido panorama sul Tavoliere e sul Golfo di Manfredonia.
Nel centro storico di San Giovanni Rotondo, con le antiche vie, vicoli, piazze e mugnali si scorgono i percorsi di storia di vita quotidiana di un popolo, le cui tradizioni sono ancora oggi presenti.
La festa religiosa più “importante” è quella di Santa Maria delle Grazie che ricorre nei giorni 8-9-10 settembre durante il quale il quadro, di pregiata fattura, della Madonna delle Grazie sito presso l'omonimo Convento dei frati Cappuccini, dove è vissuto Padre Pio, viene portato in paese presso la Chiesa Matrice il 31 agosto e vi rimane fino al 10 settembre
Il santo patrono è San Giovanni Battista, venerato nel giorno 24 giugno.

La chiesa di Padre Pio da Pietrelcina
La nuova chiesa del pellegrino commissionata a Renzo Piano è stata inaugurata in onore del santo più venerato nel mondo
Nel 1959, Padre Pio, con l'inaugurazione della chiesa "grande" di Santa Maria delle Grazie, bonariamente si rivolse ai suoi confratelli dicendo loro che avevano realizzato una "scatoletta di fiammiferi". La nuova chiesa del pellegrinaggio commissionata a Renzo Piano, è stata la risposta dei frati alle necessità dei fedeli che ogni anno affollavano a milioni la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. La costruzione della Chiesa, iniziata nel 1994, si è conclusa il 1° luglio 2004, dopo circa dieci anni dall’inizio dei lavori e dedicata a San Pio da Pietrelcina.
La dedicazione della chiesa è stata celebrata dal vescovo di Mafredonia e San Giovanni Rotondo, Mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, assistito da 7 diaconi e coadiuvato da circa 150 tra cardinali e vescovi e 500 preti. Uno spettacolo incredibile di gente che oltre ai chierici calcolava circa 20.000 persone. L'opera si sviluppa su una superficie di circa 9.200 mq. con una capacità di 7.000 posti a sedere, ma nelle grandi occasioni il grande sagrato può ospitare circa 30.000 fedeli.

 

Read more...

Viaggi Organizzati in Iran Partenza dall'Italia Tour di 09 Giorni TUTTO IRAN 3 Antica persia, moderno Iran

Offerte viaggi organizzati in Iran con Partenze dall'Italia. Tour dell'Iran in 09 Giorni 08 Notti . Pacchetto viaggio comprende voli di linea Sistemazione in Hotel con Pensione Completa Trasferimenti Visite con Guida in Italiano Ingressi inclusi Assistenza e Assicurazione


Programma del Tour in Iran partenza dall'Italia

1° GIORNO - ITALIA > TEHRAN
Benvenuti a bordo. Tehran è capitale di un paese affascinante e ricco di storia, uno dei più grandi e affollati centri urbani del mondo.


2° GIORNO - TEHRAN

La visita della città, accompagnati da una guida che parla italiano, comincia dall’Iran Bastan, il museo nazionale iraniano dove sono custoditi preziosi reperti delle antiche civiltà che hanno abitato il Paese, a cominciare dal VI millennio a.C. Si prosegue con il Palazzo Golestan, la residenza storica della dinasta reale Qajar, il più antico monumento della città, parte di un complesso di edifici un tempo racchiusi dalle mura della storica cittadella: il Trono del Pavone, dove avvenivano le incoronazioni.
 
 
3° GIORNO - TEHRAN > KASHAN > ISFAHAN
Frammenti di vita quotidiana nelle antiche residenze private del XIX secolo, come la splendida residenza Tabatabaei, costruita a Kashan per la figlia di un ricco commerciante locale. Qui, a circa metà strada verso Isfahan, si visita anche il giardino di Fin: tipico esempio di giardino persiano è il più antico di tutto il paese, costruito nel 1590, ed è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Nel tardo pomeriggio arrivo a Isfahan.


4° GIORNO - ISFAHAN

Un’oasi in mezzo al deserto attraversata da un fiume. Isfahan sorge qui, a 1600 metri di altezza vicino ai monti Zagros. E’ la città iraniana più ricca di monumenti islamici e ovunque brillano i toni gentili dell’azzurro delle piastrelle smaltate. Isfahan è la raffinata capitale artistica dell’Iran, chiamata anche "l'altra metà del mondo" ed è davvero piacevole passeggiare tra giardini e bazar, fra tante interessanti architetture. La visita inizia da piazza Naqsh-e-Jahan, la terza nel mondo per grandezza: qui si affacciano la Moschea dell’Imam e la Moschea Sheikh Lotfollah con raffinate architetture e decorazioni, il Palazzo Reale – Aliqapu – che fu residenza degli Scià safavidi. Pomeriggio di shopping, dedicato al vivacissimo bazar, vetrina di tutto l’artigianato iraniano, dai tappeti ai mosaici alle miniature.

5° GIORNO - ISFAHAN

La moschea congregazionale Masjed-e-Jame di Isfahan, la più grande del Paese, è un vero museo di architettura islamica. Bazar, tribunale, scuola teologica, caravanserraglio, un tempo tutta la città viveva attorno alla moschea Jame, era ovviamente il luogo di raccolta dei fedeli per la preghiera del venerdì. E’ una interessante testimonianza dell’evoluzione dell’architettura iraniana nel periodo islamico. Isfahan è famosa anche per i suoi ponti, tra i più celebrati quelli di Khajou e il Sio-Se-Pol, conosciuto anche come il ponte dei 33 archi. La visita di oggi prosegue nel quartiere armeno di Jolfa con la chiesa di Vank e il palazzo Chehel Sotun, detto delle 40 colonne. In realtà ce ne sono solo venti, le restanti sono riflesse nello specchio d’acqua di fronte al palazzo.


6° GIORNO - ISFAHAN > YAZD

Yazd è una delle più antiche città del mondo. Si trova al margine di due deserti e per questa posizione è stata tra i più importanti centri carovanieri medioevali ed ha accolto per secoli mercanti e viaggiatori. Venne fondata dai Sassanidi e fu centro dell’antico culto zoroastriano, una religione che si sviluppò durante l’Impero persiano nel VII-VI secolo a.C. Il “Fuoco Sacro” della dottrina di Zoroastro arde ininterrottamente nel tempio Atashkade dal 470 a.C. Un altro sito zoroastriano è a Dakhme, 15 chilometri da Yazd: si tratta delle suggestive “Torri di Silenzio” che si ergono nel deserto e dove gli zoroastriani deponevano i defunti lasciandoli in balia dei rapaci affinché le loro spoglie mortali non contaminassero né terra né aria. La visita prosegue con una passeggiata nella piazza Amirchakhmagh. Anche Marco Polo si fermò a Yazd.

 

7° GIORNO - YAZD > PASARGADE > PERSEPOLIS > NECROPOLIS > SHIRAZ
Pasargade e Persepolis sono tappe importanti di questo viaggio. Fu Ciro il Grande a fondare Pasargade, prima capitale achemenide dove si visita la tomba del leggendario condottiero. Poi le emozioni di Persepolis, straordinario complesso di palazzi fatti costruire da Dario I il Grande a partire dal 512 a.C. Notevole il Palazzo Primavera, realizzato nel 518 a.C. per celebrare le feste di inizio anno. Prima Dario e poi Serse fecero arrivare in Persia i migliori artigiani delle loro epoche per realizzare palazzi che dovevano rappresentare il meglio dell’architettura e della scultura delle regioni mesopotamiche. La visita attraversa tutto il complesso e raggiunge anche Naqsh-e-Rostam, la necropoli, il luogo scelto per le tombe dei primi impoeratori. Proseguimento per Shiraz, distante 60 chilometri.
 

8° GIORNO - SHIRAZ
Clima dolce, monumenti di grande importanza culturale e religiosa, un piacevole bazar. Shiraz è nella regione di Fars, dove i Persiani, stabilirono i loro primi insediamenti. Si visitano Palazzo Karim Khan, la bellissima Moschea Nasir-al-Molk famosa come moschea rosa, le tombe dei grandi maestri della letteratura persiana, Saadi e Hafez. E infine una passeggiata al Bazar Vakil, con architetture ottocentesche. Bellissimo.
 

9° GIORNO - SHIRAZ > ITALIA

Khodahafez: arrivederci Iran. Si torna in Italia. Arrivo e fine dei nostri. servizi.

Persia o Iran

Conosciuto anche come Persia, ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran, è uno Stato dell'Asia, situato all'estremità orientale del Vicino Oriente. La Persia, o se preferite l’Iran, usando la denominazione moderna, è tornato nei circuiti turistici internazionali da pochi anni, guadagnandosi subito un posto di primo piano. La ricchezza di storia e di arte, eredi di una cultura millenaria, uniti a una situazione politica e sociale finalmente tranquilla e anzi molto ospitale, l’ha reso in breve una destinazione "must" e oggi sempre più occidentali lo mettono nelle loro destinazioni preferite.


Assolutamente da non perdere in Iran

Immergersi nell'atmosfera rilassata e accogliente dell'Iran
Appena atterrati a Teheran ci si rende conto che l’idea che molti hanno dell’Iran, un Paese rigidamente islamico, difficile e inospitale,  è fuorviante. In verità è tutto il contrario. A fugare dubbi e perplessità è il sorriso della gente: ovunque si vada si trova una calorosa accoglienza.


Camminare tra le maestose rovine di Persepoli
Persepoli sorge 50 km a nord della città di Shiraz. Fu una delle capitali dell'Impero achemenide, la sua costruzione iniziò nel 520 a.C. sotto Dario I e durò quasi settant'anni. Il complesso non fu mai terminato a causa dell’invasione di Alessandro Magno. Dopo di lui, il primo europeo a vederla e a scriverne fu un diplomatico veneziano, nel 1473.
Parsa è il sito archeologico più importante dei quattro che troviamo nella zona. I suoi palazzi si ergono su una piattaforma larga 133.000 mq e alta più di 12 metri: nessun visitatore si aspetta tanta vastità, tanta imponenza.


Lasciar vagare lo sguardo sugli spazi sconfinati intorno alla tomba di Ciro il Grande
Pasargade è una città dell'antica Persia; le sue rovine si trovano circa 40 km a nordest di Persepoli; il sito archeologico è Patrimonio dell'umanità.
Il monumento più noto di Pasargadae è la tomba di Ciro il Grande. Il sovrano venne sepolto qui dopo la sua morte, avvenuta nell'estate del 530 a.C. dalla sua tomba lo sguardo spazia tutt’intorno in una sensazione di libertà e di grandezza.


Ammirare il colpo d'occhio sulla piazza di Isfahan
Città nell'Iran centrale con 1.600.000 abitanti sul fiume Zayandeh, Isfahan sorge tra le montagne dello Zagros, a 1590 metri slm. Nota per le bellezze architettoniche e per i suoi giardini pubblici, divenne grande nel VI secolo sotto lo scià 'Abbas I il Grande che le diede l'impronta architettonica tuttora visibile. Cuore della città è la gigantesca piazza Imām Khomeini, chiamata un tempo Meydān-e Shāh (piazza dello Scià) e oggi ufficialmente Meydān Naqsh-e Jahān piazza Metà del Mondo: un adagio persiano sostiene infatti che "Esfahān è metà del mondo”). È una delle piazze più grandi del mondo. I visitatori occidentali restano senza parole davanti alla sua vastità, armonia, raffinata eleganza di cupole, moschee e palazzi. L’intero complesso dal 1979 è Patrimonio dell'umanità.


Assaporare la cucina persiana
Piace e sorprende anche la cucina persiana, perché è molto leggera. E’ più raffinata e meno conosciuta rispetto alle cucine di altri Paesi mediorientali. I sapori sono complessi, mai troppo speziati, con una spiccata predilezione per combinazioni di carne e frutta (spesso anche secca), legumi e verdure. Ad accompagnare le portate non manca mai il riso basmati. Molto apprezzati anche i datteri di Bam e le diverse varietà dei pistacchi.


Perdersi nella millenaria Moschea del Venerdì
La Moschea del Venerdì di Isfahan è probabilmente l'espressione architettonica più importante dell’epoca selgiuchide (1038-1118). Le due torri fiancheggianti l’iwan meridionale e le due grandi cupole si stagliano nettamente sul profilo cittadino. Artisticamente, è considerata un capolavoro per l’amalgama delle composizioni decorative prodotto dalla varietà dei disegni dei laterizi, il lavoro meticoloso di intagliatura dello stucco, i pannelli colorati con motivi geometrici, floreali ed epigrafici. A questo si aggiunge la grandezza del complesso, che lascia i visitatori senza parole.


Salire su una torre del silenzio a Yazd
Città che vanta 3.000 anni di storia, Yazd ha oggi 400mila abitanti e si trova in un'oasi fra due deserti. Nota per la sua produzione di tessuti in seta e per i dolc, fu la culla della  religione e della filosofia zoroastriana, antecedente al VI secolo a.C. Le torri del silenzio sono un elemento cardine della cultura zoroastriana e sono costituite da impalcature di legno alte fino a 10 metri, che sostengono una piattaforma esposta ai venti. In origine la loro realizzazione era legata alla deposizione dei cadaveri, oggi sono suggestive sentinelle della città e del deserto circostanti e si stagliano imponenti sullo sfondo di una catena di monti, in uno scenario di commovente bellezza.

Read more...

Iran Tour di 12 Giorni con Partenze dalla Tutto Iran 4 Attraverso i Quattro Mondi Partenze giornaliere. Guida in italiano Minimo 6 partecipanti

Offerte viaggi organizzati in Iran con Partenze dall'Italia. Tour dell'Iran in 12 Giorni 11 Notti . Pacchetto viaggio comprende voli di linea Sistemazione in Hotel con Pensione Completa Trasferimenti Visite con Guida in Italiano Ingressi inclusi Assistenza e Assicurazione


Programma del Tour in Iran partenza dall'Italia

1° GIORNO - ITALIA > TABRIZ
Una storia complessa e misteriosa avvolge Tabriz, capitale della provincia di Azarbaijan: fu un importante dominio sasanide, profondamente permeato della religiosità zoroastriana. Come il resto dell’altopiano fu invaso da Arabi, Turchi e Mongoli. Ha interessanti moschee, spiccano quella del Venerdi e la Moschea Blu del XII secolo. Visita all’Arg-e- Alishah, enorme cittadella del periodo Timuridi, al giardino di El Goli e al Bazaar antico.

2° GIORNO - TABRIZ > ST. STEPANUS > KANDOVAN

Le chiese armene sono da non perdere e su tutte il monastero- fortezza di S. Stefano, vicino alla frontiera tra l'Iran e il Nakhichevan, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Per raggiungerlo si segue il corso del fiume Aras ed è possibile osservare i ruderi di caravanserragli e ponti del XVII secolo oltre al suggestivo cimitero armeno di Jolfa. Proseguimento per Kandovan, un villaggio con abitazioni scavate nella roccia, realizzato 700 anni fa da popolazioni che fuggivano dagli attacchi dell’esercito mongolo.

3° GIORNO - KANDOVAN > TAKHT-E-SULEIMAN > TAKAB

Un notevole sito archeologico ancora poco visitato, il Takhte- Suleiman (Trono di Salomone) cittadella sasanide del III sec. d.C., a 2500 metri di altezza sul lago dove i seguaci di Zoroastro veneravano il Grande Fuoco. Takh-e-Suleiman viene considerato come uno dei possibili luoghi di nascita di Zarathustra. Nel tardo pomeriggio arrivo a Takab.

4° GIORNO - TAKAB > HAMADAN

Hamadan è fra le più antiche città del mondo abitate senza interruzione. Fu fondata dai Medi nel 712 a.C. e la leggenda vuole fosse circondata da sette ordini di mura, con le più interne rivestite d’oro e d’argento. Visite allo Shir Sanghi, il Leone di pietra realizzato per ordine di Alessandro il Grande, al mausoleo della famiglia Alavi, con bellissime decorazioni floreali, al santuario di Ester e Mordecai, al Ghanj Nameh, le iscrizioni su pietra di Dario I e suo figlio Serse, al Mausoleo di Avicenna, medico, filosofo, matematico e fisico persiano, nato nel 980.

5° GIORNO - HAMADAN > KASHAN

I tappeti, le sete, le mattonelle di ceramica di Kashan, affascinante oasi in mezzo al deserto. Prima di raggiungerla si godrà della diversità di paesaggi che rendono unico questo territorio dell’Iran.

6° GIORNO - KASHAN > NATANZ > ISFAHAN

I Re Magi, secondo la tradizione, sarebbero partiti da qui. A Kashan si trova l’importante sito archeologico di Tappe Seyalk, risalente al V millenio a.C.. Poco lontano il Giardino di Fin, il più antico di tutto il paese, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Visita anche alla villa bioclimatica di Borujerdi, costruita nel 1857. Lungo la strada sosta a Natanz, dove si visitano santuario e moschea del periodo dei Selgiuchidi. Nel pomeriggio arrivo a Isfahan, a 1.600 metri di altezza, il gioiello del deserto.

Dal 7° al 8° giorno - ISFAHAN

L’azzurro delle piastrelle smaltate illuminata questa città, la più ricca di monumenti islamici. Isfahan è la raffinata capitale artistica dell’Iran, chiamata anche "l'altra metà del mondo": raggiunse il suo massimo splendore nel XVI secolo sotto la dinastia Safavide diventando un gioiello d’arte islamica. Ricchissimo il programma delle visite: quartiere Armeno con le sue chiese e cattedrali, i famosi ponti Sio-Se-Pol e Khajou, la Moschea del Venerdi, l’animato bazar e i vari monumenti voluti dallo Shah Abbass e dai successori safavidi. Isfahan deve essere visitata con calma, un giorno non basta. L’ottavo giorno si prosegue con piazza Naqsh-e-Jahan, la terza nel mondo per grandezza: qui si affacciano la Moschea dell’Imam e la Moschea Sheikh Lotfollah con raffinate architetture e decorazioni, il Palazzo Reale Aliqapu. Ed è davvero piacevole passeggiare tra palazzi, giardini e bazar, fra tante singolari architetture.

9° GIORNO - ISFAHAN > NAEIN > YAZD

Una breve sosta a Naein, per visitare la moschea del venerdì, e poi verso Yazd, fondata dai Sasanidi e centro dell’antico culto zoroastriano. Il “Fuoco Sacro” della dottrina di Zoroastro arde ininterrottamente nel tempio Atashkade dal 470 a.C.. Visita al quartiere vecchio.

10° GIORNO - YAZD > PASARGADE > SHIRAZ

Al margine di due deserti, Yazd era tra i più importanti centri carovanieri medioevali ed ha accolto per secoli mercanti e viaggiatori. Una suggestiva piazza con la moschea Jame, a seguire la moschea Mirciakhmaq e il centro della città. Quindi si raggiunge Pasargade, la prima capitale achemenide, fondata da Ciro il Grande: visita alla tomba del leggendario condottiero. Si prosegue per Shiraz.

11° GIORNO - SHIRAZ > PERSEPOLIS > NECROPOLIS > SHIRAZ

Il cuore di un antico impero. Persepolis è uno straordinario complesso di palazzi fatti costruire da Dario I il Grande a partire dal 512 a.C.: rappresenta il meglio dell’architettura e della scultura delle regioni mesopotamiche. La visita attraversa tutto il complesso e raggiunge anche Naqsh-e- Rostam, la necropoli, il luogo scelto per le tombe dei primi Imperatori. Proseguimento per Shiraz dove si visita la tomba di Hafez, uno dei padri della letteratura persiana, la moschea coranica di Khan, il bazar e il Caravanseraglio.

12° GIORNO - SHIRAZ > ITALIA
Arrivederci Iran. Si torna in Italia.
 
 
Read more...
Page 80 of 120