Terra Santa 2020 Gerusalemme e Masada Partenza da Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio Pellegrinaggio di 7 Giorni dal 19 Ottobre al 25 Ottobre Novembre da 1390 €
Offerta Viaggio in Terra Santa Gerusalemme e Masada Partenza da Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio Pellegrinaggio di 7 Giorni 6 Notti dal 19 al 25 Ottobre 2020. Pacchetto Viaggio Religioso comprende voli di Linea da Milano Malpensa per Tel Aviv Sistemazione in Hotel 3/4 con trattamento di pensione completa Assistenza Tecnica e Spirituale Assicurazione da 1390 € a persona in camera doppia
Pacchetto Pellegrinaggio in Terra Santa da Milano e Orio al Serio
Categoria |
Terra Santa da Milano |
Offerta |
Viaggio & Pellegrinaggio in Terra Santa da Milano |
Pacchetto Viaggio |
Volo di Linea Tour Hotel Pellegrinaggi |
Destinazione |
Gerusalemme Tel Aviv Tabor Lago Galilea Betlemme |
Partenza da |
Da Milano MalpensaBergamo Orio al Serio |
Durata / Data |
7 Giorni 6 Notti dal 19 al 25 Ottobre 2020 |
Servizi Inclusi |
Guida Spirituale / Ingressi Inclusi |
Hotel / Trattamento |
Hotel 3/4 Stelle in pensione Completa |
Prezzo a persona |
1390 € + 50 € Iscrizione |
Programma del Viaggio in Terra Santa da Milano
Primo giorno: ORIO/MALPENSA - TEL AVIV - GALILEA All’orario prestabilito ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni d’imbarco. Partenza per Tel Aviv con volo di linea. Arrivo, incontro con la guida e partenza per la Galilea. Compatibilmente con l’orario di arrivo, sosta al Monte Carmelo per una visita del santuario di Stella Maris. Arrivo in serata a Nazareth o Tiberiade,. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Secondo giorno: NAZARETH - MONTE TABOR Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Nazareth: la Basilica dell’Annunciazione, la Chiesa di San Giuseppe, la Sinagoga e la Fontana di Maria. Nel pomeriggio trasferimento al Monte Tabor, salita in taxi e visita della basilica della Trasfigurazione. Sosta a Cana di Galilea, località che ricorda il primo miracolo di Gesù.
Terzo giorno: LAGO DI TIBERIADE - GIUDEA Pensione completa. Giornata d’escursione attorno al Lago di Tiberiade e visita dei luoghi cruciali della predicazione di Gesù: il Monte delle Beatitudini; Tabga, con le chiese del Primato e della Moltiplicazione dei pani e dei pesci; Cafarnao, con il memoriale di San Pietro, la Sinagoga e gli Scavi archeologici. Al termine, partenza per la Giudea percorrendo la valle del Giordano. Sistemazione in hotel.
Quarto giorno: BETLEMME - GERUSALEMME Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Betlemme con la Basilica della Natività, la Grotta del Latte e il Campo dei Pastori. Trasferimento a Gerusalemme e visita del Monte degli Ulivi: l’Edicola dell’Ascensione, la Chiesa del Pater Noster, il Dominus Flevit, l’Orto degli Ulivi, la tomba di Maria e la Basilica del Getsemani.
Quinto giorno: GERUSALEMME Pensione completa. Intera giornata dedicata alla scoperta di Gerusalemme cominciando dal Monte Sion con il Cenacolo, la Basilica della Dormizione e San Pietro in Gallicantu. Sosta al Muro del Pianto (Kotel). Si prosegue con la visita della città vecchia: la Chiesa di Sant’Anna con la Piscina Probatica e il percorso della Via Dolorosa (Flagellazione, Lithostrotos) fino al Santo Sepolcro.
Sesto giorno: QUMRAN - MASADA - MAR MORTO Pensione completa. Giornata di escursione nel deserto di Giuda. Visita di Qumran, dove furono rinvenuti i “Rotoli del Mar Morto”, e di Masada, l’inespugnabile fortezza costruita da Erode il Grande. Tempo a disposizione per un bagno nelle acque salate del Mar Morto.
Settimo giorno: TEL AVIV – ORIO/MALPENSA Prima colazione. Ultime visite, compatibilmente con l’orario dei voli. In tempo utile trasferimento in pullman all’aeroporto di Tel Aviv. Operazioni d’imbarco e e partenza con volo di linea per il rientro in Italia.
N.B: L'ordine delle visite potrebbe subire qualche variazione, senza alterare la natura del programma.
Terra Santa e Gesù La Terra Santa non è una meta come tutte le altre. Culla di civiltà millenarie, è una terra resa santa dalla vita di Gesù ma anche dalla nascita e dallo sviluppo delle prime comunità cristiane. La Terra santa è molto importante per la cristianità, principalmente perché è il luogo in cui nacque, predicò, fu crocifisso e ivi risorse Gesù Cristo. Dal 1219, anno del viaggio di San Francesco di Assisi, l'Ordine dei frati minori è presente in Terra Santa; oltre un secolo più tardi, nel 1342, papa Clemente VI riconobbe all'Ordine il diritto di rappresentare la Chiesa cattolica nei luoghi santi, già riconosciuto dai musulmani grazie alla donazione del francescano re di Napoli Roberto d'Angiò; la provincia francescana di Terra santa è più diffusamente conosciuta come Custodia di Terra Santa. Pellegrinaggi in Terra Santa La terra donata da Dio al suo popolo, e che oggi si fa rientrare nell’area identificata soprattutto dai cristiani come Terra Santa è la regione meridionale che comprende, in gran parte, l’attuale Stato d’Israele. Nei secoli questo lembo di terra ha assunto varie denominazioni quali: Terra di Canaan, Palestina, Israele, Terra Promessa, Terra Santa, Terra dell’Alleanza. Oggi lo Stato d’Israele ha raggiunto circa 7,8 milioni di abitanti che rappresentano un mosaico di gente con retroterra etnici, stili di vita, religioni, culture, e tradizioni di ogni genere. Pellegrinaggi in Terra Santa La Terra Santa, è da sempre una meta classica di Pellegrinaggio Giubilare. Andare nella terra di Gesù, con tutte le sue contraddizioni e le sue sofferenze, nell’anno del Giubileo della Misericordia Divina, significa sperimentare nella Sua Terra la Misericordia di Dio dove questa è stata consumata al massimo sulla Croce: Il grande gesto di gratuità, compiuto da Gesù di Nazareth, Figlio di Dio, nei confronti di tutta l’umanità. Percorrere le strade tracciate dai nostri Padri, attraversare i deserti dei Profeti, meditare la “Parola” là dove Gesù parlò alle folle, pregare dove si raccoglieva la prima Chiesa, vivere le emozioni della fede così come le vissero i primi discepoli del “Maestro” è una esperienza fondamentale nel cammino di fede di ogni cristiano. Le Porte Sante che verranno aperte in Terra Santa durante il Giubileo sono: La Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, la Chiesa di Santa Caterina annessa alla Basilica della Natività a Betlemme e la Basilica del Getsemani a Gerusalemme. Per dare a tutti l’opportunità di recarsi in Terra Santa in quest’anno Giubilare, abbiamo predisposto una serie di combinazioni di diversa durata, garantendo sempre la presenza di guide cristiane molto preparate e munite di regolare patentino. Il territorio della Terra Santa Il territorio della Terra Santa può essere suddiviso in quattro grandi aeree geografiche differenti, che corrispondono anche alle quattro zone climatiche: la fascia costiera che costeggia il mare mediterraneo e le pianure, la fascia montuosa centrale, le regioni aride e desertiche e la valle del fiume Giordano e la Valle dell’Arava. L’intero Stato d’Israele come estensione corrisponde, all’incirca, alla nostra regione Calabria, non superando una superficie di circa 22.000 Kmq. Dalle condizioni geofisiche è intuibile comprendere come tutto il territorio d’Israele e molto vario, si passa dalla verdeggiante e fertile Galilea alla più arida e desertica Giudea. Il Paese a est racchiude la cosiddetta Fossa Giordanica la quale raggiunge, nella zona del lago di Galilea, i 200 metri sotto il livello del mare per poi giungere al Mar Morto dove la depressione arriva fino ai 400 metri sotto il livello del mare. La presenza di tante razze e culture fa emergere come anche le diverse religioni rendono quest’area del Medioriente oltremodo attraente e emozionante. Non a caso, Gerusalemme, Yerushalayim (per gli ebrei), Al Quds (la santa per i musulmani) è la capitale delle tre religioni monoteistiche, nella quale vivono tutti i figli di Abramo: cristiani, ebrei e musulmani. E’ evidente che per noi cristiani è la terra nella quale è nato, vissuto, morto e risorto Gesù di Nazaret, è vissuta Maria la madre del Signore, Giuseppe il carpentiere padre putativo di Gesù, gli apostoli e i primi giudei cristiani che ci hanno tramandato la fede nell’unico vero Dio che ha tanto amato il mondo da donarci il suo Figlio, morto per tutta l’umanità e per ciascuno di noi riscattandoci dal peccato originale commesso dai nostri progenitori Adamo e Eva. Percorrere i luoghi legati alla vita terrena di Gesù, soffermarsi nei siti dove la Parola è stata annunciata comprendendo come Gesù sia l’unica «Via, Verità e Vita», suscita un’emozione spirituale incredibile, che in molti si manifesta con una sensazione d’incontro quasi fisico con il Maestro di Galilea. E’ innegabile, quindi, che per ciascun credente peregrinare in Terra Santa significa andare alla radice del suo essere cristiano, andare nell’unico luogo nel quale il Figlio di Dio, Gesù di Nazaret, si è incarnato «hic…verbum caro factum est». Il Santo Padre Paolo VI, in quest’anno ricorre il 50° anniversario del Suo pellegrinaggio in Terra Santa, ha definito la Terra Santa il «il quinto Vangelo». Conoscere questa terra, la sua storia millenaria, il suo ambiente umano, geografico e culturale contribuisce efficacemente a una più vitale comprensione del messaggio della Sacra Scrittura. Oggi si è si è determinati nel credere che accanto al progressivo sviluppo della Storia della Salvezza esista anche una Geografia della Salvezza.
E’ bello salutarci come sono soliti fare gli Ebrei, dopo il pellegrinaggio nella Città Santa, manifestando così il profondo anelito di voler sempre ritornare alle radici della loro fede: «l’anno prossimo a Gerusalemme». Pellegrinaggi Pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio? Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino. Perché fare un pellegrinaggio? La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”). Come vivere il pellegrinaggio Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”) Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace). Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio. La pace dopo il pellegrinaggio La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri (Sal 135). Il Sal 136 – la grande litania di ringraziamento – è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio…
Dettagli offerta: Terra Santa 2020 Gerusalemme e Masada Partenza da Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio Pellegrinaggio di 7 Giorni dal 19 Ottobre al 25 Ottobre Novembre da 1390 €
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L'offerta Comprende:
-viaggio aereo in classe unica con voli di linea Ryanair;
-tasse aeroportuali e di sicurezza;
-un bagaglio da 10 Kg;
-trasferimento in pullman dall’aeroporto di Tel Aviv e viceversa;
-spostamenti in pullman previsti dal programma durante la permanenza;
-soggiorno in case religiose o hotel 3/4 stelle in camere doppie con servizi;
-trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo;
-ingressi ai siti indicati nel programma;
-guida-accompagnatore locale parlante italiano (autorizzata dalla Commissione Pellegrinaggi in Terra Santa);
-assicurazione medico, bagaglio e annullamento viaggio;
-materiale in esclusiva a supporto viaggio;
-mance per ristoranti, hotel e autista; -
L'offerta non comprende:
-Quota d'iscrizione;
-mancia per la guida;
-bevande;
-bagaglio in stiva;
-posto preassegnato a bordo dell'aereo;
-escursioni facoltative;
-extra di carattere personale;
-tutto quanto non espressamente indicato sotto la voce: “la quota comprende". -
Supplementi e Riduzioni:
Supplementi
-camera singola: € 70 a notte
-bagaglio in stiva a/r: € 70 (soggetto a riconferma);
-posto preassegnato standard a/r: € 15 (soggetto a riconferma)
-sala vip con fast-track il giorno della partenza; presso l’aeroporto di Orio: € 25.Riduzioni
-Bambini 2-12 anni non compiuti in camera tripla (quadruple solo su richiesta) con due adulti: - 20%
-Infant 0/2 anni non compiuti: - 90%
-Religiose e religiosi: - 10% (applicabile solo alla quota base) - Semaforo: nessuno