Email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

SAN GIOVANNI ROTONDO CON MONTE SANT' ANGELO DA CAGLIARI

San Giovanni Rotondo dalla Sardegna Voli diretti da Cagliari da Alghero da Olbia.

Pellegrinaggio San Giovanni Rotondo con Monte Sant'Angelo Partenza con volo diretto dalla Sardegna. Viaggio religioso. Visite Escursioni con Guida in Italiano 

Calendario Partenze 2016 Pellegrinaggi a San Giovanni Rotondo dalla Sardegna voli da Cagliari

Date di partenze per San Giovanni Rotondo

Durata

Partenza

Prezzo

San Giovanni Rotondo dal 23 al 26 Agosto

4 Giorni 3 Notti

Da Olbia

450 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 3 al 6 Settembre*

4 Giorni 3 Notti

Da Cagliari

350 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 8 al 10 Settembre

3 Giorni 2 Notti

Da Cagliari

300 € + 20 €

Anniversario a S. Giovanni Rotondo dal 20 al 24 Settembre*

5 Giorni 4 Notti

Da Cagliari

495 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 22 al 24 Settembre*

3 Giorni 2 Notti

Da Cagliari

300 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 8 al 11 Ottobre

4 Giorni 3 Notti

Da Cagliari

350 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 15 al 18 Ottobre

4 Giorni 3 Notti

Da Cagliari

370 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 15 al 18 Ottobre

4 Giorni 3 Notti

Da Cagliari

395 € + 20 €

San Giovanni Rotondo dal 27 al 29 Ottobre

3 Giorni 2 Notti

Da Cagliari

300 € + 20 €

* Partenze Garantite

Hotel di Soggiorno a San Giovanni Rotondo
Situato in un'invidiabile posizione a San Giovanni Rotondo, a pochi passi dal Santuario Santa Maria delle Grazie e dalla Chiesa San Pio da Pietrelcina, dal Presidio Residenziale Riabilitativo "Gli Angeli di Padre Pio", dall'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" e dal poliambulatorio "Giovanni Paolo II".
L'Hotel a San Giovanni Rotondo offre ospitalità a famiglie e gruppi organizzati, prestando particolare attenzione ai pelligrini alle persone diversamente abili.
San Giovanni Rotondo
La storia più recente della città di San Giovanni Rotondo coincide con quella del Convento e di Padre Pio da Pietrelcina, giuntovi il 28 luglio 1916. Qui, da allora al 23 settembre 1968, visse e morì Padre Pio da Pietrelcina.
La città di San Giovanni Rotondo fu fondata nel 1095 sulle rovine di un preesistente villaggio del IV secolo a.C., di questo borgo restano dei segni visibili, come alcune tombe ed un battistero circolare (l'epiteto "Rotondo" deriva proprio da questo) che anticamente era destinato al culto di Giano, Dio bifronte, e in seguito fu consacrato a San Giovanni Battista.
Adagiata in una bella valle quasi a 600 metri di altezza, San Giovanni Rotondo si presenta ampia, coi tetti rossi, ben distribuita su tutti i versanti.

I luoghi di San Pio ed il Santuario dedicato a San Michele Arcangelo
San Pio da Pietrelcina, Padre Pio, è stato anzitutto un uomo di Dio,un uomo che ha fatto risplendere le colline del Gargano di nuova luce ed ha attirato – sia in vita che dopo la sua morte – tantissimi fedeli in una terra, quella del Gargano, già richiamo di tanti pellegrini per il culto di S. Michele Arcangelo. San Pio da Pietrelcina è un santo dei nostri giorni, strumento di misericordia e salvezza per le moltitudini che lo circondavano ogni giorno. Nei luoghi che questo itinerario invita a ripercorrere si respira ancora forte il carisma di Padre Pio. Egli si è reso veramente strumento di redenzione, di una salvezza che giunge agli uomini attraverso i sacramenti, guarendo il corpo e lo spirito. Questi giorni saranno un momento particolarmente propizio per potersi avvicinare a Dio tramite il grande dono dei Sacramenti come Padre Pio ha insegnato durante la sua vita terrena. Questo itinerario ci porta a incontrare un Santo del nostro tempo: San Pio da Pietrelcina o più semplicemente, com’è rimasto nei cuori della gente: Padre Pio, uomo umile e obbediente fino all’estremo ed esempio di virtù e di santità per ognuno di noi. Egli è entrato con la sua voce e il suo volto nella vita di tanti cristiani anche prima di essere proclamato Santo dalla Chiesa. Un frate che è stato associato alla Passione di Cristo attraverso le stimmate, come il fondatore del suo ordine, Francesco d’Assisi. Ma quell’elezione particolare è stata il crisma che ha fatto di Padre Pio uno strumento per la guarigione spirituale e fisica di tanti uomini e donne del nostro tempo. Il suo confessionale nella prima vecchia chiesa del convento di Santa Maria delle Grazie era come un fonte battesimale, dove migliaia di persone sono passate per trovare un nuovo slancio per la propria vita. A Pietrelcina, dove Padre Pio nacque il 25 maggio del 1887, si visiteranno i luoghi dell’infanzia del Santo. La vocazione di Francesco Forgione, poi Padre Pio, inizia qui. Pietrelcina è il luogo in cui vivrà esperienze mistiche e giorni di intensa preghiera nella sua umile casa e nella parrocchia del paese. A San Giovanni Rotondo, città in cui Padre Pio visse dal 1916 al 1968, si visiteranno i “ricordi” e si vivrà il pellegrinaggio alla tomba del Santo, si potrà partecipare alla Via Crucis e alla celebrazione della Santa Messa.San Pio da Pietrelcina, che ha vissuto nel suo corpo la sofferenza, ha voluto che gli uomini potessero collaborare ad alleviare le malattie e i dolori dei fratelli, creando a San Giovanni Rotondo la Casa Sollievo della Sofferenza inaugurata nel maggio del 1956. Secondo le sue intenzioni, come lui stesso disse: “ Non un ospedale qualsiasi, ma una “Casa”, un “Luogo di Preghiera e di Scienza” dove ricoverati, medici, sacerdoti saranno riserve di amore che tanto più sarà abbondante in uno, tanto più si comunicherà agli altri.” Oggi, accanto al vecchio convento e alla chiesa costruita negli anni ‘50, si affianca un moderno e Santuario dall’ardita architettura inaugurato nel luglio 2004 e che può raccogliere migliaia di fedeli. Nella Basilica inferiore di questa chiesa, dal 2010 è stato traslato il corpo di San Pio e oggi la sua tomba è meta di un flusso continuo di pellegrini che vengono a chiedere aiuto, conforto e grazie per la propria vita e quella dei loro cari.

Benvenuti a San Giovanni Rotondo ( Padre Pio )
Benvenuti in uno degli angoli più belli del Gargano
Benvenuti a San Giovanni Rotondo, una meravigliosa città del Parco Nazionale del Gargano, collocata tra Monte Calvo, Monte Castellana e Monte Nero, dove è possibile godere di uno splendido panorama sul Tavoliere e sul Golfo di Manfredonia.
Nel centro storico di San Giovanni Rotondo, con le antiche vie, vicoli, piazze e mugnali si scorgono i percorsi di storia di vita quotidiana di un popolo, le cui tradizioni sono ancora oggi presenti.
La festa religiosa più “importante” è quella di Santa Maria delle Grazie che ricorre nei giorni 8-9-10 settembre durante il quale il quadro, di pregiata fattura, della Madonna delle Grazie sito presso l'omonimo Convento dei frati Cappuccini, dove è vissuto Padre Pio, viene portato in paese presso la Chiesa Matrice il 31 agosto e vi rimane fino al 10 settembre
Il santo patrono è San Giovanni Battista, venerato nel giorno 24 giugno.

 Cosa c'é da Vedere a San Giovanni Rotondo
In questo viaggio visiteremo i luoghi dove Francesco Forgione ( San Pio ) trovo' la sua spiritualità nella bellissima regione Pugliese forte delle sue tradizioni, bellezze naturali ma , anche dai sapori unici , dati dalla ricca varietà delle sue pietanze locali. Andremo a vedere il bellissimo Santuario di San Michele Arcangelo, la Grande Opera di Padre Pio, la Casa Sollievo della Sofferenza. Infine andremo a Pietrelcina luogo e meta di numerosissimi pellegrini.

Francesco Forgione, una vita nel segno di Dio
Destinato ad una venerazione popolare di imponenti proporzioni, San Pio da Pietralcina rappresenta, per il mondo intero, quella figura umile e sofferente di un frate francescano.
Padre Pio da Pietrelcina, ora San Pio da Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione, nasce a Pietrelcina, piccolo borgo del Sannio in provincia di Benevento, il 25 maggio del 1887. Il desiderio di diventare sacerdote si manifestò molto presto e fu sollecitato dalla conoscenza di un frate del convento di Morcone; nel 1907 emise la professione dei voti solenni. La sua salute molto cagionevole e sofferente, la straordinaria forza nel parlare al cuore delle persone, gli innumerevoli miracoli e la grande opera terrena "Casa Sollievo della Sofferenza" lo riconoscono come figura cristiana più importante della Puglia, conosciuta in tutto il mondo.
La chiesa di Padre Pio da Pietrelcina
La nuova chiesa del pellegrino commissionata a Renzo Piano è stata inaugurata in onore del santo più venerato nel mondo
Nel 1959, Padre Pio, con l'inaugurazione della chiesa "grande" di Santa Maria delle Grazie, bonariamente si rivolse ai suoi confratelli dicendo loro che avevano realizzato una "scatoletta di fiammiferi". La nuova chiesa del pellegrinaggio commissionata a Renzo Piano, è stata la risposta dei frati alle necessità dei fedeli che ogni anno affollavano a milioni la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. La costruzione della Chiesa, iniziata nel 1994, si è conclusa il 1° luglio 2004, dopo circa dieci anni dall’inizio dei lavori e dedicata a San Pio da Pietrelcina.
La dedicazione della chiesa è stata celebrata dal vescovo di Mafredonia e San Giovanni Rotondo, Mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, assistito da 7 diaconi e coadiuvato da circa 150 tra cardinali e vescovi e 500 preti. Uno spettacolo incredibile di gente che oltre ai chierici calcolava circa 20.000 persone. L'opera si sviluppa su una superficie di circa 9.200 mq. con una capacità di 7.000 posti a sedere, ma nelle grandi occasioni il grande sagrato può ospitare circa 30.000 fedeli.

Pellegrinaggi

pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio?
Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.

Perché fare un pellegrinaggio?

La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”).

Come vivere il pellegrinaggio
Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”)  Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace).  Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio.

La pace dopo il pellegrinaggio
La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri (Sal 135). Il Sal 136 – la grande litania di ringraziamento – è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio…

La città di San Giovanni Rotondo

La città di San Giovanni Rotondo fu fondata nel 1095 sulle rovine di un preesistente villaggio del IV secolo a.C.; di questo borgo restano dei segni visibili, come alcune tombe ed un battistero circolare (l'epiteto "Rotondo" deriva proprio da questo) che anticamente era destinato al culto di Giano, Dio bifronte, e in seguito fu consacrato a San Giovanni Battista. Durante il basso Medioevo ha sempre ricoperto incarichi importanti nell'organizzazione economica del Meridione; sotto il Regno delle Due Sicilie ad esempio, ha ricoperto l'incarico di stabilire i prezzi della mercanzia commercializzata nel regno.

Il 14 ottobre 1920 San Giovanni Rotondo fu teatro di un grave fatto di sangue. Era il giorno dell'insediamento in municipio dei socialisti che avevano vinto (1069 voti contro 850) contro una coalizione popolare clerico-fascista, denominata Arditi di Cristo per paura di sommosse confluirono in paese 40 carabinieri e 82 soldati. La forte tensione nacque a causa della volontà di esporre la bandiera rossa dal balcone del municipio cui si contrapposero fascisti e popolari. Un corteo popolare percorse le vie di San Giovanni Rotondo per accompagnare gli amministratori socialisti che si insediavano nel comune. Ma davanti alle porte del municipio il corteo fu fermato dai carabinieri. Il commissario Pevere che ridigeva il servizio d’ordine si opponeva che i socialisti, nel prendere possesso del municipio, esponessero la bandiera rossa dal balcone dell’edificio, perché diceva, sarebbe stata un’offesa alla patria e alla bandiera nazionale. Gli “arditi” erano decisi anch’essi a impedire l’esposizione della bandiera rossa. Da essi partirono oltraggi e insulti ai dimostranti. Cominciarono così i tafferugli: simultaneamente dal balcone del municipio, dopo l'uccisione del carabiniere Vito Imbriani i carabinieri aprirono il fuoco sulla folla. Si parlò anche del lancio di una bomba che però venne attribuito non alla forza pubblica ma agli “arditi”. Il bilancio finale fu di 14 morti e 85 feriti. Qui dal 4 settembre 1916 al 23 settembre 1968 visse e morì padre Pio da Pietrelcina.

Monumenti e luoghi di interesse San Giovanni Rotondo
Rovine dell'antica chiesa di Sant'Egidio
Il centro storico è zona quasi esclusivamente residenziale. Le attività a carattere commerciale-turistico hanno scarso rilievo e questo fa sì che il centro del paese è solo marginalmente interessato dal grande flusso turistico dovuto al culto di Padre Pio, che si consuma quasi esclusivamente intorno alla zona del Convento. Passeggiando per le sue vie si incontrano la chiesa di San Giuseppe Artigiano, la Chiesa di San Nicola, caratterizzata da un prezioso portale in rame raffigurante alcuni momenti della vita di San Nicola, la Chiesa di Santa Caterina (la più antica del paese), la Chiesa Matrice di San Leonardo (la chiesa principale di San Giovanni Rotondo, che sul portale d'ingresso presenta una preziosa statua di San Michele Arcangelo), la chiesa di Sant'Orsola (assai ricca di storia e da poco restaurata), la Chiesa della Madonna di Loreto (che riproduce le dimensioni reali del sacro luogo natio del Signore a Betlemme), la Chiesa di Sant'Onofrio ed infine l'antica Chiesa di San Giovanni Battista del III-II secolo a.C. Alle chiese, per il loro innegabile interesse storico, vanno aggiunti i reperti archeologici dell'antico Borgo Sant'Egidio e di La Curvara.
Architetture religiose Chiesa di Sant'Orsola
La Chiesa di Sant'Orsola, una delle più antiche chiese di San Giovanni Rotondo
Edificata a partire dalla fine del Cinquecento e quasi del tutto riedificata tra Seicento e Settecento sorse per volontà del sacerdote don Giovanni Donato Verna che voleva affiancarvi anche un monastero per suore.La chiesa di Sant'Orsola è situata nel centro storico di San Giovanni Rotondo ed è l'edificio sacro più ricco di arte e di storia. Sorta come "Chiesa del Purgatorio", dall'8 dicembre 1638 la chiesa è sede dell'Arciconfraternita dei Morti. L'arciconfraternita in seguito acquistò molte case intorno alla chiesa, per soddisfare il desiderio del Verna (sacerdote dell'epoca), senza però riuscire a realizzare il monastero. All'esterno, la facciata curvilinea in stile barocco rococò, è impreziosita dal portale di breccia e da finestre e nicchie, dove trovano posto due statue in pietra raffiguranti San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova. L'interno, totalmente restaurato negli anni scorsi, custodisce diverse tele di pregio di scuola napoletana, quella dei Santi Vescovi, quella della Madonna col Bambino,San Gaetano da Thiene e Anime del Purgatorio. La tela del purgatorio, posta al centro del Coro, è opera del Pittore Nunzio De Nunzi ed è datata 1707. Al Cinquecento risale la tela della Deposizione, di scuola veneta posta a sinistra dell'ingresso. Pregevoli gli apparati lignei, l'organo cinquecentesco, i pulpiti di legno dorato e il Coro. Nel 1928 il pittore milanese Natale Penati realizzò i dipinti del soffitto e dei cornicioni, raffiguranti il Martirio di Sant'Orsola e Episodi della vita di Sant'Antonio da Padova.
Chiesa di Sant'Onofrio Anacoreta
La Chiesa di Sant'Onofrio
La chiesa di Sant'Onofrio è un edificio sacro di origini medievali, ispirato alla severa essenzialità degli Ordini Mendicanti in capitanata a cavallo tra i secoli XIII e XIV. Fu edificata come "opera regia" da Federico II di Svevia che già aveva proclamato la città di S. Giovanni Rotondo "luogo regio" affrancandola nei confronti dell'Abazia di San Giovanni in Lamis.La Facciata è a capanna in stile romanico-gotico, è arricchita da un portale ogivale, da un doppio oculo e da un coronamento ad archetti pensili. All'esterno sopra il portale, l'epigrafe in caratteri gotici tardi chiarisce la genesi dell'edificio, risalente agli anni attorno alla metà del Duecento, precisamente nel 1231. L'interno completamente rifatto, conserva resti di affreschi trecenteschi. Non e però escluso che la chiesa possa essere, nella redazione originale, ancora più antica e risalente agli anni del primo Medioevo, quando poteva essere compresa all'interno di un polo religioso, del quale faceva parte anche il Battistero di San Giovanni Battista (La Rotonda). Da tempo immemorabile la piazza di S. Giovanni Rotondo ebbe enorme importanza per i commercianti di cereali di tutta la Puglia, poiché vi si svolgeva una fiera fiorentissima i cui prezzi erano presi a riferimento per la vendita in altri luoghi. Questa consuetudine spinse i sovrani del Regno delle due Sicilie a emanare disposizioni che resero obbligatori tali prezzi in tutte le terre del regno. Il prezzo dei cereali veniva proclamato proprio nella chiesa di Sant'Onofrio, alla presenza di moltissimi sindaci. La "voce" del prezzo veniva resa pubblica da un banditore, che nel giorno dedicato a S. Onofrio (11 giugno) emetteva le sue "grida" in tutte le strade della città. Nell'anno 1575 una pragmatica del viceré spostava la fiera di Sant'Onofrio e la data delle "grida" al giorno 19 giugno, festa di S. Pietro e Paolo, poiché a mese inoltrato si aveva più certezza della qualità e della quantità del raccolto. Nella chiesa è venerata la Madonna del Monte Carmelo ed il 16 luglio vi è anche una festa in suo onore. Recentemente sono stati costruiti a ridosso della chiesa, degli uffici Parrocchiali e delle aule per la catechesi. Oggi la chiesa di Sant'Onofrio ospita l'omonima parrocchia.
Chiesa di San Giovanni Battista o della Rotonda

La Chiesa di San Giovanni Battista, nota anche con il nome di "Rotonda", risale al VI-VII secolo, ed è l'edificio religioso più antico e ricco di storia, da cui prese il nome la città. La leggenda dice che la chiesa sia sorta sulle rovine di un antichissimo tempio dedicato al dio Giano, non esistono ad oggi motivazioni storiche che sostengano questa ipotesi. La chiesa era tappa obbligatoria dei longobardi perché sita lungo il percorso della Via Sacra Longobardorum, che conduceva alla grotta di San Michele. Si pensa, inoltre, sia stata per un lungo periodo un Battistero, dato il ritrovamento di un fonte battesimale. La chiesa è situata nella zona est della città, in prossimità della chiesa di sant'Onofrio. Oggi la chiesa è sconsacrata.
Chiesa di San Leonardo abate Il vecchio convento di Padre Pio (1953)

La Chiesa di San Leonardo abate è la chiesa matrice di San Giovanni Rotondo. Della sua genesi Medioevale restano ben poche tracce dal momento che nella seconda metà del Seicento l'arcivescovo di Manfredonia Vincenzo Maria Orsini, futuro papa Benedetto XIII, ne decise l'abbattimento e invitò il popolo sangiovannese a riedificare la chiesa a proprie spese, cessando di praticare usi e costumi superstiziosi. Il popolo sangiovannese ignora l'interdetto e l'arcivescovo scomunica tutti. In questo frangente si sviluppa un morbo misterioso che attacca i sangiovannesi e provoca circa 500 vittime su una popolazione di 2690 persone. La popolazione pensa subito ad un castigo di Dio, e l'Arcivescovo Maria Orsini, decide di revocare la scomunica. Il 16 giugno 1678, dopo aver tenuto una predica sull' splendore dovuto alla casa di Dio, il card. Orsini dà lettura del decreto di profanazione e demolizione della chiesa e dell'erezione della nuova designando la chiesa di Sant'Orsola come sede parrocchiale; dopo la lettura del decreto iniziò la profanazione dell'altare maggiore. Il 26 ottobre 1678 viene posta la prima pietra della nuova chiesa di San Leonado. Il 30 settembre 1684 la chiesa venne riaperta al culto dedicandola, come la precedente, a San Leonardo abate. La Chiesa oggi si presenta a due navate. La Facciata principale presenta da due scalinate laterali e da un portale in legno. Sul portale e incastonata, in una nicchia, la statua di San Michele arcangelo risalente al 1656. In alto sul cornicione, sono poste ai lati due statue della Beata Vergine Maria, e al centro si erge una lastra sulla quale c'è scritto: D.O.M ("Deo Optimo Maximo" che significa "A Dio, Il più buono, il più grande") e sulla quale posa una croce. Sulla Facciata della navata laterale si erge una scalinata monumentale con un portale in legno. All'interno della chiesa e possibile ammirare la volta a capriate della navata centrale e sui lati 6 altari votivi dedicati a: San Giovanni Battista (Santo patrono di San Giovanni Rotondo), San Giuseppe, San Leonardo abate, San Michele Arcangelo, Cuore di Gesù (Tela ad olio di Natale Penati), e all'Immacolata Concezione. La navata laterale è dedicata a San Giovanni Battista e vi è posto il fonte battesimale. Nel 1694 la chiesa è stata fornita di Organo come attesta una lapide sul pilastro desto dell'arco dell'organo stesso. Degno di nota è anche il campanile la cui costruzione iniziò nel 1703 per poi essere terminata nel 1709. La dedicazione della chiesa avvenne il 15 novembre 1818 ad opera dell'allora arcivescovo di Manfredonia Vincenzo Taglialatela mentre la dedicazione dell'altare risale al 13 maggio 1867. La chiesa è oggi sede dell'omonima parrocchia.
Chiesa di San Giuseppe Artigiano

La Chiesa di San Giuseppe Artigiano è situata nel centro della città, in Piazza Europa (Villa Comunale), e vi ha sede l'omonima parrocchia.La posa della prima pietra, risale al 1º maggio 1958, e avvenne in presenza di Padre Pio, il quale firmo anche una pergamena ricordo, che fu chiusa nelle fondamenta.La chiesa si presenta come un edificio moderno a pianta centrale;L'interno è formato da: una grande aula liturgica, gravante in dodici punti; due navate laterali e la cappella del Santissimo Sacramento. L'aula liturgica e arricchita inoltre da stupende decorazioni tra cui il mosaico raffigurante la Deesis con Cristo Pantogratore al centro, e la madre di Dio e San Giuseppe ai lati in atteggiamento orante, l'ampone con le icone dei quattro Evangelisti, l'altare marmoreo, il ciborio nella cappella del Santissimo Sacramento e le stupende vetrate istoriate che rappresentano il ciclo cristologico. Adiacenti alla chiesa ci sono gli uffici parrocchiali. La parrocchia di San Giuseppe Artigiano rappresenta una delle parrocchie più popolate della città, dato la sua estensione territoriale.
Parrocchia della Trasfigurazione del Signore
Veduta aerea della nuova Chiesa di Padre Pio, con il complesso del vecchio convento e di Santa Maria delle Grazie

La parrocchia della Trasfigurazione del Signore non ha una grande storia dato che la sua costituzione e recentissima e risale a 2001. La parrocchia è sita in una chiesa provvisoria situata in piazza Madre Teresa di Calcutta. La parrocchia nasce davanti allo sviluppo territoriale e abitativo della città, in cui le periferie risultavano poco presenti nelle comunità parrocchiali. Il territorio parrocchiale si è avuto sottraendo del territorio alle parrocchie di San Leonardo Abate, San Giuseppe Artigiano e San Francesco d'Assisi. Il 5 aprile 2008, è stata posta la prima pietra per il nuovo complesso parrocchiale e per la nuova chiesa.
Chiesa di San Francesco d'Assisi

La parrocchia di San Francesco d'Assisi è una parrocchia situata nel quartiere Santa Croce di San Giovanni Rotondo.
Chiesa di San Donato

Situata nel centro storico, la chiesa di San Donato risale al 1292. La chiesa fu fatta edificare dalla famiglia dei "Germani", in espiazione delle proprie colpe. Anticamente si accedeva alla chiesa da Corso Regina Margherita, mentre oggi il portale si trova in via San Donato. Il restauro più consistente fu eseguito nel 1878, quando il soffitto fu sostituito da una volta con mattoni. Negli anni trenta viene fatto un altro restauro ad opera del pittore milanese Natale Penati.
Chiesa di San Nicola
La chiesa di San Nicola fu edificata nel XVI secolo. All'interno della chiesa si può ammirare, in particolare, la statua della "Madonna dei Sette Dolori", fatta venire da Napoli nel 1726, la cui rara e celestiale bellezza si fonde con la toccante espressione di dolore per la morte di Gesù.

Chiesa di Santa Caterina
La chiesa, anticamente detta di Santa Maria Maggiore, risale al 1176. Solo nel XVII secolo fu dedicata a santa Caterina. Pur essendo la chiesa più antica, non conserva il suo aspetto originale.
Chiesa e Convento di Santa Maria Maddalena

Il convento sorse per volontà dell'arciprete Bernardino Galassi. Fu costruito nel Seicento dopo la sua morte, vendendo tutti i suoi averi per seimila scudi d'oro. La chiesa del monastero, purtroppo, è crollata alcuni decenni fa a causa di un forte terremoto. Il convento ospitava suore appartenenti all'ordine delle Clarisse. Esse dedicavano all'educazione delle figlie del ceto civile. Esse inoltre accoglievano all'interno del proprio convento, ragazze del basso ceto, sottratte dalla strada. Ogni sabato i poveri della città, si radunavano nel parlatorio del convento e, secondo un'antica tradizione, ricevevano un'elemosina di pane. Dal 1925 al 1938, nei locali del convento, ebbe sede uno dei primi ospedaletti cittadini intitolato a "San Francesco d'Assisi", voluto da Padre Pio per i poveri della città.
Chiesa di San Giacomo Apostolo

La chiesa di San Giacomo Apostolo era di proprietà dell'antico ospedale di San Giovanni Rotondo, della cui esistenza si ha certezza fin dal 1304. Nel 1718 essa venne assegnata ai Gesuiti. I Fratelli provvidero subito ad ingrandire la chiesa, demolendo alcune case di proprietà dell'ospedale. Il 6 novembre 1860 in questa chiesa si insediò un "Consiglio subitaneo di guerra" del nuovo Governo unitario, che vi emise una feroce sentenza di condanna a morte nei confronti di tredici cittadini sangiovannesi, riconosciuti colpevoli di eccitamento alla guerra civile durante la reazione borbonica del mese di ottobre del 1860, culminata con l'uccisione di ventiquattro cittadini liberali. La chiesa e situata in Corso Regina Margherita, a pochi metri dalla Chiesa Matrice.
Chiesa della Madonna di Loreto

La chiesetta di piccole dimensioni fu costruita extra moenia nel XV secolo da pellegrini marchigiani in visita al vicino Santuario di San Michele Arcangelo. La chiesetta riproduce le dimensioni reali della casa natia di Gesù. La chiesa è situata in Piazza del Carmine, a pochi metri dalla chiesa di Sant'Onofrio.

Read more...

Tour & Pellegrinaggi per la Festa di Santa Rita a Cascia 20-23 maggio 2023 da 700 €

Tour & Pellegrinaggi a Cascia Assisi per la Festa di Santa Rita Partenza dalla Sardegna. Viaggio religioso di 4 Giorni e 3 Notti dal 20 al 23 Maggio 2023.

Pacchetto viaggio & pellegrinaggio comprende volo da Cagliari Sistemazione in Hotel 3* in pensione completa con bevande incluse

Trasferimenti Visite guidate Assistenza e Assicurazione

da 700 € a persona in camera doppia

 


Programma del Viaggio a Cascia Assisi Orvieto per la Festa di Santa Rita partenza da Cagliari

CASCIA, CASCATE DELLE MARMORE, NORCIA, ROCCAPORENA E ASSISI

 

1° GIORNO 20/05/2023: CAGLIARI – ROMA – CASCATE DELLE MARMORE – CASCIA

Ritrovo dei Signori Partecipanti in aeroporto alle ore 05,30 disbrigo formalità di imbarco e partenza alle ore 07,00 per Roma. Arrivo ore 08,00 circa, proseguimento in bus per la visita delle Cascate delle Marmore. Dalle ore 11, con il rilascio delle acque, si potrà ammirare il grandioso spettacolo delle Cascate; volute dall’uomo, quindi artificiali, sono sorte per impedire le continue alluvioni della valle di Rieti. Dopo la visita pranzo in ristorante, proseguimento per Cascia, sistemazione in hotel, tempo a disposizione, cena e pernottamento.


2° GIORNO 21/05/2023: CASCIA  – ROCCAPORENA– NORCIA


Trattamento di pensione completa in hotel. Di mattina presto visita di Roccaporena. Proseguimento per Norcia dove si potrà ammirare il medievale Palazzo Comunale situato nella suggestiva piazza San Benedetto. Tempo a disposizione per shopping e visite individuali. In serata partecipazione ai festeggiamenti in onore di Santa Rita.


3°  GIORNO 22/05/2023: CASCIA

Trattamento di pensione completa in hotel. Partecipazione ai festeggiamenti religiosi e civili in onore di Santa Rita. Visita del Monastero con la cella della Santa. Da visitare le Chiese di San Francesco e Sant’Antonio.


4° GIORNO 23/05/2023: CASCIA  – ASSISI – CAGLIARI


Dopo la prima colazione partenza per  Assisi, visita Basilica di San Francesco e città,  Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio in tempo utile trasferimento in aeroporto, disbrigo formalità d’imbarco e partenza per Cagliari alle ore 19,15. Arrivo ore 20,30 circa, fine del viaggio e dei nostri servizi.


QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE  EURO 700,00

SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA  EURO 90,00

ASSICURAZIONE CONTRO ANNULLAMENTO (Facoltativa)  EURO 35,00  

 

 

 

 

La Storia di San Francesco d'Assisi
San Francesco d'Assisi nacque ad Assisi nel 1182 ca. e morì nel 1226. Giovanni Francesco Bernardone, figlio di un ricco mercante di stoffe, istruito in latino, in francese, e nella lingua e letteratura provenzale, condusse da giovane una vita spensierata e mondana; partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a mutare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si dedicò infatti a opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel restauro di edifici di culto in rovina, dopo aver avuto una visione di san Damiano d'Assisi che gli ordinava di restaurare la chiesa a lui dedicata.
Il padre di Francesco, adirato per i mutamenti nella personalità del figlio e per le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della loro controversia. Dedicò i tre anni seguenti alla cura dei poveri e dei lebbrosi nei boschi del monte Subasio. Nella cappella di Santa Maria degli Angeli, nel 1208, un giorno, durante la Messa, ricevette l'invito a uscire nel mondo e, secondo il testo del Vangelo di Matteo (10:5-14), a privarsi di tutto per fare del bene ovunque.
Tornato ad Assisi l'anno stesso, Francesco iniziò la sua predicazione, raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi confratelli del suo ordine (poi denominato primo ordine) ed elessero Francesco loro superiore, scegliendo la loro prima sede nella chiesetta della Porziuncola. Nel 1210 l'ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III; nel 1212 anche Chiara d'Assisi prese l'abito monastico, istituendo il secondo ordine francescano, detto delle clarisse. Intorno al 1212, dopo aver predicato in varie regioni italiane, Francesco partì per la Terra Santa, ma un naufragio lo costrinse a tornare, e altri problemi gli impedirono di diffondere la sua opera missionaria in Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori.
Il Messaggio da Santa Rita di Cascia
Fermandosi a Cascia, il pellegrino incontra e scopre Santa Rita da Cascia e il suo messaggio di dialogo e di pace. Da ogni parte del mondo, i pellegrini arrivano in questo piccolo borgo, cuore pulsante di spiritualità agostiniana. Vieni anche tu a scoprire il Santuario Santa Rita da Cascia. Santa Rita da Cascia, con la sua semplicità, ha conquistato milioni di devoti in tutto il mondo, tutti coloro che cercano una strada per affrontare la vita quotidiana nel rispetto delle virtù cristiane.
Santa Rita ha tramandato il suo messaggio senza mai scrivere niente, ma usando l’esempio concreto del vivere quotidiano fatto di rispetto verso l’altro e verso il creato.
Le testimonianze dei miracoli accaduti per sua intercessione sono talmente numerose, che è stata proclamata dal popolo di fedeli “santa dei casi impossibili” (o santa degli impossibili), in quanto, così come Rita ci ha insegnato, se ci si affida a Dio, tutto può accadere. Questa piccola, grande donna ha lasciato tracce di numerose opere miracolose sia in vita, che dopo la morte. Guarigioni che sembrano inspiegabili. Migliaia, sono le testimonianze di grazie ricevute che ogni anno arrivano in monastero.
Donna del dialogo e della riconciliazione, Santa Rita si rivolge a tutti: ai cristiani nel mondo, ma anche alle persone che hanno un credo religioso diverso da quello cristiano.
La strada che Santa Rita ti suggerisce è fatta di umiltà, sacrificio, ascolto dell’altro e ricerca del dialogo. Non è semplice, ma è l’unica strada che ci avvicina a Dio e rende tutto realizzabile.
Il suo esempio di semplicità e fede in Dio arriva a te, oggi, sopra il tempo e lo spazio, per ricordarti che la pace si raggiunge solo costruendola sul dialogo.
Per te che sei Donna
Come donna, Santa Rita è esempio di libertà.
Essere libere significa essere se stesse, difendere la propria dignità e quella di chi è più debole.
Essere libera implica una ricerca dell’interiorità, perché le cose materiali possono facilmente sedurre il cuore e renderlo schiavo.
Essere libera vuole dire donarsi agli altri, perché solo chi perde la sua vita per amore la trova veramente.
Per te che sei Sposato
Come sposa, Santa Rita è esempio di fedeltà.
Essere fedele nel matrimonio richiede la capacità di perdonare, perché chi ha sbagliato può essere aiutato solo se non viene condannato.
Per te che sei Genitore
Come madre, Santa Rita è esempio di apertura.
Essere aperto significa mantenere la coerenza con se stessi, per educare dando prima di tutto il proprio esempio.
Essere aperto vuole dire dare fiducia ai propri figli, evitando di cadere in paure egoistiche.
Essere aperto implica aprirsi a Dio, per costruire la propria famiglia sulla roccia.
Per te che sei Figlio
Come figlia, Santa Rita è esempio di generosità.
Essere generoso rappresenta il primo passo per superare la logica dell’odio e della violenza.
Essere generoso significa coltivare la fiducia nel futuro, perché Dio ci ama e non ci lascia soli.
Essere generoso implica umiltà, perché solo chi è umile può costruire grandi cose.
Per te che sei Soffri
Come stigmatizzata, Santa Rita è esempio di forza.
Essere forte vuole dire avvicinarsi a Dio crocifisso, portare la propria croce insieme a Gesù, perché solo nella sofferenza si trova la via che porta alla salvezza.
Per te che sei consacrato
Come consacrata, Santa Rita è esempio di comunione.
Essere in comunione significa vivere nella gioia di donare tutto a chi vale più del centuplo, Gesù Signore.
Essere in comunione vuole dire tendere a Cristo, abbattendo le divisioni.
Essere in comunione comporta il raggiungimento della pace universale, per essere tutti, sempre e comunque, fratelli e sorelle, figli e figlie di Dio.
Essere forte significa avere compassione, per soffrire con chi soffre e soccorrere ogni dolore.
Il Duomo di Orvieto
Meraviglia dell’arte gotica italiana, il Duomo di Orvieto rivela una straordinaria armoniosità nonostante vi abbiano lavorato 20 artisti diversi per più di 3 secoli. La costruzione, iniziata nel 1290 per dare al Corporale del Miracolo di Bolsena un posto dove essere venerato, proseguì fino alla seconda metà del 1500. Gli interventi più significativi furono di Arnolfo di Cambio, Lorenzo Maitani e l’Orcagna. Partendo dal basso si ammirano i bassorilievi con Storie del Vecchio e Nuovo Testamento e il Giudizio finale. Al centro c’è il magnifico rosone e tutto intorno i mosaici, che nonostante siano molto belli, hanno ben poco di quelli originali. L’interno contiene due cappelle fondamentali per la religione e l’arte: la Cappella del Corporale e quella di San Brizio (Vedi punto 2). Il corporale della cappella è quello del Miracolo di Bolsena, macchiato dal sangue uscito da un’ostia nel 1263. Un evento fondamentale per la chiesa cattolica che fece costruire il Duomo per ospitare la reliquia e che da allora ogni 11 agosto festeggia il Corpus Domini. Il corporale e l’ostia sono conservati in un reliquario di oro, argento e smalto vero capolavoro dell’oreficeria medievale.

Read more...

Gerusalemme e il Sinai con volo da Cagliari dal 16 al 23 Ottobre 2014 da € 1340 Pensione Completa

Pellegrinaggio per Terrasanta Gerusalemme e il Sinai con volo da Cagliari dal 16 al 23 Ottobre 2014 ( 8 giorni , 7 notte ) Trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo in Hotel 3 *** da €  1340 , in Hotel 4 **** da €  1440 * Accompagnatore dalla Sardegna. *Assicurazione medico e bagaglio

 

 

Programma :

1°giorno: CAGLIARI – TEL AVIV – NAZARETH
Partenza dall'aeroporto di Cagliari con volo diretto.  Arrivo all'aeroporto di Tel Aviv,  e partenza per  Nazareth, all'arrivo visita della basilica dell'Annunciazione. Sistemazione in albergo: cena e  pernottamento.   

2° giorno: NAZARETH – Lago di Galilea - GERICO
Colazione.  Partenza per il Lago di Galilea. Salita al Monte delle Beatitudini e visita della chiesa del Primato a Tabga. Pranzo. Visita degli scavi di Cafarnao. Partenza per Gerico, giro orientativo dell'oasi. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.

3° giorno: GERICO - MASADA - EILAT
Colazione. Rinnovo delle promesse battesimali a Qasr el Yahud, luogo del battesimo di Gesù. Partenza per Masada. Salita in funivia alla roccaforte zelota e visita. Pranzo in ristorante. Scendendo nel deserto del Neghev arrivo ad Eilat, in bella posizione sul Mar Rosso. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

4° giorno: EILAT - SANTA CATERINA (Sinai)
Colazione. Visita del moderno museo Oceanografico che permette di ammirare la multicolore flora e fauna del golfo di Eilat. Partenza per il confine ed ingresso in Egitto. Pranzo. Continuazione per Santa Caterina, nel cuore della penisola del Sinai. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.

5° giorno: SANTA CATERINA - EILAT
In nottata possibilità di salita a piedi alla Vetta della Teofania dove Mosè ricevette le Tavole della Legge. Discesa per la colazione. Visita del monastero di Santa Caterina, la cui chiesa è ricca di preziose e antiche Icone. Pranzo in albergo. Nel pomeriggio partenza per il rientro in Israele. Sistemazione in albergo ad Eilat: cena e pernottamento

6° giorno: EILAT – GERUSALEMME
Colazione. Partenza per Gerusalemme. Arrivo per il pranzo. Pomeriggio dedicato alla prima visita del monte degli Ulivi: Edicola dell'Ascensione, Padre Nostro, Dominus Flevit, grotta della basilica del Getzemani, tomba della Madonna. Sistemazione

7° giorno: GERUSALEMME
Pensione completa in albergo. Visita di Betlemme e continuazione delle visite di Gerusalemme: Spianta con visita esterna delle Moschee, in seguito il Muro della Preghiera. Cenacolo, Basilica della Dormizione di Maria, via Dolorosa, Basilica della Resurrezione con il Calvario e il Santo Sepolcro.

8° giorno: GERUSALEMME - Tel  Aviv – CAGLIARI
Colazione, trasferimento  da Gerusalemme per  all’aeroporto di Tel Aviv. Imbarco  con volo diretto per Cagliari.

Read more...

Terra Santa con volo da Cagliari dal 16/10 al 23/10 2014 a partire da € 1165 in Pensione Completa

Pellegrinaggio per Terrasanta con volo da Cagliari dal 16 al 23 Ottobre 2014  ( 8 giorni , 7 notte ) Trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo con accompagnatore dalla Sardegna e assicurazione medico e bagaglio.

 

 Programma del Tour & Pellegrinaggi in Terra Santa

1° giorno: Cagliari  - Tel Aviv - Nazareth

Ritrovo all'aeroporto di Caglieri e partenza per Tel Aviv, all'arrivo partenza per la Galilela, attraverso la pianura di Sharon. Arrivo a Nazareth in serata. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.

2° giorno: Nazareth

Pensione completa. Al mattino visita di Nazareth: basilica dell'Annuciazione, chiesa di San Giuseppe, museo Francescano, Fontana della Vergine. Nel pomeriggio sosta a Cana di Galilea e proseguimento per il Tabor, monte della tTasfigurazione.

3° giorno: Lago di Galilea

Pensione completa. Giornata dedicata alla visita dei luoghi della vita publica di Gesù attorno al lago di Galilea. Si raggiunge il monte delle Beatitudini, poi a Tabga visita delle chiese del Primato e della Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Arrivo a Cafarmao per la visita degli scavi dell'antica città con la sinagoga e la casa di Pietro. Traversata in battello del lago. Rinnovo delle promesse battesimali presso il fiume Giordano e sosta a Tiberiade.

4° giorno: Nazareth - Gerusalemme

Colazione. Sosta al monte Carmelo per la visita della grotta di Elia nella basilica di Stella Maris. Partenza per Gerusalemme. Arrivo e sistemazione in albergo. Pranzo. Nel pomeriggio si prosegue per Betlemme. Visita del Campo dei Pastori e della basilica della Natività. Cena e il pernottamento in hotel.

5° giorno: Gerusalemme

Pensione completa. Visita di Gerusalemme, quartiere Ebraico, il Muro della Preghiera, chiesa di S. Anna e piscina probatica. Visita al Monte degli Ulivi. Visita all'Edicola dell'Ascensione, grotta del Padre Nostro, Dominus Flevit, basilica del Getsemani, visita alla tomba della Madonna e della grotta dell'arresto di Gesù nel Cedron.

6° giorno: Gerusalemme

Pensione completa. Giornata dedicata alla visita della città. Al mattino: valle del Cedron, chiesa di S. Pietro in Gallicant, Cenacolo e chiesa della Dormizione di Maria sul monte Sion. Chiesa della Flagellazione, Via Dolorosa, basilica della Risurrezione con il Calvario e il Santo Sepolcro.

 

7° giorno: Deserto di Giuda - Gerusalemme
Pensione completa. Al mattino escursione nel deserto di Giuda. Transitando nei pressi del caravanserraglio del Buon Samaritano sosta presso Wadi el Qelt dove il panorama sul deserto è particolarmente suggestivo. Arrivo a Gerico: sosta. Proseguimento per Qumran dove, nelle grotte, furono trovati antichi manoscritti della Bibbia. Sosta presso il Mar Morto. Rientro a Gerusalemme e sosta a Betania (se possibile). Nel pomeriggio giro panoramico della città moderna e visita ai santuari di Ein Karem che ricordano la visita di Maria a S. Elisabetta e la nascita di S. Giovanni Battista.


8° giorno: Gerusalemme - Tel Aviv – Cagliari
Colazione. Salita alla Spianata del Tempio. Tempo a disposizione in Gerusalemme. Trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv e rientro in aereo a Cagliari. Arrivo e fine dei servizi.

 

Pellegrinaggi in Terra Santa

 

 

La terra donata da Dio al suo popolo, e che oggi si fa rientrare nell’area identificata soprattutto dai cristiani come Terra Santa è la regione meridionale che comprende, in gran parte, l’attuale Stato d’Israele. Nei secoli questo lembo di terra ha assunto varie denominazioni quali: Terra di Canaan, Palestina, Israele, Terra Promessa, Terra Santa, Terra dell’Alleanza. Oggi lo Stato d’Israele ha raggiunto circa 7,8 milioni di abitanti che rappresentano un mosaico di gente con retroterra etnici, stili di vita, religioni, culture, e tradizioni di ogni genere.

 

 

Il territorio della Terra Santa

 

 

Il territorio della Terra Santa può essere suddiviso in quattro grandi aeree geografiche differenti, che corrispondono anche alle quattro zone climatiche: la fascia costiera che costeggia il mare mediterraneo e le pianure, la fascia montuosa centrale, le regioni aride e desertiche e la valle del fiume Giordano e la Valle dell’Arava. L’intero Stato d’Israele come estensione corrisponde, all’incirca, alla nostra regione Calabria, non superando una superficie di circa 22.000 Kmq. Dalle condizioni geofisiche è intuibile comprendere come tutto il territorio d’Israele e molto vario, si passa dalla verdeggiante e fertile Galilea alla più arida e desertica Giudea. Il Paese a est racchiude la cosiddetta Fossa Giordanica la quale raggiunge, nella zona del lago di Galilea, i 200 metri sotto il livello del mare per poi giungere al Mar Morto dove la depressione arriva fino ai 400 metri sotto il livello del mare.

 

 

La presenza di tante razze e culture fa emergere come anche le diverse religioni rendono quest’area del Medioriente oltremodo attraente e emozionante. Non a caso, Gerusalemme,  Yerushalayim (per gli ebrei),  Al Quds (la santa per i musulmani) è la capitale delle tre religioni monoteistiche, nella quale vivono tutti i figli di Abramo: cristiani, ebrei e musulmani.  E’ evidente che per noi cristiani è la terra nella quale è nato, vissuto, morto e risorto Gesù di Nazaret, è vissuta Maria la madre del Signore, Giuseppe il carpentiere padre putativo di Gesù, gli apostoli e i primi giudei cristiani che ci hanno tramandato la fede nell’unico vero Dio che ha tanto amato il mondo da donarci il suo Figlio, morto per tutta l’umanità e per ciascuno di noi riscattandoci dal peccato originale commesso dai nostri progenitori Adamo e Eva. Percorrere i luoghi legati alla vita terrena di Gesù, soffermarsi nei siti dove la Parola è stata annunciata comprendendo come Gesù sia l’unica «Via, Verità e Vita», suscita un’emozione spirituale incredibile, che in molti si manifesta con una sensazione d’incontro quasi fisico con il Maestro di Galilea. E’ innegabile, quindi, che per ciascun credente peregrinare in Terra Santa significa andare alla radice del suo essere cristiano, andare nell’unico luogo nel quale il Figlio di Dio, Gesù di Nazaret, si è incarnato «hic…verbum caro factum est». Il Santo Padre Paolo VI, in quest’anno ricorre il 50° anniversario del Suo pellegrinaggio in Terra Santa, ha definito la Terra Santa il «il quinto Vangelo». Conoscere questa terra, la sua storia millenaria, il suo ambiente umano, geografico e culturale contribuisce efficacemente a una più vitale comprensione del messaggio della Sacra Scrittura. Oggi si è si è determinati nel credere che accanto al progressivo sviluppo della Storia della Salvezza esista anche una Geografia della Salvezza.

 

 

E’ bello salutarci come sono soliti fare gli Ebrei, dopo il pellegrinaggio nella Città Santa, manifestando così il profondo anelito di voler sempre ritornare alle radici della loro fede: «l’anno prossimo a Gerusalemme».  

 

 

Pellegrinaggi

 

pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio?
Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.

Perché fare un pellegrinaggio?

 

La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”).

Come vivere il pellegrinaggio
Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”)  Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace).  Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio.

La pace dopo il pellegrinaggio
La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri (Sal 135). Il Sal 136 – la grande litania di ringraziamento – è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio…

 

 


 

 

Read more...

Gerusalemme e il Sinai con volo da Olbia dal 9 al 16 Ottobre 2014 da € 1390 Pensione Completa

Pellegrinaggio per Terrasanta Gerusalemme e il Sinai con volo da Olbia dal 9 al 16 Ottobre 2014 ( 8 giorni , 7 notte ) Trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo in Hotel 3 *** da €  1390 , in Hotel 4 **** da €  1440 * Accompagnatore dalla Sardegna. *Assicurazione medico e bagaglio

 

 

 

Programma :

 

1°giorno: OLBIA – TEL AVIV – NAZARETH
Partenza dall'aeroporto di Olbia con volo diretto.  Arrivo all'aeroporto di Tel Aviv,  e partenza per  Nazareth, all'arrivo visita della basilica dell'Annunciazione. Sistemazione in albergo: cena e  pernottamento.   

 

2° giorno: NAZARETH – Lago di Galilea - GERICO
Colazione.  Partenza per il Lago di Galilea. Salita al Monte delle Beatitudini e visita della chiesa del Primato a Tabga. Pranzo. Visita degli scavi di Cafarnao. Partenza per Gerico, giro orientativo dell'oasi. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.

 

3° giorno: GERICO - MASADA - EILAT
Colazione. Rinnovo delle promesse battesimali a Qasr el Yahud, luogo del battesimo di Gesù. Partenza per Masada. Salita in funivia alla roccaforte zelota e visita. Pranzo in ristorante. Scendendo nel deserto del Neghev arrivo ad Eilat, in bella posizione sul Mar Rosso. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

 

4° giorno: EILAT - SANTA CATERINA (Sinai)
Colazione. Visita del moderno museo Oceanografico che permette di ammirare la multicolore flora e fauna del golfo di Eilat. Partenza per il confine ed ingresso in Egitto. Pranzo. Continuazione per Santa Caterina, nel cuore della penisola del Sinai. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.

 

5° giorno: SANTA CATERINA - EILAT
In nottata possibilità di salita a piedi alla Vetta della Teofania dove Mosè ricevette le Tavole della Legge. Discesa per la colazione. Visita del monastero di Santa Caterina, la cui chiesa è ricca di preziose e antiche Icone. Pranzo in albergo. Nel pomeriggio partenza per il rientro in Israele. Sistemazione in albergo ad Eilat: cena e pernottamento

 

6° giorno: EILAT – GERUSALEMME
Colazione. Partenza per Gerusalemme. Arrivo per il pranzo. Pomeriggio dedicato alla prima visita del monte degli Ulivi: Edicola dell'Ascensione, Padre Nostro, Dominus Flevit, grotta della basilica del Getzemani, tomba della Madonna. Sistemazione

 

7° giorno: GERUSALEMME
Pensione completa in albergo. Visita di Betlemme e continuazione delle visite di Gerusalemme: Spianta con visita esterna delle Moschee, in seguito il Muro della Preghiera. Cenacolo, Basilica della Dormizione di Maria, via Dolorosa, Basilica della Resurrezione con il Calvario e il Santo Sepolcro.

 

8° giorno: GERUSALEMME - Tel  Aviv – OLBIA
Colazione, trasferimento  da Gerusalemme per  all’aeroporto di Tel Aviv. Imbarco  con volo diretto per Olbia.

 

Read more...

Pellegrinaggi in Terra Santa da Olbia Viaggio di 8 Giorni dal 10 al 17 Ottobre 2015 da 1185 €

Pellegrinaggio per Terrasanta Israele e Giordania con volo da Olbia dal 9 al 16 Ottobre 2014 ( 8 giorni , 7 notte ) Trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo in Hotel 3 *** da €  1340 , in Hotel 4 **** da €  1390 * Accompagnatore dalla Sardegna. *Assicurazione medico e bagaglio

 

Pellegrinaggio inTerra Santa Gerusalemme con Partenza da Olbia.
Tour di Gruppo di 8 Giorni 7 Notti dal 10 al 17 Ottobre 2015. Sistemazione in Hotel 3/4 Stelle in pensione completa ( inclusa acqua). Pacchetto viaggio organizzato e Pellegrinaggio Volo diretto da Olbia Hotel Accompagnatore Assicurazione.
Alloggio di 3 Notti a Nazareth + 4 Notti a Betlemme in Hotel 3 stelle da 1185 € o in Hotel 4 Stelle da 1220 €.
Alloggio di 3 Notti a Nazareth + 4 Notti a Gerusalemme in Hotel 3 stelle da 1230 € o in Hotel 4 Stelle da 1280 €.

Dettagli del Pellegrinaggio in Terra Santa da Olbia

Categoria

Terra Santa dalla Sardegna

Viaggio

Pellegrinaggio in Terra Santa da Olbia

Destinazione

 Israel Tel Aviv Nazaret Lago di Galilea Gerusalemme Deserto di Giuda

Partenza

Da Olbia

Data

Dal 10 al 17 Ottobre 2015

Durata

8 Giorni 7 Notti

Hotel/Trattamento

Hotel 3 o 4 Stelle in Pensione Completa

Prezzo

Da 1185 € + Iscrizione 35 €

Programma Pellegrinaggio Terra Santa da Olbia

1° Giorno: Olbia - Tel Aviv – Nazaret
 Ritrovo all’aeroporto di Olbia e partenza per Tel Aviv. All’arrivo partenza per la Galilea, attraverso la pianura di Sharon. Arrivo a Nazareth in serata. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.
2° Giorno: Nazareth  
 Pensione completa. Al mattino visita di Nazareth: Basilica dell’Annunciazione, chiesa di San Giuseppe, Museo Francescano, Fontana della Vergine. Nel pomeriggio sosta a Cana di Galilea e proseguimento per il Tabor, Monte della Trasfigurazione.
3° Giorno: Lago di Galilea
 Pensione completa. Giornata dedicata alla visita dei luoghi della vita pubblica di Gesù attorno al Lago di Galilea. Si raggiunge il Monte delle Beatitudini, poi a Tabga visita delle chiese del Primato e della Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Arrivo a Cafarnao per la visita degli scavi dell’antica città con la sinagoga e la casa di Pietro. Traversata in Battello del lago. Rinnovo delle promesse battesimali presso il fiume Giordano e sosta a Tiberiade.
4° Giorno: Nazareth - Gerusalemme
 Colazione. Sosta al Monte Carmelo per la visita della Grotta di Elia nella Basilica di Stella Maris. Partenza per Gerusalemme. Arrivo e sistemazione in albergo. Pranzo. Nel pomeriggio si prosegue per Betlemme. Visita del Campo dei Pastori e della Basilica della Natività. Cena e il pernottamento in Hotel.
5° Giorno: Gerusalemme
 Pensione completa. visita di Gerusalemme. quartiere Ebraico, il Muro della Preghiera, chiesa di S. Anna e piscina Probatica. Visita al Monte degli Ulivi. Visita all’Edicola dell’Ascensione, Grotta del Padre Nostro, Dominus Flevit, Basilica del Getsemani. Visita alla Tomba della Madonna e della Grotta dell’arresto di Gesù nel Cedron.
6° Giorno: Gerusalemme
 Pensione completa. Giornata dedicata alla visita della città. Al mattino: valle del Cedron, chiesa di S. Pietro in Gallicantu, Cenacolo e chiesa della Dormizione di Maria sul Monte Sion. Chiesa della Flagellazione, Via Dolorosa, basilica della Risurrezione con il Calvario e il Santo Sepolcro.
7° Giorno: Deserto di Giudo - Gerusalemme
 Pensione completa. Al mattino escursione nel Deserto di Giuda. Transitando nei pressi del caravanserraglio del Buon Samaritano sosta presso Wadi el Qelt dove il panorama sul deserto è particolarmente suggestivo. Arrivo a Gerico: sosta. Proseguimento per Qumran dove, nelle grotte, furono trovati antichi manoscritti della Bibbia. Sosta presso il Mar Morto. Rientro a Gerusalemme e sosta a Betania (se possibile). Nel pomeriggio giro panoramico della città moderna e visita ai santuari di Ein Karem che ricordano la visita di Maria a S. Elisabetta e la nascita di S. Giovanni Battista.
8° Giorno: Gerusalemme - Tel Aviv – Olbia
 Colazione. Salita alla Spianata del Tempio. Tempo a disposizione in Gerusalemme. Trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv e rientro in aereo ad Olbia. Arrivo e fine dei servizi.

Terra Santa e Gesù
La Terra Santa non è una meta come tutte le altre. Culla di civiltà millenarie, è una terra resa santa dalla vita di Gesù ma anche dalla nascita e dallo sviluppo delle prime comunità cristiane.
La Terra santa è molto importante per la cristianità, principalmente perché è il luogo in cui nacque, predicò, fu crocifisso e ivi risorse Gesù Cristo.
Dal 1219, anno del viaggio di San Francesco di Assisi, l'Ordine dei frati minori è presente in Terra Santa; oltre un secolo più tardi, nel 1342, papa Clemente VI riconobbe all'Ordine il diritto di rappresentare la Chiesa cattolica nei luoghi santi, già riconosciuto dai musulmani grazie alla donazione del francescano re di Napoli Roberto d'Angiò; la provincia francescana di Terra santa è più diffusamente conosciuta come Custodia di Terra Santa.

 

Read more...

Pellegrinaggio in Terra Santa Partenza da Olbia Tour di Gerusalemme Nazareth Betlemme Gerico dal 21 al 28 Febbraio 2017 da 1100 €

Terra Santa da Olbia dalla Sardegna
Pellegrinaggio in Terra Santa da Olbia. Viaggio Religioso di 8 Giorni e 7 Notti dal 21 al 28 Febbraio 2017. Pacchetto Pellegrinaggio comprende voli di Linea da Olbia per Tel Aviv via Roma Sistemazione in Hotel 4 Stelle con trattamento di Pensione Completa Visite con Guida in Italiano Tour di Gerusalemme Nazareth Betlemme Gerico Assistentza Tecnica ed Assicurazione da
1100 € a persona in camera doppia

 

Pacchetto Pellegrinaggio in Terra Santa da Olbia

Categoria

Terra Santa da Olbia

Offerta

Pellegrinaggio in Terra Santa da Olbia

Pacchetto Viaggio

Volo da Olbia Tour Hotel Pellegrinaggi Assistenza Visite

Destinazione

Gerusalemme Nazareth Qumran Betlemme Lago di Tiberiade Tabga

Partenza da

Da Olbia via Roma Fiumicino

Durata / Data

8 Giorni 7 Notti dal 21 al 28 Febbraio 2017

Servizi

Guida in Italiano / Ingressi Inclusi

Hotel / Trattamento

Hotel 4 Stelle in Pensione Completa incluso Bevandi

Prezzo

1100 € + 30 € Iscrizione + 170 € Tasse Aeroportuali

Programma di Viaggio in Terra Santa da Olbia

1° Giorno Martedì 21 Febbraio 2017: Olbia - Roma Fiumicino - Tel Aviv - Nazareth
Incontro dei Signori partecipanti all’aeroporto di Olbia alle ore 05.30. Disbrigo delle procedure d’imbarco e partenza con volo Meridiana da Olbia alle ore 07.00 per Roma Fiumicino. Arrivo alle ore 07.55. Proseguimento per Tel Aviv con volo Alitalia alle ore 11.30. Arrivo alle ore 15.50. Arrivo a Nazareth. Durante la giornata celebrazione della Santa Messa in hotel. Sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.

2° Giorno Mercoledì 22 Febbraio 2017: Nazareth - Monte Tabor - Nazareth
Pensione completa in Hotel. Dopo la colazione, salita al Monte Tabor, il Monte della Trasfigurazione. Celebrazione della Santa Messa (09.00-09.50), rinnovo delle Promesse Battesimali sulle rive del fiume Giordano. Nel pomeriggio dedicata alla visita di Nazareth: la Fontana della Vergine, il Souk, la Chiesa di San Giuseppe, la Basilica dell’Annunciazione . Rientro in Hotel, cena e pernottamento.

3° Giorno giovedì 23 Febbraio 2017: Monte delle Beatitudini - lago di Tiberiade – Tabga - Cafarnao- Cana
Prima colazione in Hotel. Sistemazione sul pullman GT e  salita al Monte delle Beatitudini sopra il lago di Tiberiade. Proseguimento per Tabga (luogo della moltiplicazione dei pani) dove si visiteranno i mosaici bizantini e la Chiesa del Primato di Pietro; Cafarnao per visitare gli scavi dell’antico villaggio con i resti della casa di Pietro, la Sinagoga del VI sec. e il Santuario Memoriale. In tarda mattinata traversata del lago di Tiberiade, da Cafarnao a Ein Gev. Pranzo. Durante la giornata celebrazione della Santa Messa. Durante il rientro sosta a Cana, per ricordare il Miracolo delle Nozze, celebrazione della Santa Messa (16.00- 16.50). Arrivo a Nazareth, cena e pernottamento.

4° Giorno Venerdì 24 Febbraio 2017: Qumran - Gerusalemme
Prima colazione in Hotel, disimpegno delle camere, sistemazione sul pullman e trasferimento a Gerusalemme lungo la Valle del Giordano con sosta a Qumran dove furono ritrovati i più antichi manoscritti della Bibbia ora custoditi al Museo del Libro di Gerusalemme. In seguito arrivo a Gerusalemme saluto alla città. Pranzo in Ristorante. Pomeriggio dedicato alla visita del Sion Davidico e Cristiano: Cenacolo, Basilica di San Pietro in Gallicantu. Proseguimento della visita alla Chiesa della Dormizione e al Cenacolino. La giornata terminerà con l’attraversamento del quartiere Giudaico e sosta al Muro del Pianto. Celebrazione della Santa Messa al Dominus Flevit (17.00-18.00). Arrivo in Hotel a Gerusalemme, sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.

5° Giorno Sabato 25 Febbraio 2017: Gerusalemme - Monte degli Ulivi
Pensione completa. Mattinata dedicata alla celebrazione delle Santa Messa al Golgota (7.30-8.00), visita al Monte degli Ulivi, Betfage, Betania, Edicola dell’Ascensione, grotta del Padre Nostro, Dominus Flevit, giardino e Basilica del Getzemani, Tomba della Madonna. Pranzo in Ristorante. Pomeriggio dedicato a percorrere la Via Crucis all’interno della città vecchia: piscina Probatica, Chiesa di Sant’Anna, Pretorio con Lithostrotos, Basilica del Santo Sepolcro. Rientro in Hotel, cena e pernottamento.

6° Giorno Domenica 26 Febbraio 2017: Gerusalemme - Masada
Prima colazione in Hotel. Celebrazione della Santa Messa alla Basilica dell’Agonia (08.00-09.00). In mattinata si percorrerà l’antica strada romana (strada permettendo) da dove si potrà ammirare da lontano il Monastero di San Giorgio di Goziba. Costeggiando il Mar Morto si giungerà a Masada, salita in funivia all’antica fortezza Zelota, dove furono ritrovati i più antichi manoscritti della Bibbia ora custoditi al Museo del Libro di Gerusalemme. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio rientro a Gerusalemme e tempo libero per attività spirituali. Cena e pernottamento in Hotel.

7° Giorno Lunedì 27 Febbraio 2017:  Betlemme - Ain Karem
Prima colazione in Hotel. Celebrazione della Santa Messa alla Basilica di Saint Jerome (09.00-10.00). Mattinata dedicata alla visita del Campo dei Pastori, Grotta del Latte e alla Basilica della Natività. Possibilità d’incontri con realtà locali. Pranzo in ristorante. Trasferimento ad Ain Karem, sosta alla Chiesa della Visitazione e al Museo di Yad Va Shem per ricordare l’Olocausto. Proseguimento per Gerusalemme. In serata arrivo in hotel, cena e pernottamento.

8° Giorno Martedì 28 Febbraio 2017: Gerusalemme – Tel Aviv -  Roma Fiumicino - Olbia
Prima colazione in hotel. Celebrazione della Santa Messa al Santo Sepolcro, presso la Capella della Benedizione (09.00-09.50). Disimpegno delle camere, sistemazione sul pullman GT e situazione permettendo salita alla Spianata del Tempio per ammirare dall’esterno le moschee di Omar e di El Aqsa. Pranzo libero in aeroporto. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza per l’Italia da Tel Aviv alle ore 14,55 con arrivo a Roma Fiumicino alle ore 17.45. Proseguimento con volo Meridiana alle ore 21,35 con arrivo ad Olbia alle ore 22,30. Fine dei nostri servizi.

Operativo voli di Linea: Olbia / Roma / Tel Aviv

Data Aeroporti di partenza Orari di Partenza Aeroporto di arrivo Orari di Arrivo

21 Febbraio

Olbia 07:00 Roma Fiumicino 07:55
Roma Fiumicino 11:30 Tel Aviv
15:50

28 Febbraio

Tel Aviv
14:55 Roma Fiumicino 17:45
Roma Fiumicino 21:35 Olbia
22:30

Terra Santa e Gesù
La Terra Santa non è una meta come tutte le altre. Culla di civiltà millenarie, è una terra resa santa dalla vita di Gesù ma anche dalla nascita e dallo sviluppo delle prime comunità cristiane.La Terra santa è molto importante per la cristianità, principalmente perché è il luogo in cui nacque, predicò, fu crocifisso e ivi risorse Gesù Cristo.
Dal 1219, anno del viaggio diSan Francesco di Assisi, l'Ordine dei frati minori è presente in Terra Santa; oltre un secolo più tardi, nel 1342, papa Clemente VI riconobbe all'Ordine il diritto di rappresentare la Chiesa cattolica nei luoghi santi, già riconosciuto dai musulmani grazie alla donazione del francescano re di Napoli Roberto d'Angiò; la provincia francescana di Terra santa è più diffusamente conosciuta come Custodia di Terra Santa.
Tel Aviv
 Letteralmente "collina della primavera" è una città israeliana sulla costa del mar Mediterraneo. Tel Aviv è anche il centro dell'area metropolitana più grande e popolosa in Israele, denominata Gush Dan (Blocco di Dan). È il principale centro economico di Israele. È stata la capitale d'Israele dal 1948 al dicembre 1949 ed è ancora sede della maggior parte delle ambasciate straniere presso quello stato, dato che la proclamazione da parte di Israele di Gerusalemme come capitale non è riconosciuta da diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nessuno stato ha l'ambasciata in tale città.
Nazareth
Nazarethè una città di 73.658 abitanti del Distretto Nord di Israele, nella regione storica della Galilea. La maggioranza della popolazione è cittadina araba di Israele che si divide in 31,3% cristiani e 68,7% musulmani.
Nazarethè famosa universalmente come la città di origine di Gesù, che secondo i Vangeli, pur essendo nato a Betlemme, vi abitò durante la sua infanzia e giovinezza. A Nazaret inoltre, sempre secondo i Vangeli, avvenne l'Annunciazione, cioè l'annuncio della sua prossima nascita, che venne fatto a sua madre Maria dall'Arcangelo Gabriele.
Il 14 maggio 2009 si è recato in visita apostolica a Nazaret Papa Benedetto XVI.
Il Lago di Galilea
 è una regione storica della Palestina, oggi divisa amministrativamente tra Israele e la Cisgiordania. È delimitata a est dal fiume Giordano, che in questo tratto forma il lago di Tiberiade, detto anche lago di Genezaret o mare di Galilea. Il nome Galilea (in latino Galilaea, in greco Galilaia) deriva dall'ebraico (galil), che significa "circolo". 
Il territorio della Terra Santa
Il territorio della Terra Santa può essere suddiviso in quattro grandi aeree geografiche differenti, che corrispondono anche alle quattro zone climatiche: la fascia costiera che costeggia il mare mediterraneo e le pianure, la fascia montuosa centrale, le regioni aride e desertiche e la valle del fiume Giordano e la Valle dell’Arava. L’intero Stato d’Israele come estensione corrisponde, all’incirca, alla nostra regione Calabria, non superando una superficie di circa 22.000 Kmq. Dalle condizioni geofisiche è intuibile comprendere come tutto il territorio d’Israele e molto vario, si passa dalla verdeggiante e fertile Galilea alla più arida e desertica Giudea. Il Paese a est racchiude la cosiddetta Fossa Giordanica la quale raggiunge, nella zona del lago di Galilea, i 200 metri sotto il livello del mare per poi giungere al Mar Morto dove la depressione arriva fino ai 400 metri sotto il livello del mare.
La presenza di tante razze e culture fa emergere come anche le diverse religioni rendono quest’area del Medioriente oltremodo attraente e emozionante. Non a caso, Gerusalemme,  Yerushalayim (per gli ebrei),  Al Quds (la santa per i musulmani) è la capitale delle tre religioni monoteistiche, nella quale vivono tutti i figli di Abramo: cristiani, ebrei e musulmani.  E’ evidente che per noi cristiani è la terra nella quale è nato, vissuto, morto e risorto Gesù di Nazaret, è vissuta Maria la madre del Signore, Giuseppe il carpentiere padre putativo di Gesù, gli apostoli e i primi giudei cristiani che ci hanno tramandato la fede nell’unico vero Dio che ha tanto amato il mondo da donarci il suo Figlio, morto per tutta l’umanità e per ciascuno di noi riscattandoci dal peccato originale commesso dai nostri progenitori Adamo e Eva. Percorrere i luoghi legati alla vita terrena di Gesù, soffermarsi nei siti dove la Parola è stata annunciata comprendendo come Gesù sia l’unica «Via, Verità e Vita», suscita un’emozione spirituale incredibile, che in molti si manifesta con una sensazione d’incontro quasi fisico con il Maestro di Galilea. E’ innegabile, quindi, che per ciascun credente peregrinare in Terra Santa significa andare alla radice del suo essere cristiano, andare nell’unico luogo nel quale il Figlio di Dio, Gesù di Nazaret, si è incarnato «hic…verbum caro factum est». Il Santo Padre Paolo VI, in quest’anno ricorre il 50° anniversario del Suo pellegrinaggio in Terra Santa, ha definito la Terra Santa il «il quinto Vangelo». Conoscere questa terra, la sua storia millenaria, il suo ambiente umano, geografico e culturale contribuisce efficacemente a una più vitale comprensione del messaggio della Sacra Scrittura. Oggi si è si è determinati nel credere che accanto al progressivo sviluppo della Storia della Salvezza esista anche una Geografia della Salvezza.
E’ bello salutarci come sono soliti fare gli Ebrei, dopo il pellegrinaggio nella Città Santa, manifestando così il profondo anelito di voler sempre ritornare alle radici della loro fede: «l’anno prossimo a Gerusalemme». 
Pellegrinaggi
Che cos’è un pellegrinaggio?

Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.
Perché fare un pellegrinaggio?
La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’auto-comunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”).

Come vivere il pellegrinaggio
Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”)  Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace).  Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio.
La pace dopo il pellegrinaggio

La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri (Sal 135). Il Sal 136 – la grande litania di ringraziamento – è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio…

Read more...

Terra Santa con volo da Alghero dal 2 al 9 Ottobre 2014 a partire da € 1165 in Pensione Completa

Pellegrinaggio per Terrasanta con volo da Alghero dal 2 al 9 Ottobre 2014 ( 8 giorni , 7 notte ) Trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo * Accompagnatore dalla Sardegna. *Assicurazione medico e bagaglio

 

                               3 Notti a Nazareth + 4 Notti a Betlemme         Hotel 3***  € 1165

                                                                                                    Hotel 4**** € 1200

 

                              3 Notti a Nazareth + 4 Notti a Gerusalemme     Hotel 3***  € 1210

                                                                                                    Hotel 4**** € 1260

Programma :

1° giorno: Alghero - Tel Aviv – Nazaret
Ritrovo all’aeroporto d' Alghero e partenza per Tel Aviv. All’arrivo partenza per la Galilea, attraverso la pianura di Sharon. Arrivo a Nazareth in serata. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.

2° giorno: Nazareth  
Pensione completa. Al mattino visita di Nazareth: basilica dell’Annunciazione, chiesa di San Giuseppe, museo Francescano, Fontana della Vergine. Nel pomeriggio sosta a Cana di Galilea e proseguimento per il Tabor, monte della Trasfigurazione.

3° giorno: Lago di Galilea
Pensione completa. Giornata dedicata alla visita dei luoghi della vita pubblica di Gesù attorno al lago di Galilea. Si raggiunge il monte delle Beatitudini, poi a Tabga visita delle chiese del Primato e della Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Arrivo a Cafarnao per la visita degli scavi dell’antica città con la sinagoga e la casa di Pietro. Traversata in battello del lago. Rinnovo delle promesse battesimali presso il fiume Giordano e sosta a Tiberiade.

4° giorno: Nazareth – Gerusalemme
Colazione. Sosta al monte Carmelo per la visita della grotta di Elia nella basilica di Stella Maris. Partenza per Gerusalemme. Arrivo e sistemazione in albergo. Pranzo. Nel pomeriggio si prosegue per Betlemme. Visita del Campo dei Pastori e della basilica della Natività. Cena e il pernottamento in hotel.        

5° giorno: Gerusalemme
Pensione completa. visita di Gerusalemme. quartiere Ebraico, il Muro della Preghiera, chiesa di S. Anna e piscina Probatica. Visita al monte degli Ulivi. Visita all’Edicola dell’Ascensione, grotta del Padre Nostro, Dominus Flevit, basilica del Getsemani. Visita alla tomba della Madonna e della grotta dell’arresto di Gesù nel Cedron.

6° giorno: Gerusalemme
Pensione completa. Giornata dedicata alla visita della città. Al mattino: valle del Cedron, chiesa di S. Pietro in Gallicantu, Cenacolo e chiesa della Dormizione di Maria sul monte Sion. Chiesa della Flagellazione, Via Dolorosa, basilica della Risurrezione con il Calvario e il Santo Sepolcro.

7° giorno: Deserto di Giuda – Gerusalemme
Pensione completa. Al mattino escursione nel deserto di Giuda. Transitando nei pressi del caravanserraglio del Buon Samaritano sosta presso Wadi el Qelt dove il panorama sul deserto è particolarmente suggestivo. Arrivo a Gerico: sosta. Proseguimento per Qumran dove, nelle grotte, furono trovati antichi manoscritti della Bibbia. Sosta presso il Mar Morto. Rientro a Gerusalemme e sosta a Betania (se possibile). Nel pomeriggio giro panoramico della città moderna e visita ai santuari di Ein Karem che ricordano la visita di Maria a S. Elisabetta e la nascita di S. Giovanni Battista.

8° giorno: Gerusalemme - Tel Aviv – Cagliari o Alghero o Olbia
Colazione. Salita alla Spianata del Tempio. Tempo a disposizione in Gerusalemme. Trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv e rientro in aereo a Cagliari (o Alghero o Olbia). Arrivo e fine dei servizi.

 

Informazioni pratiche PER IL PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA
Fuso orario
Un'ora in più rispetto all’ora italiana.

 

Valuta
La moneta ufficiale è il Nuovo Shekel (NIS) 1 €=5,01 Nis circa. Acquisti di merci o servizi possono essere pagati in Dollari americani o in Euro: consigliamo di portare banconote di piccolo taglio, perchè il resto viene dato esclusivamente in Shekel. Le maggiori carte di credito sono accettate solo nei negozi, nei ristoranti e negli alberghi.

 

Lingua
Pur essendo di dimensioni limitate, Israele ha il privilegio di ospitare una popolazione molto varia, di provenienze etniche culturali e sociali molto diverse. Le lingue ufficiali ed obbligatorie nelle scuole sono l’ebraico, l’arabo e l’inglese.

 

Apparecchi elettronici
La corrente elettrica viene erogata ovunque a 220 volt. Le prese sono come quelle europee; nelle Case Nove le prese israeliane sono adattabili a quelle italiane purché prive del connettore centrale di messa a terra (devono essere spine a due). Altrimenti può essere utile un adattatore universale.

 

Vaccinazioni
Nessuna vaccinazione è necessaria.

 

Assicurazione
Il pacchetto comprende l’assicurazione medico-bagaglio Mondial Assistance, che offre una copertura di 10.000 euro per spese mediche e 500 euro per il bagaglio (con possibilità di aumentare il massimale). Non è compresa la polizza contro le penalità di annullamento.

 

Telefoni
E’ conveniente telefonare in Italia dalle strutture Case Nove, rivolgendosi alla reception, ad un costo contenuto.
Il prefisso internazionale per chiamare Israele è 00972.
Il prefisso per chiamare l’Italia da Israele è 0039.

 

Festività
In Israele le festività sono legate alla religione ebraica. Il giorno festivo è il sabato: ogni attività termina il venerdì pomeriggio in base all’orario dello Shabbat e riprende la domenica mattina. Per i musulmani il giorno festivo è il venerdì.

 

Read more...

Pellegrinaggio in Terra Santa da Cagliari via Roma Tour di 8 Giorni 7 Notti dal 12 al 19 Marzo 2015 da 1350 €

Pellegrinaggio Terra Santa Partenza da Cagliari via Roma dal 12 al 19 Marzo 2015 Sistemazione in Hotel 3*** o in istituti religiosi a Nazareth e Betlemme in pensione completa dalla cena del primo giorno al pranzo dell'ultimo giorno. Tour di 8 Giorni 7 Notti con Guida locale Assistenza spirituale Accompagnatore tecnico da 1350 €.

 

 

Pellegrinaggio in Terra Santa partenza da Cagliari via Roma

VIAGGIO

PELLEGRINAGGIO TERRA SANTA

DESTINAZIONE

TERRA SANTA - TIBERIADE – BETLEMME- GERUSALEMME

PARTENZA

DA CAGLIARI VIA ROMA

DURATA

8 GIORNI 7 NOTTI

DATA

DAL 12 AL 19 MARZO 2015

HOTEL

3 STELLE

TRATTAMENTO

PENSIONE COMPLETA

PREZZO

1350 €


Programma Pellegrinaggio Terra Santa da Cagliari via Roma

1° GIORNO: CAGLIARI - ROMA – TEL AVIV – NAZARETH
Raduno dei partecipanti all’aeroporto di Roma FCO e partenza con volo di linea. Arrivo all’aeroporto di Tel Aviv TLV e trasferimento in Bus a Nazareth. Lungo il percorso (se l’operativo voli lo consente) breve sosta ad Haifa e visita al Santuario del Monte Carmelo. Al termine proseguimento per Nazareth. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
2°GIORNO: SAN GIOVANNI D’ACRI – NAZARETH
Dopo la prima colazione trasferimento a San Giovanni d’Acri – ultimo avamposto crociato. Intera mattinata dedicata alla visita del sito e della città sotterranea. Rientro a Nazareth. Pranzo. Visita della città: Nuova Basilica, Grotta dell’Annunciazione, Chiesa San Giuseppe, Chiesa San Gabriele. Santa Messa. Al termine rientro in hotel per la cena ed il pernottamento.
3° GIORNO: BANJAS – SEFORIS – TIBERIADE
Dopo la prima colazione trasferimento a Banjas (antica Cesarea di Filippo) alle sorgenti del Giordano e visita del sito. Proseguimento per Seforis e visita del sito. Al termine trasferimento Tiberiade. Visita di Tabga e Primato di Pietro. Pranzo. Nel pomeriggio visita Santuario Monte delle Beatitudini Cafarnao. Santa Messa. Al termine navigazione in battello sul Lago di Tiberiade. Rientro a Nazareth in bus. Cena e pernottamento.
4° GIORNO: GERICO – BETANIA – BETLEMME

Dopo la prima colazione trasferimento a Gerico attraversando la valle del Giordano. Sosta al sito Qaser El Yahud sul fiume Giordano per il rinnovo delle promesse battesimali. Al termine visita di Qurmram (tenendo conto delle temperature). Pranzo a Gerico. Nel pomeriggio vista del Monte delle Tentazioni, Sicomoro e trasferimento a Betlemme. Lungo il tragitto sosta a Betania e visita della Chiesa dedicata alla Tomba di Lazzaro. Santa Messa. In tarda serata arrivo a Betlemme. Sistemazione in hotel a Betlemme, cena e pernottamento.
5° GIORNO: BETLEMME – EIN KAREM
Dopo la prima colazione intera mattinata dedicata alla visita di Betlemme. Santa Messa, Visita della Basilica della Natività, Grotta della Natività e Campo dei Pastori, Grotta del Latte. Pranzo a Betlemme. Nel pomeriggio trasferimento a Gerusalemme e visita al Santuario della Visitazione ad Ein Karem e San Giovanni Battista. Al termine rientro a Betlemme. Visita di un Centro per bambini disabili ed orfani. Cena e pernottamento in hotel.
6° GIORNO: GERUSALEMME
Dopo la prima colazione trasferimento a Gerusalemme. Visita al monte degli Ulivi: Betfage, Ascensione, Pater Noster, Dominus Flevit, Orto degli Ulivi, Basilica del Getsemani, Tomba di Maria, Grotta del Tradimento. Santa Messa. Pranzo a Gerusalemme. Nel pomeriggio visita Monte Sion, Cenacolo, Dormizione, Gallicantu. Al termine delle visite rientro in hotel a Betlemme per la cena ed il pernottamento.
7° GIORNO: GERUSALEMME
Dopo la prima colazione trasferimento a Gerusalemme. Visita della città vecchia: Chiesa di S.Anna, Piscina Probatica, Chiesa Flagellazione, Via Crucis e Santo Sepolcro. Pranzo. Nel pomeriggio visita agli scavi sotto la spianata del Tempio. Al termine visita al Muro del Pianto e rientro in hotel a Betlemme per la cena ed il
 pernottamento.
8° GIORNO: CESAREA MARITTIMA – TEL AVIV – ROMA - CAGLIARI
Dopo la prima colazione trasferimento a Cesarea Marittima luogo da dove partì S.Paolo prigioniero per venire a Roma. Visita dell’Anfiteatro, Foro e Palazzo di Erode. Pranzo. Al termine trasferimento all’ aeroporto di Tel Aviv e partenza con volo di linea.

Terra Santa e Gesù

La Terra Santa non è una meta come tutte le altre. Culla di civiltà millenarie, è una terra resa santa dalla vita di Gesù ma anche dalla nascita e dallo sviluppo delle prime comunità cristiane.
La Terra santa è molto importante per la cristianità, principalmente perché è il luogo in cui nacque, predicò, fu crocifisso e ivi risorse Gesù Cristo.
Dal 1219, anno del viaggio di San Francesco di Assisi, l'Ordine dei frati minori è presente in Terra Santa; oltre un secolo più tardi, nel 1342, papa Clemente VI riconobbe all'Ordine il diritto di rappresentare la Chiesa cattolica nei luoghi santi, già riconosciuto dai musulmani grazie alla donazione del francescano re di Napoli Roberto d'Angiò; la provincia francescana di Terra santa è più diffusamente conosciuta come Custodia di Terra Santa.

Informazioni pratiche PER IL PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA
Fuso orario
Un'ora in più rispetto all’ora italiana.
Valuta

La moneta ufficiale è il Nuovo Shekel (NIS) 1 €=5,01 Nis circa. Acquisti di merci o servizi possono essere pagati in Dollari americani o in Euro: consigliamo di portare banconote di piccolo taglio, perchè il resto viene dato esclusivamente in Shekel. Le maggiori carte di credito sono accettate solo nei negozi, nei ristoranti e negli alberghi.
Lingua

Pur essendo di dimensioni limitate, Israele ha il privilegio di ospitare una popolazione molto varia, di provenienze etniche culturali e sociali molto diverse. Le lingue ufficiali ed obbligatorie nelle scuole sono l’ebraico, l’arabo e l’inglese.
Apparecchi elettronici

La corrente elettrica viene erogata ovunque a 220 volt. Le prese sono come quelle europee; nelle Case Nove le prese israeliane sono adattabili a quelle italiane purché prive del connettore centrale di messa a terra (devono essere spine a due). Altrimenti può essere utile un adattatore universale.
Vaccinazioni

Nessuna vaccinazione è necessaria.
Telefoni

E’ conveniente telefonare in Italia dalle strutture Case Nove, rivolgendosi alla reception, ad un costo contenuto.
Il prefisso internazionale per chiamare Israele è 00972.
Il prefisso per chiamare l’Italia da Israele è 0039.
Festività

In Israele le festività sono legate alla religione ebraica. Il giorno festivo è il sabato: ogni attività termina il venerdì pomeriggio in base all’orario dello Shabbat e riprende la domenica mattina. Per i musulmani il giorno festivo è il venerdì.

Read more...

Pellegrinaggio in Terra Santa dalla Sardegna Partenza con Volo da Cagliari Viaggio di Gruppo di 8 Giorni dal 6 al 13 Settembre da 1220 €

Pellegrinaggi in Terra Santa dalla Sardegna Partenza con Volo da Cagliari
Offerta Viaggio in Terra Santa da Cagliari. Viaggio Religioso di Gruppo di 8 Giorni & 7 Notti dal 6 al 13 Settembre 2018. Pacchetto Pellegrinaggio comprende Volo di Linea da Cagliari per Tel Aviv Sistemazione in Hotel 3 Stelle in pensione completa Trasferimenti Visite Guidate Assistenza ed Assicurazione da 1220 € a persona in camera doppia

Pacchetto Pellegrinaggio in Terra Santa da Cagliari

Categoria

Terra Santa dalla Sardegna

Offerta

Tour & Pellegrinaggi in Terra Santa da Cagliari

Pacchetto Viaggio

Volo di Linea Pellegrinaggi Hotel Visite

Destinazione

Nazareth Betlemme Monte Tabor Cana Lago Tiberiade Gerusalemme

Partenza da

 Da Cagliari Elmas per Tel Aviv

Durata / Data Pacchetto

8 Giorni 7 Notti dal 6 al 13 Settembre 2018

Hotel / Trattamento

Hotel 3 Stelle in Pensione Completa

Servizi inclusi

Guida in Italiano

Prezzo a persona

1220 € + 35 Iscrizione + 240 € Tasse Aeroportuali + 70 € Suppl. Alta Stagione

N.B: Il prezzo dell'offerta è calcolato in base ai costi dei voli al momento della pubblicazione del viaggio, nell'atto di conferme sarà necessario da parte dell'organizzatore confermare la quota o chiedere degli adeguamenti volo. Il viaggio è confermato al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

Programma di Viaggio in Terra Santa da Cagliari

1° Giorno: Cagliari / Roma - Tel Aviv - Nazareth
Ritrovo libero dei partecipanti in aeroporto di Cagliari e partenza per Tel Aviv via Roma Fiumicino. All’arrivo partenza per la Galilea, attraverso la pianura di Sharon. Arrivo a Nazareth in serata. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.

2° Giorno: Nazareth - Tabor - Sefforis
Pensione completa. Al mattino partenza per il Tabor, il monte della Trasfigurazione e salita in minibus. Proseguimento per la visita di Sefforis, capitale della Galilea ai tempi di Gesù: nel sito archeologico si trovano importanti reperti giudaici e cristiani. Nel pomeriggio visita di Nazareth: basilica dell’Annunciazione, chiesa di San Giuseppe, museo Francescano, fontana della Vergine.

3° Giorno: Lago di Galilea
Mezza pensione in albergo. Giornata dedicata alla visita dei luoghi della vita pubblica di Gesù attorno al lago di Galilea. Si raggiunge il monte delle Beatitudini, poi a Tabga visita delle chiese del Primato e della Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Traversata del lago in battello e pranzo. A Cafarnao visita degli scavi dell’antica città con la sinagoga e la casa di Pietro. Nel rientro a Nazareth sosta a Cana di Galilea.

4° Giorno: Nazareth - Betlemme
Colazione. Partenza per la visita della grotta di Elia nella basilica di Stella Maris sul Monte Carmelo. Continuazione per la Giudea con sosta all’acquedotto di Cesarea Marittima. Arrivo a Betlemme: sistemazione in albergo. Pranzo. Pomeriggio dedicato alla visita di Betlemme con il Campo dei Pastori e la basilica della Natività. Cena e pernottamento.

5° Giorno: Gerusalemme
Mezza pensione in albergo e pranzo in ristorante. Giornata dedicata a Gerusalemme. Al mattino visita della Spianata con le Moschee, Muro della Preghiera, quartiere ebraico. Nel pomeriggio: chiesa di Sant’Anna con la piscina Probatica, chiesa della Flagellazione con visita del nuovo museo francescano, Via Dolorosa e basilica della Resurrezione con il Calvario e il Santo Sepolcro.

6° Giorno: Gerusalemme
Mezza pensione in albergo e pranzo in ristorante. Continuazione della visita di Gerusalemme. Al mattino i santuari del monte degli Ulivi: edicola dell’Ascensione, grotta del Padre Nostro, Dominus Flevit, basilica del Getzemani, tomba della Madonna, grotta dell’Arresto. Nel pomeriggio il Sion cristiano con il Cenacolo, la Basilica della Dormizione di Maria, chiesa di San Pietro in Gallicantu, valle del Cedron.

7° Giorno: Deserto di Giuda
Mezza pensione in albergo. Si scende nel deserto di Giuda: sosta a Wadi el Qelt dove il panorama è particolarmente suggestivo. Proseguimento per Qasr el Yahud, memoriale del battesimo di Gesù: rinnovo delle promesse battesimali. Visita panoramica di Gerico e pranzo. Nel pomeriggio visita di Qumran dove, nelle grotte vennero rinvenuti i più antichi manoscritti della Bibbia e sosta sul Mar Morto.

8° Giorno: Betlemme - Tel Aviv - Roma Fiumicino / Cagliari
Colazione. Visita di Yad Vashem, il Memoriale dell’Olocausto e, in seguito, visita dei santuari di Ain Karem che ricordano la visita di Maria a Santa Elisabetta e la nascita di San Giovanni Battista. Trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv per il rientro a Caglieri. Partenza con Volo di Linea Alitalia. Fine dei servizi.

Documenti necessari: passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di inizio del Viaggio.

Terra Santa
“I luoghi dove Gesù ci insegna la misericordia: un amore grande, profondo verso di noi, un amore che non viene meno”

Terra Santa e Gesù
La Terra Santa non è una meta come tutte le altre. Culla di civiltà millenarie, è una terra resa santa dalla vita di Gesù ma anche dalla nascita e dallo sviluppo delle prime comunità cristiane. La Terra santa è molto importante per la cristianità, principalmente perché è il luogo in cui nacque, predicò, fu crocifisso e ivi risorse Gesù Cristo.
Dal 1219, anno del viaggio di San Francesco di Assisi, l'Ordine dei frati minori è presente in Terra Santa; oltre un secolo più tardi, nel 1342, papa Clemente VI riconobbe all'Ordine il diritto di rappresentare la Chiesa cattolica nei luoghi santi, già riconosciuto dai musulmani grazie alla donazione del francescano re di Napoli Roberto d'Angiò; la provincia francescana di Terra santa è più diffusamente conosciuta come Custodia di Terra Santa.
Tel Aviv
letteralmente "collina della primavera" è una città israeliana sulla costa del mar Mediterraneo. Tel Aviv è anche il centro dell'area metropolitana più grande e popolosa in Israele, denominata Gush Dan (Blocco di Dan). È il principale centro economico di Israele. È stata la capitale d'Israele dal 1948 al dicembre 1949 ed è ancora sede della maggior parte delle ambasciate straniere presso quello stato, dato che la proclamazione da parte di Israele di Gerusalemme come capitale non è riconosciuta da diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nessuno stato ha l'ambasciata in tale città.
Nazareth
Nazareth è una città di 73.658 abitanti del Distretto Nord di Israele, nella regione storica della Galilea. La maggioranza della popolazione è cittadina araba di Israele che si divide in 31,3% cristiani e 68,7% musulmani. Nazareth è famosa universalmente come la città di origine di Gesù, che secondo i Vangeli, pur essendo nato a Betlemme, vi abitò durante la sua infanzia e giovinezza. A Nazaret inoltre, sempre secondo i Vangeli, avvenne l'Annunciazione, cioè l'annuncio della sua prossima nascita, che venne fatto a sua madre Maria dall'Arcangelo Gabriele. Il 14 maggio 2009 si è recato in visita apostolica a Nazaret Papa Benedetto XVI.
Il Lago di Tiberiade
Situato a 213 m sotto il livello del mare, ha una profondità massima di 43 m: si tratta del lago d'acqua dolce più grande della Terra sotto il livello del mare, superato per dimensioni solo dal mar Morto che è però un lago d'acqua salata. Il lago si trova nella Grande fossa tettonica, depressione creatasi dal distacco delle placche araba e africana e nella quale, da nord a sud, scorrono le acque del fiume Giordano che alimentano il lago. Per tale motivo la zona è caratterizzata da elevata sismicità, mentre in passato era presente anche una certa attività vulcanica come testimonia la presenza di rocce basaltiche ed ignee.
Il territorio della Terra Santa
Il territorio della Terra Santa può essere suddiviso in quattro grandi aeree geografiche differenti, che corrispondono anche alle quattro zone climatiche: la fascia costiera che costeggia il mare mediterraneo e le pianure, la fascia montuosa centrale, le regioni aride e desertiche e la valle del fiume Giordano e la Valle dell’Arava. L’intero Stato d’Israele come estensione corrisponde, all’incirca, alla nostra regione Calabria, non superando una superficie di circa 22.000 Kmq. Dalle condizioni geofisiche è intuibile comprendere come tutto il territorio d’Israele e molto vario, si passa dalla verdeggiante e fertile Galilea alla più arida e desertica Giudea. Il Paese a est racchiude la cosiddetta Fossa Giordanica la quale raggiunge, nella zona del lago di Galilea, i 200 metri sotto il livello del mare per poi giungere al Mar Morto dove la depressione arriva fino ai 400 metri sotto il livello del mare.

La presenza di tante razze e culture fa emergere come anche le diverse religioni rendono quest’area del Medioriente oltremodo attraente e emozionante. Non a caso, Gerusalemme,  Yerushalayim (per gli ebrei),  Al Quds (la santa per i musulmani) è la capitale delle tre religioni monoteistiche, nella quale vivono tutti i figli di Abramo: cristiani, ebrei e musulmani.  E’ evidente che per noi cristiani è la terra nella quale è nato, vissuto, morto e risorto Gesù di Nazaret, è vissuta Maria la madre del Signore, Giuseppe il carpentiere padre putativo di Gesù, gli apostoli e i primi giudei cristiani che ci hanno tramandato la fede nell’unico vero Dio che ha tanto amato il mondo da donarci il suo Figlio, morto per tutta l’umanità e per ciascuno di noi riscattandoci dal peccato originale commesso dai nostri progenitori Adamo e Eva. Percorrere i luoghi legati alla vita terrena di Gesù, soffermarsi nei siti dove la Parola è stata annunciata comprendendo come Gesù sia l’unica «Via, Verità e Vita», suscita un’emozione spirituale incredibile, che in molti si manifesta con una sensazione d’incontro quasi fisico con il Maestro di Galilea. E’ innegabile, quindi, che per ciascun credente peregrinare in Terra Santa significa andare alla radice del suo essere cristiano, andare nell’unico luogo nel quale il Figlio di Dio, Gesù di Nazaret, si è incarnato «hic…verbum caro factum est». Il Santo Padre Paolo VI, in quest’anno ricorre il 50° anniversario del Suo pellegrinaggio in Terra Santa, ha definito la Terra Santa il «il quinto Vangelo». Conoscere questa terra, la sua storia millenaria, il suo ambiente umano, geografico e culturale contribuisce efficacemente a una più vitale comprensione del messaggio della Sacra Scrittura. Oggi si è si è determinati nel credere che accanto al progressivo sviluppo della Storia della Salvezza esista anche una Geografia della Salvezza. E’ bello salutarci come sono soliti fare gli Ebrei, dopo il pellegrinaggio nella Città Santa, manifestando così il profondo anelito di voler sempre ritornare alle radici della loro fede: «l’anno prossimo a Gerusalemme». 
Pellegrinaggi
Che cos’è un pellegrinaggio?

Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.

Read more...
Page 85 of 120