Dettagli offerta: Viaggio di Gruppo in Terra Santa e Giordania da Cagliari Pellegrinaggi di 9 Giorni dal 5 al 13 Ottobre 2018 da 1400 € IN PREPARAZIONE


  • L'offerta Comprende:


    - Viaggio aereo Cagliari / Roma/Tel Aviv- (voli di linea),

    - Tassa carburante,
    - Trasporti in pullman,
    - Visite come da programma,
    - Ingressi,
    - Sistemazione in alberghi di seconda categoria (camere a due letti con servizi privati),
    - Pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo giorno (bevande escluse),
    - Mance, portadocumenti, radio-guide,
    - Guida tecnico-spirituale,
    - Rimborso penalità per rinuncia pellegrinaggio,
    - Assicurazione: assistenza, spese mediche, bagaglio.

  • L'offerta non comprende:


    - Quota d'iscrizione 30 €
    - Tasse Aeroportuali 155 €
    - Bevande ai pasti,

    - Extra in generale,
    - Facchinaggio, tasse di soggiorno da versare direttamente in albergo.

  • Supplementi e Riduzioni:


    - Supplemento Camera Singola : 300 € Tutto il tour

  • Semaforo: nessuno


Viaggio di Gruppo in Terra Santa e Giordania da Cagliari Pellegrinaggi di 9 Giorni dal 5 al 13 Ottobre 2018 da 1400 € IN PREPARAZIONE

Offerta Viaggio in Terra Santa da Cagliari Pellegrnaggio in Terra Santa Partenza da Cagliari. Viaggio Religioso di 8 Giorni & 7 Notti dal 2 al 9 Ottobre 2017. Pacchetto Viaggio & Pellegrinaggio comprende Volo da Cagliari per Tel Aviv via Roma Sistemazioni in Hotel 3 Stelle in Pensione Completa Trasferimenti Pellegrinaggio con Guida Spirituale Assistenza Tecnica ed Assicurazione da 1360 € a persona in camera doppia

 

Pacchetto Pellegrinaggio in Terra Santa da Cagliari

Categoria

Terra Santa dalla Sardegna

Offerta

Pellegrinaggio di gruppo in Terra Santa da Cagliari

Pacchetto Viaggio

Voli di Linea da Cagliari + Transfer + Tour + Pellegrinaggi + Assistenza 

Destinazione

Tel Aviv - Tabor - Nazareth - Betlemme  - Gerusalemme - Gerico - Mar Morto

Partenza da

Da Cagliari via Roma

Durata / Data Pacchetto

8 Giorni 7 Notti dal 2 al 9 Ottobre 2017

Servizi Inclusi

 Guida Spirituale Ingressi nei Musei Inclusi

Hotel / Trattamento

Hotel 3 Stelle in Pensione Completa

Prezzo a persona

1360 € + 30 € Iscrizione

Programma del Tour per Pasqua in Terra Santa da Cagliari

1° GIORNO: CAGLIARI | ROMA | TEL AVIV | BETLEMME Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto concordato; disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di linea per Tel Aviv. Arrivo nel pomeriggio, incontro con la guida e trasferimento a Betlemme Sistemazione in albergo/casa religiosa, cena e pernottamento.

2° GIORNO: MASADA | MAR MORTO | BETLEMME Di primo mattino, Santa Messa al Campo dei Pastori, successivo trasferimento verso il Mar Morto in località Masada che raggiungeremo attraversando una depressione di almeno 200 metri sotto il livello del mare. Visita dell’antica fortificazione che fu eretta nel II sec. a.C. e rinforzata successivamente da Erode il Grande. Dall’altro ammireremo un meraviglioso panorama sul deserto di Giuda e a ovest sul deserto del Neghev. Pranzo sul mar Morto con possibilità di fare il bagno in una piazzola attrezzata e rientro a Betlemme per la visita alla Basilica della Natività. 3° GIORNO: GERICO | QASR EL YAHUD | TABOR | NAZARETH Dopo la prima colazione partenza per un breve giro orientativo di Gerico. Sosta al sito di Qasr El Yahud, il luogo che ricorda il battesimo di Gesù e partenza per la Galilea. Arrivo al Tabor e dopo il pranzo visita alla Basilica dove faremo memoria della Trasfigurazione. Partenza per Nazareth, sistemazione in albergo/casa religiosa cena e pernottamento.

4° GIORNO: IL LAGO DI TIBERIADE Dopo la prima colazione, visiteremo il lago di Tiberiade, luogo della chiamata dei primi 4 discepoli e dell’attività messianica di Gesù, che comprendeva l’insegnamento nelle sinagoghe, la guarigione dalle malattie, la chiamata e la formazione dei discepoli, la preghiera.

5° GIORNO: NAZARETH | CARMELO | GERUSALEMME In mattinata visiteremo Nazareth, il luogo dove l’evangelista Matteo pone la Santa Famiglia e dove, Gesù ha insegnato di sabato nella sinagoga. La visita proseguirà con la Chiesa di S. Giuseppe e la Chiesa ortodossa di San Gabriele, detta “Fontana della Vergine”, Museo francescano. A fine mattinata partiremo per Gerusalemme, sostando sul Monte Carmelo, che abbraccia la Baia di Haifa. Pranzo e visita alla chiesa che custodisce la Grotta di Elia; partenza per Gerusalemme; sistemazione in albergo/casa religiosa, cena e pernottamento.

6° GIORNO: MONTE MORIA | MONTE SION | MONTE DEGLI ULIVI In primissima mattinata, raggiungeremo il Muro della cinta erodiana, denominato Ha Kothel, il posto più sacro della religione ebraica che si ergeva sul Monte Moria: dal piazzale (senza salire) vedremo le cupole delle moschee islamiche di Al’ Aqsa e della Roccia – non visitabili. Passando dalla Porta di Sion o da quella dei Magrebini, raggiungeremo a piedi il Cenacolo sul Monte Sion, dove faremo memoria dell’ultima cena e della discesa dello Spirito Santo. Visita al Cenacolino francescano, alla Basilica della Dormizione e alla Chiesa del Gallicantu.

Nel pomeriggio saliremo al Monte degli Ulivi: sosta all’Edicola dell’Ascensione, alla chiesa che conserva la Grotta detta del Pater Noster e al Dominus Flevit. Raggiugeremo infine il Getzemani, o Basilica delle Nazioni, la Grotta dell’Arresto e la chiesa ortodossa della Tomba di Maria.

7° GIORNO: LA VIA DOLOROSA | YAD VASHEM In mattinata raggiungeremo il Memoriale dell’Olocausto, lo Yad Vashem, una via crucis di nostri tempi. In mattinata visiteremo la Chiesa di St. Anna e la Piscina Probatica. Poi, percorreremo la “Via Dolorosa”, lungo un itinerario sul quale, per devozione popolare, sono segnate le diverse stazioni della Via Crucis. Nel percorso prevediamo solo alcune visite: alla Chiesa della Flagellazione; alla 6° stazione (dedicata a Veronica); alla 9° stazione (dove si trova il patriarcato copto); alla Basilica della Resurrezione, con la visita approfondita al Calvario e al Santo Sepolcro.

8° GIORNO AIN KAREM | TEL AVIV | ROMA | CAGLIARI In mattinata, partenza per Ain Karem dove si ricordano la visita di Maria ad Elisabetta e la nascita del figlio di Elisabetta, San Giovanni Battista, colui che sin dal grembo materno annuncia l’arrivo del Signore. Visita alla Chiesa di San Giovanni Battista e alla Chiesa della Visitazione. Operazioni d’imbarco e partenza per l’Italia (transitando per lo scalo di Roma). Termine dei servizi.

Operativo voli Di Linea: Cagliari / Roma / Tel Aviv ( Soggetti da riconferma )

Data Aeroporti di partenza Orari di Partenza Aeroporto di arrivo Orari di Arrivo

2 Ottobre

Cagliari Elmas 06:20 Roma Fiumicino 07:25
Roma Fiumicino 11:30 Tel Aviv 15:50

9 Ottobre

Tel Aviv 14:55 Roma Fiumicino 17:45
Roma Fiumicino 21:50 Cagliari Elmas 22:55

Terra Santa e Gesù La Terra Santa non è una meta come tutte le altre. Culla di civiltà millenarie, è una terra resa santa dalla vita di Gesù ma anche dalla nascita e dallo sviluppo delle prime comunità cristiane. La Terra santa è molto importante per la cristianità, principalmente perché è il luogo in cui nacque, predicò, fu crocifisso e ivi risorse Gesù Cristo. Dal 1219, anno del viaggio di San Francesco di Assisi, l'Ordine dei frati minori è presente in Terra Santa; oltre un secolo più tardi, nel 1342, papa Clemente VI riconobbe all'Ordine il diritto di rappresentare la Chiesa cattolica nei luoghi santi, già riconosciuto dai musulmani grazie alla donazione del francescano re di Napoli Roberto d'Angiò; la provincia francescana di Terra santa è più diffusamente conosciuta come Custodia di Terra Santa. Gerusalemme Gerusalemme è un'antichissima città nonché città santa per due delle tre principali religioni monoteistiche (Ebraismo e Cristianesimo) e terza città santa in ordine d'importanza, dopo La Mecca e Medina, per l'Islam. Si trova sull'altopiano che separa la costa orientale del Mediterraneo dal Mar Morto, a est di Tel Aviv, a sud di Ramallah, a ovest di Gerico e a nord di Betlemme. La Città Vecchia e le sue mura, considerate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, racchiudono in meno di un chilometro quadrato molti luoghi di grande significato religioso come il Monte del Tempio, il Muro del pianto, la Basilica del Santo Sepolcro, la Cupola della Roccia e la Moschea al-Aqsa. Nel corso della sua storia Gerusalemme è stata distrutta e ricostruita due volte ed è stata assediata, conquistata e riconquistata in decine di occasioni. Gerusalemme è situata a 31°47′N, 35°13′E sull'estremità meridionale di un altopiano dei monti di Giudea, che include il Monte degli Olivi (Har HaZeitim) a est e il Monte Scopus (Har HaTzofim) a nord-est; l'altitudine (della città antica) è circa 760 m s.l.m. (la moderna è percorsa da continui saliscendi), la sua superficie è 125 km². Gerusalemme dista 60 km a est di Tel Aviv e del mar Mediterraneo e 35 km a ovest del Mar Morto. Le città vicine sono Betlemme e Beit Jala a sud, Abu Dis e Maale Adumim a est, Ramallah e Givat Zeev a nord e Mevaseret Zion a ovest. Tel Aviv letteralmente "collina della primavera") è una città israeliana sulla costa del mar Mediterraneo. Tel Aviv è anche il centro dell'area metropolitana più grande e popolosa in Israele, denominata Gush Dan (Blocco di Dan). Tel Aviv è il principale centro economico di Israele. È stata la capitale d'Israele dal 1948 al dicembre 1949 ed è ancora sede della maggior parte delle ambasciate straniere presso quello stato, dato che la proclamazione da parte di Israele di Gerusalemme come capitale non è riconosciuta da diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nessuno stato ha l'ambasciata in tale città. Nazareth Nazareth è una città di 73.658 abitanti del Distretto Nord di Israele, nella regione storica della Galilea. La maggioranza della popolazione è cittadina araba di Israele che si divide in 31,3% cristiani e 68,7% musulmani. Nazareth è famosa universalmente come la città di origine di Gesù, che secondo i Vangeli, pur essendo nato a Betlemme, vi abitò durante la sua infanzia e giovinezza. A Nazareth inoltre, sempre secondo i Vangeli, avvenne l'Annunciazione, cioè l'annuncio della sua prossima nascita, che venne fatto a sua madre Maria dall'Arcangelo Gabriele. Il 14 maggio 2009 si è recato in visita apostolica a Nazareth Papa Benedetto XVI. Pellegrinaggi in Terra Santa La terra donata da Dio al suo popolo, e che oggi si fa rientrare nell’area identificata soprattutto dai cristiani come Terra Santa è la regione meridionale che comprende, in gran parte, l’attuale Stato d’Israele. Nei secoli questo lembo di terra ha assunto varie denominazioni quali: Terra di Canaan, Palestina, Israele, Terra Promessa, Terra Santa, Terra dell’Alleanza. Oggi lo Stato d’Israele ha raggiunto circa 7,8 milioni di abitanti che rappresentano un mosaico di gente con retroterra etnici, stili di vita, religioni, culture, e tradizioni di ogni genere. Il territorio della Terra Santa Il territorio della Terra Santa può essere suddiviso in quattro grandi aeree geografiche differenti, che corrispondono anche alle quattro zone climatiche: la fascia costiera che costeggia il mare mediterraneo e le pianure, la fascia montuosa centrale, le regioni aride e desertiche e la valle del fiume Giordano e la Valle dell’Arava. L’intero Stato d’Israele come estensione corrisponde, all’incirca, alla nostra regione Calabria, non superando una superficie di circa 22.000 Kmq. Dalle condizioni geofisiche è intuibile comprendere come tutto il territorio d’Israele e molto vario, si passa dalla verdeggiante e fertile Galilea alla più arida e desertica Giudea. Il Paese a est racchiude la cosiddetta Fossa Giordanica la quale raggiunge, nella zona del lago di Galilea, i 200 metri sotto il livello del mare per poi giungere al Mar Morto dove la depressione arriva fino ai 400 metri sotto il livello del mare.

La presenza di tante razze e culture fa emergere come anche le diverse religioni rendono quest’area del Medioriente oltremodo attraente e emozionante. Non a caso, Gerusalemme,  Yerushalayim (per gli ebrei),  Al Quds (la santa per i musulmani) è la capitale delle tre religioni monoteistiche, nella quale vivono tutti i figli di Abramo: cristiani, ebrei e musulmani.  E’ evidente che per noi cristiani è la terra nella quale è nato, vissuto, morto e risorto Gesù di Nazaret, è vissuta Maria la madre del Signore, Giuseppe il carpentiere padre putativo di Gesù, gli apostoli e i primi giudei cristiani che ci hanno tramandato la fede nell’unico vero Dio che ha tanto amato il mondo da donarci il suo Figlio, morto per tutta l’umanità e per ciascuno di noi riscattandoci dal peccato originale commesso dai nostri progenitori Adamo e Eva. Percorrere i luoghi legati alla vita terrena di Gesù, soffermarsi nei siti dove la Parola è stata annunciata comprendendo come Gesù sia l’unica «Via, Verità e Vita», suscita un’emozione spirituale incredibile, che in molti si manifesta con una sensazione d’incontro quasi fisico con il Maestro di Galilea. E’ innegabile, quindi, che per ciascun credente peregrinare in Terra Santa significa andare alla radice del suo essere cristiano, andare nell’unico luogo nel quale il Figlio di Dio, Gesù di Nazaret, si è incarnato «hic…verbum caro factum est». Il Santo Padre Paolo VI, in quest’anno ricorre il 50° anniversario del Suo pellegrinaggio in Terra Santa, ha definito la Terra Santa il «il quinto Vangelo». Conoscere questa terra, la sua storia millenaria, il suo ambiente umano, geografico e culturale contribuisce efficacemente a una più vitale comprensione del messaggio della Sacra Scrittura. Oggi si è si è determinati nel credere che accanto al progressivo sviluppo della Storia della Salvezza esista anche una Geografia della Salvezza.

E’ bello salutarci come sono soliti fare gli Ebrei, dopo il pellegrinaggio nella Città Santa, manifestando così il profondo anelito di voler sempre ritornare alle radici della loro fede: «l’anno prossimo a Gerusalemme».  

Pellegrinaggi Pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio? Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino. Perché fare un pellegrinaggio? La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”). Come vivere il pellegrinaggio Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”)  Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace).  Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio. La pace dopo il pellegrinaggio La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri (Sal 135). Il Sal 136 – la grande litania di ringraziamento – è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio…

Dettagli offerta: Viaggio di Gruppo in Terra Santa e Giordania da Cagliari Pellegrinaggi di 9 Giorni dal 5 al 13 Ottobre 2018 da 1400 € IN PREPARAZIONE


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    - Viaggio aereo Cagliari / Roma/Tel Aviv- (voli di linea),

    - Tassa carburante,
    - Trasporti in pullman,
    - Visite come da programma,
    - Ingressi,
    - Sistemazione in alberghi di seconda categoria (camere a due letti con servizi privati),
    - Pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo giorno (bevande escluse),
    - Mance, portadocumenti, radio-guide,
    - Guida tecnico-spirituale,
    - Rimborso penalità per rinuncia pellegrinaggio,
    - Assicurazione: assistenza, spese mediche, bagaglio.

  • L'offerta non comprende:


    - Quota d'iscrizione 30 €
    - Tasse Aeroportuali 155 €
    - Bevande ai pasti,

    - Extra in generale,
    - Facchinaggio, tasse di soggiorno da versare direttamente in albergo.

  • Supplementi e Riduzioni:


    - Supplemento Camera Singola : 300 € Tutto il tour

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